Arriva il rinnovo del contratto della moda per i circa 75mila lavoratori del calzaturiero che avranno quasi 200 euro di aumento stipendi distribuiti su più tranche già a partire dalla busta paga di agosto 2024. La trattativa è stata portata avanti negli ultimi sette mesi (la scadenza del vecchio contratto era fissata al 31 dicembre 2023) dai sindacati del settore: la Federazione italiana lavoratori di chimica, tessile, energia e manifattura (Filctem Cgil), la Federazione energia moda, chimica e affini (Femca Cil) e la Uiltec Uil hanno raggiunto l’accordo con i rappresentanti di Assocalzaturifici, l’associazione di Confindustria del settore delle calzature.

Il nuovo contratto decorre dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026 e interessa più o meno 75mila lavoratori delle circa 4mila aziende italiane del settore delle calzature.

Rinnovo contratto calzaturiero 2024, di quanto aumenteranno gli stipendi da agosto?

È arrivato l’accordo sindacale per i lavoratori del settore del calzaturiero che avranno in busta paga un aumento degli stipendi, a regime, di circa 200 euro. Infatti, l’intesa firmata da Filctem, Femca e Uiltec e Assocalzaturifici, l’associazione di Confindustria che rappresenta il settore, ha portato a un incremento delle retribuzioni di 191 euro al mese, riferiti al quarto livello medio.

Una buona parte degli incrementi salariali scatterà già a partire dalla busta paga di agosto 2024. Nel prossimo mese, infatti, i lavoratori del settore avranno la prima tranche di aumenti, fissata a 90 euro, con decorrenza dal 1° agosto prossimo. Il secondo aumento scatterà tra un anno, il 1° agosto 2025 e avrà un importo di 51 euro. Infine, la terza tranche di aumenti di stipendi è fissata al 1° agosto 2026 e avrà un importo pari a 50 euro.

Salario minimo superato con il rinnovo contratto calzaturiero 2024

In tutto, sempre con riferimento al quarto livello retributivo, gli stipendi dei lavoratori del settore cresceranno di 4.149 euro per tutto il periodo di durata del contratto (montante contrattuale).

Si può notare, infine, che dal punto di vista retributivo il primo livello godrà di aumenti tali che il minimo supererà i 9 euro l’ora (valore stabilito per la proposta di salario minimo). Arriverà, per questi lavoratori, il riconoscimento di un aumento complessivo di 290 euro.

Incrementi welfare, fondo sanitario e assicurazione nel nuovo accordo lavoratori calzature

Oltre agli aumenti di retribuzione mensile, l’accordo per il rinnovo del contratto del calzaturiero contiene miglioramenti di welfare per i lavoratori del settore. Infatti, le imprese dovranno incrementare la propria quota al fondo sanitario integrativo Sanimoda di 3 euro, con il totale fissato a 15 euro al mese per ciascun lavoratore dipendente, a decorrere dal 1° gennaio 2026.

Dal 1° gennaio 2025 si prevede, inoltre, l’incremento di 2 euro a titolo di copertura LTC (non autosufficienza). Infine, per l’assicurazione Previmoda, le imprese dovranno integrare la quota di partecipazione di ogni lavoratore di uno 0,04 per cento. Pertanto, l’incremento complessivo (Tec) si attesterà a 196,75 euro nel triennio, pari all’11 per cento.

Prime impressioni dei sindacati

“Un risultato molto soddisfacente – hanno spiegato le tre sigle sindacali a margine dell’accordo raggiunto in sede confindustriale – in un momento particolare della vita del settore che, dopo un periodo florido a seguito della pandemia, vede una situazione di stallo e difficoltà generalizzate che vale la pena attenzionare da parte di tutti gli attori in campo, Parti sociali ed istituzioni in primis”.

“Con questo contratto – si legge ancora nella nota della piattaforma unitaria sindacale – abbiamo raggiunto un risultato economico che salvaguarda il potere d’acquisto di lavoratrici e lavoratori, e al contempo fa passi avanti significativi nelle politiche di genere, di welfare contrattuale, di lotta alle violenze e di genitorialità condivisa. Centrale, dunque, l’attenzione alla persona ed ai suoi diritti, senza perdere di vista l’obiettivo di un riconoscimento economico in linea con l’importante incremento del costo della vita”.