Una storia complessa fatta di presunti rapimenti, tradimenti, fughe e violenze quella che vede protagonisti la giovane Nessy Guerra e l’ex marito Tamer Mohamed Ibrahim Hamouda. Lei, una 25enne e mamma di una bimba di 2 anni. Di lui, invece, non si conosce quasi nulla, solamente le sue origini italo-egiziane e il suo lavoro da Dirigente di comunità in Italia. La loro relazione comincia nel 2021, a Genova, e dopo qualche tempo i due si trasferiscono in Egitto per lavorare e crescere la loro bambina.
Ma – come raccontano la ragazza e il suo avvocato Agata Armanetti – sin da subito le cose prendono una piega violenta, fatta di estrema gelosia, pestaggi e costrizioni. Questa definizione, però, va stretta a Tamer, che bolla come “falsità” tutte le accuse a suo carico e chiede di essere ascoltato, per poter dire la sua versione dei fatti. Richiesta raccolta da TAG24, che ormai da tempo segue il caso da vicino.
Nessy Guerra ferma in Egitto accusa il marito Tamer: la storia a confronto
Per lei botte, controllo e, adesso, una denuncia per adulterio. Per lui bugie, tradimento e accanimento nel voler distruggere lui e la sua famiglia. Queste sono le due posizioni che si scontrano nelle aule di tribunale e sulle pagine di cronaca: accuse reciproche, che aggravano ancora di più una situazione già molto complessa e delicata, visto il coinvolgimento di una minore.
Ma come comincia tutto ciò? La giovane 25enne, Nessy Guerra, racconta dell’incontro con Tamer Hamouda una sera del 2021, in discoteca a Genova. Poi, l’amore, con il matrimonio celebrato con rito islamico e la nascita della bambina. Tutto sembra andare bene, fino a quando il ragazzo mostra il suo lato violento, picchiandola.
Una situazione insostenibile per Nessy, che decide di fuggire da Tamer, portandosi dietro la piccola e chiedendo aiuto al Consolato italiano. Da quel momento, le due vivono in una casa protetta, in attesa di poter rientrare in Italia. Tamer, però, si oppone all’espatrio della figlia e al suo affidamento alla madre, accusata – nel frattempo – di adulterio e con il rischio di una condanna a 2 anni di carcere in Egitto.
Per l’uomo, infatti, a causa del suo comportamento sregolato, Nessy non sarebbe idonea a educare al meglio la bimba 2enne e ne ha chiesto la custodia. Comincia così un’aspra battaglia legale, dove volano accuse gravi da una parte e dell’altra dei contendenti. Dopo l’intervista all’avv. Armanetti, oggi, 31 luglio 2024, Tamer racconta la sua versione a TAG24, partendo proprio dal suo nome.
Il ragazzo, infatti, dice che molti media riportano un nome errato, chiamandolo Tamer Hamouda e non Tamer Mohamed Ibrahim Hamouda. Questo, infatti, spiega il 34enne, gli crea non pochi problemi dal momento che vi sarebbero dei documenti falsi con il primo nome, al quale sono legate alcune condanne.
Tamer: “Tutto ciò che dice Nessy è falso. Non ci siamo conosciuti in discoteca: lei aveva problemi”
“Non è vero nulla di ciò che ha detto Nessy“: queste le prime parole di Tamer al telefono con TAG24. Il ragazzo, infatti, dice che l’incontro in discoteca non è mai avvenuto e nemmeno il presunto “colpo di fulmine” fra i due. Anzi, così racconta:
“Ci siamo conosciuti in casa mia, perché un amico che conosco da molti anni, ma che non frequento, ha preso contatto con me dicendomi: “C’è una mia amica che ha un grosso problema: ha rubato 7mila euro per pagare dei debiti per droga. Gli spacciatori le vogliono buttare l’acido in faccia, le vogliono fare del male. La puoi ospitare qualche mese? Giusto il tempo che si calmino le acque”. Lei era molto provata dalla situazione e io ho voluto aiutarla“.
