Il trattamento di fine rapporto (TFR) spetta al lavoratore titolare di un contratto di lavoro di tipo subordinato alla fine del rapporto lavorativo, ma in alcuni casi, si può anche chiedere l’anticipo: è possibile richiederlo per estinguere il mutuo? Questa è sicuramente una delle domande più ricorrenti da parte dei lavoratori, specialmente quando sono molto giovani e hanno alle spalle le rate del mutuo.

Il TFR, anche detto liquidazione, è un elemento della retribuzione o salario posticipato. Quindi, sono ben poche le eccezioni concesse per richiederne l’anticipo. Le condizioni del lavoratore e anche le stesse motivazioni devono essere di primaria importanza.

Vediamo se rientra anche l’estinzione del mutuo prima casa.

Cos’è l’anticipo del trattamento di fine rapporto (TFR)

Il trattamento di fine rapporto (TFR) è una somma di denaro che spetta ai lavoratori dipendenti alla cessazione del rapporto di lavoro. Chiamato anche liquidazione, si tratta di una porzione di retribuzione, definita con precisi parametri, che viene corrisposta all’ex lavoratore dell’azienda per cui ha lavorato.

Il TFR spetta ai:

  • Lavoratori subordinati con contratto a tempo indeterminato;
  • Lavoratori subordinati con contratto a tempo determinato;
  • Lavoratori di aziende pubbliche;
  • Lavoratori di aziende private.

Ha una duplice funzione: da una parte è un supporto per il periodo di tempo intercorrente la perdita di lavoro e una nuova occupazione. Dall’altra parte, invece, ha anche la funzione di premialità, come coronamento di un percorso lavorativo con la stessa azienda. Infatti, più tempo si rimane in una realtà, più alto sarà il valore del TFR.

La liquidazione è una somma di denaro accantonata che una parte può essere anticipata, ovvero può essere versata anteriormente alla data del termine del rapporto di lavoro.

Quando si può chiedere l’anticipo del TFR

L’anticipo del TFR è previsto e disciplinato dall’articolo 2120 del Codice civile. Le richieste si possono soddisfare ogni anno, ma in determinate misure. Si deve rispettare il limite del 10% degli aventi diritto e del 4% del numero totale dei lavoratori.

L’opportunità di ottenere l’anticipo del trattamento di fine rapporto maturato è possibile in poche e determinate situazioni. Intanto, lo stesso lavoratore deve soddisfare alcune condizioni, come aver maturato almeno 8 anni di anzianità nell’azienda.

Le motivazioni che spingono alla richiesta devono essere le seguenti:

  • L’acquisto della prima casa per sé o per i propri figli;
  • Dover sostenere spese sanitarie;
  • Dover sostenere le spese durante i periodi di fruizione di specifici congedi.

In queste tre motivazioni rientra l’acquisto della casa. Spetta anche per estinguere le rate del mutuo?

Si può chiedere l’anticipo del TFR per l’estinzione del mutuo?

Come abbiamo appena visto, tra le motivazioni per cui si può chiedere l’anticipo del TFR c’è anche l’acquisto di casa, debitamente documentato con atto notarile, per sé o per i propri figli.

Quindi, la risposta alla domanda se “si può chiedere l’anticipo del TFR per il mutuo”, è negativa. Per quale motivo? Perché chi ha sottoscritto l’atto di acquisto presso il notaio è già proprietario dell’immobile. L’azienda, quindi, potrebbe a ragione rifiutare di concedere l’anticipo della liquidazione per l’estinzione delle rate del mutuo.

Dall’altra parte, anche se è vero che l’azienda, almeno per quello che dice la legge, non è tenuta dare l’anticipo, il lavoratore può comunque accordarsi con l’azienda (se disponibile) per individuare le modalità e anche le tempistiche di erogazione dell’anticipo del TFR. In questo caso, però, la scelta è solo del datore di lavoro.

Il mutuatario, però, potrebbe optare per soluzioni alternative. Potrebbe chiedere la rinegoziazione del mutuo, per cercare condizioni migliori e più favorevoli alla propria condizione economica.