La terapia ormonale sostitutiva (TOS) è un trattamento che può apportare sollievo a molti dei sintomi fastidiosi della menopausa, come vampate di calore, secchezza vaginale e perdita ossea. Tuttavia, per le donne che hanno superato i 60 anni, l’utilizzo della TOS deve essere attentamente valutato, considerando i potenziali rischi e benefici.
In questo articolo vedremo le ragioni per cui la TOS potrebbe non essere la scelta migliore per le donne over 60. Quali sono i rischi associati all’assunzione di ormoni in questa fascia d’età, come l’aumento del rischio di cancro al seno, ictus e tromboembolie venose.
Che cos’è la terapia ormonale sostitutiva
Molte donne in menopausa ricorrono alla terapia ormonale sostitutiva (TOS) per alleviare sintomi fastidiosi come vampate di calore, disturbi del sonno e secchezza vaginale.
Le vampate di calore sono una delle manifestazioni più comuni della menopausa, e colpiscono circa un terzo delle donne in questo periodo di transizione della vita.
L’arrivo della menopausa, che avviene in media tra i 50 e i 55 anni (ma può verificarsi anche prima o dopo), è caratterizzato dalla cessazione del ciclo mestruale e dalla diminuzione della produzione di estrogeni, gli ormoni femminili prodotti principalmente dalle ovaie.
Questo calo ormonale provoca una serie di cambiamenti nel corpo femminile, tra cui l’alterazione del termoregolatore cerebrale. In parole semplici, il “termostato” del cervello smette di funzionare correttamente e invia erroneamente segnali di caldo al corpo.
Di conseguenza, la donna avverte una sensazione improvvisa di calore intenso, che può durare da pochi secondi a diversi minuti, spesso accompagnata da sudorazione, brividi, palpitazioni e arrossamento del viso.
Le vampate di calore possono verificarsi in qualsiasi momento della giornata, ma sono più frequenti durante la notte, disturbando il sonno.
Tuttavia, è importante sottolineare che l’assunzione di ormoni artificiali, sebbene possa apportare sollievo a breve termine, non è priva di rischi e, in particolare, dovrebbe essere evitata o attentamente valutata a partire dai 60 anni.
Se ricevi ormoni artificiali, non dovrebbero essere assunti per troppo tempo. Spieghiamo come funzionano i preparati ormonali e quali effetti collaterali possono avere.
Perché la terapia ormonale sostitutiva dovrebbe essere evitata dalle donne over 60
Durante la menopausa, il corpo produce meno ormoni. Per compensare questa diminuzione e migliorare il benessere, il medico può prescrivere una terapia ormonale sostitutiva (HRT). Gli ormoni sintetici possono aiutare a ridurre i sintomi tipici della menopausa come vampate di calore, sudorazione eccessiva, problemi di sonno, secchezza vaginale e stati d’animo depressivi.
Il trattamento non mira a ripristinare i livelli ormonali pre-menopausa, ma piuttosto a gestire i sintomi causati dalla mancanza di estrogeni. Vengono quindi utilizzati gli estrogeni e, inoltre, alle donne viene solitamente somministrato il progesterone, un ormone naturale, per prevenire la formazione di escrescenze nel rivestimento uterino.
L’uso di ormoni sintetici aumenta il rischio di cancro al seno e malattie cardiovascolari. Per questo motivo, oggi i medici sono più cauti nel prescrivere la terapia ormonale. I farmaci correlati non sono più raccomandati come misura preventiva contro malattie come l’osteoporosi.
La terapia ormonale dovrebbe essere considerata solo se i sintomi limitano significativamente la qualità della vita della donna e il livello di sofferenza è elevato.
In passato la terapia ormonale veniva prescritta spesso anche alle donne la cui menopausa era avvenuta molti anni prima. Poi un ampio studio statunitense condotto dalla Women’s Health Initiative (WHI) ha suggerito che gli ormoni aumentano il rischio di cancro al seno e malattie cardiache nelle donne sopra i 60 anni. Lo studio è stato interrotto a causa dei rischi.
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