Una convivenza forzata che porta i due a parlare molto e – come Tamer stesso dice – nella quale Nessy mostra pentimento per il suo comportamento e il suo stile di vita “sregolato“. Un vero e proprio mea culpa della 25enne del quale Tamer, credente e praticante, si fa carico:
“Abbiamo pregato insieme. Lei mi ha chiesto se Dio l’avrebbe perdonata e poi mi ha chiesto di sposarla. Subito. Dopo una settimana già mi diceva “Io voglio stare con te. Tutti mi dicono che tu sei un grande”. Ma io, sinceramente, avevo dei dubbi. Lei era più giovane di me (ha 9 anni meno di me) e poi io volevo una persona credente, mentre lei bestemmiava. Allora lei ha detto che voleva diventare musulmana, che mi sarebbe stata fedele e ha cominciato a fare un sacco di cose carine per me. Lei voleva che io mi innamorassi“.
L’inizio dei problemi, Tamer: “In realtà le cose fra di noi andavano bene. Non abbiamo mai litigato”
Dalle parole di Tamer, quindi, la prima a innamorarsi è Nessy, intenzionata a far di tutto per cambiare vita e tornare sulla “retta via“. Nonostante i suoi dubbi, però, l’oggi 34enne si lascia convincere a darle una possibilità e, piano piano che la conoscenza va avanti, il rapporto si approfondisce. Così, i due si sposano.
Qualche tempo dopo, la coppia decide di trasferirsi in Egitto, a Hurghada, per aprire una propria attività e cominciare una nuova vita insieme, ma anche – e soprattutto – per lasciarsi alle spalle i problemi che avevano a Genova. Un matrimonio felice è quello dipinto dal ragazzo, che spiega:
“Noi non abbiamo mai avuto problemi. Andavamo davvero d’accordo, lei si è perfino tatuata sulla schiena “proprietà di Tamer” e non stavano nemmeno insieme ancora. Anche i suoi genitori erano molto felici della relazione. Tutto, però, è cambiato a dicembre 2022/gennaio 2023, quando i suoi genitori sono venuti a Hurghada. Io ho discusso con loro per diversi motivi: innanzitutto economici, perché loro hanno supportato il nostro trasferimento e hanno pagato una parte di un debito che avevo con il Tribunale, per una causa civile.
Ma dopo la nascita della bambina, loro pretendevano che restituissi questi soldi. Ma non li chiedevano a me, loro li chiedevano tramite mia moglie. Oltre a questo, c’era il problema che la madre di Nessy – quando è venuta – si è voluta portare il cane per forza. Io sono andato a prenderli, felice, ma questo cane mangiava a tavola con noi, dormiva nel letto ecc. Però, poi, ho visto che permettevano al cane di leccare la faccia della bambina, che aveva 4 mesi. E io ho detto: “Non va bene”.”
È così che comincia una “guerra fredda” fra i genitori di Nessy e Tamer, assolutamente contrario che l’animale si avvicini alla piccola. Tutto precipita quando alla bimba si gonfia la faccia: è a quel punto che il 34enne esplode e si arrabbia con i signori Guerra: la madre di Nessy va su tutte le furie e insulta Tamer, che li caccia di casa:
“Ho provato a fare pace, ma loro non hanno voluto sentire. Da quel giorno hanno promesso che avrebbero distrutto me e la mia famiglia. E hanno cominciato a fare di tutto per farlo. Io e Nessy, però, eravamo ancora legati, quindi tutto è andato avanti ancora per altri 8 mesi. Poi, un giorno, ho visto che sul mio conto una transazione di circa 2mila euro risultava deviata sul conto di Nessy, dove io avevo già messo altri 3mila euro. Quel giorno eravamo al ristorante, non avevamo nemmeno litigato, Nessy si è alzata un attimo e se n’è andata“.
Secondo quanto racconta Tamer, mentre lui aspetta la moglie al tavolo, lei va a casa e gli ruba tutto: documenti e soldi, e sparisce insieme alla bambina.
Le accuse di violenza sessuale e l’aggressione a Tamer
Da quella sera tutto diventa ancora più ingarbugliato e molte accuse gravi vengono tirate fuori. Ospite in videochiamata alla trasmissione “Chi l’ha visto?“ Nessy racconta degli abusi psicologici e delle botte ricevute dall’ex marito e dice che su Tamer pende una condanna per violenza sessuale:
“Io non sono mai stato condannato per violenza sessuale. Questa è una calunnia inventata da Nessy per scappare alla sua condanna di adulterio, visto che l’hanno trovata in un appartamento con un uomo“.
Si difende, invece, il 34enne che spiega:
“Il padre di Nessy mi ha detto che se volevo chiudere la storia avrei dovuto pagare subito 10mila euro e firmare il permesso di espatrio della bambina dall’Egitto. Tramite il guardiano di un palazzo, si è scoperto che Nessy andava a letto con un uomo e che il padre stava pagando 50mila sterline egiziane (la dote) per far divorziare quest’uomo dalla moglie e sposare Nessy, mentre stava con me.
Il 3 aprile ho incontrato, per caso, mia moglie per strada con la bambina e le sono andato incontro per chiederle di farmi vedere mia figlia. Quest’uomo mi ha colpito alle spalle e mi ha picchiato. Qualche tempo dopo, la polizia lo ha arrestato. Così si è scoperto che lui e Nessy avevano dormito insieme e la moglie dell’altro uomo l’ha denunciata per adulterio“.
In Egitto, il reato di adulterio prevede anche la reclusione in carcere per 2 anni. Secondo Il ragazzo, quindi, Nessy lo dipinge come un “mostro” proprio per sfuggire al carcere e non perdere la custodia della bambina. Da qui, dice Tamer, arrivano tutte le bugie dette sul suo conto ai media italiani: dalla “presunta” condanna per violenza sessuale ai maltrattamenti e alle botte.
A queste si aggiungono le accuse per frode, stalking, percosse, lesioni, violazione di domicilio e truffa ai danni di altre donne, ex fidanzate del 34enne italo-egiziano. Tuttavia, il ragazzo continua a professarsi innocente e ribadisce che sono tutte calunnie:
“È tutta un’invenzione di Nessy per cercare aiuto, ma lei non sta scappando me, scappa dalla polizia. Lei vuole rapire mia figlia e portarla all’estero, le ha pure cambiato nome da Aisha Tamer ad Aisha Ibrahim“.
E aggiunge, anche, che il Tribunale egiziano, nella giornata di ieri 30 luglio 2024, ha condannato a 6 mesi di carcere il presunto amante dell’ex moglie, per averlo picchiato.
L’appello di Tamer
A TAG24, Tamer dice di essere interessato solamente a poter vedere sua figlia. È disporso anche a perdonarla, facendo in modo che non venga arrestata e lancia un appello:
“Non mi va che Nessy continui a scappare dalla Legge e dalla polizia per non consegnare la bambina a mia madre secondo l’ordine del tribunale! Propongo a Nessy di smettere di scappare dalla legge, la farò abitare dentro la mia villa. La villa è molto grande, oltre 780 metri quadri di interni e 1mille metri di giardino. Le darò un appartamento lì, potrà smettere di scappare dalla polizia e farò in modo che non verrà arrestata, potrà vivere con la bambina e mia madre abiterà in un appartamento anch’esso nella Villa essendo mia figlia affidata a mia madre dal tribunale, mia madre monitorerà la situazione come previsto dalla sentenza del tribunale. Provvederò a Nessy il mantenimento per lei e mia figlia, in modo da far sì che non commetta altri crimini come ha fatto negli ultimi mesi“.