Carrello della spesa: la discesa dei prezzi continua nel mese di giugno. A confermarlo sono i dati pubblicati dall’Istat.
Nel 2024 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic) ha registrato un incremento dello 0,1 percento su base mensile e dello 0,8 percento su base annuale come nel precedente mese, andando a confermare la stima preliminare. Come spiegato dall’Istat si è assistito ad una stabilizzazione del ritmo di crescita.
Carrello della spesa: continua la discesa dei prezzi
Istat ha confermato la stabilizzazione del ritmo di crescita dato che sono venute meno le tensioni sui prezzi dei beni alimentari non lavorati, i cui effetti vanno a compensare la diminuzione delle spinte deflazionistiche provenienti dal comparto energetico, dove i prezzi tendono a salire, anche se rimangono su valori negativi.
Nonostante le previsioni sui rincari, il quadro inflazionistico presentato dall’Istat per il mese di giugno mostra un calo generalizzato dei prezzi dei servizi. Le quotazioni dei trasporti marittimi e aerei hanno mostrato un lieve calo, ma i prezzi dei biglietti del treno e le tariffe delle strutture alberghiere hanno subito un calo, anche se restano superiori al saggio di inflazione.
Carrello della spesa: il comparto dei servizi e dei trasporti
L’Istat rileva che nel mese di giugno nel comparto terziario, il ritmo di crescita su base annua delle quotazioni è sceso da 2,9 punti percentuali a 2,8 punti percentuali. Nel dettaglio, le quotazioni dei Servizi ricreativi, per la cura della persona e culturali e dei Servizi sportivi e ricreativi decelerano. Per quanto concerne i Servizi di alloggio, passano dal 6,6 percento a 4,9 punti percentuali: si tratta di un livello superiore allo 0,8 percento del carovita del mese di giugno. I prezzi dei Servizi relativi ai trasporti sono rallentati in misura minore (dal 2,4 percento a 2,2 punti percentuali).
Per quanto concerne i servizi dei trasporti, il trasporto aereo mostra un calo più marcato a causa della stagionalità. Per quanto concerne il trasporto marittimo, c’è un’inversione di tendenza da quasi un punto percentuale (segno positivo) a quasi dieci punti percentuali (segno negativo). Anche le tariffe del trasporto multimodale passeggeri sono passate da 5,6 punti percentuali a 4,7 punti percentuali. Sono accelerati i prezzi del trasporto ferroviario (da oltre 8 punti percentuali ad oltre 9 punti percentuali, con un lieve incremento su base mensile).
Flessioni import – export
Rispetto alle importazioni, le esportazioni mostrano una flessione congiunturale: la riduzione su base mensile delle esportazioni interessa le aree UE ed extra UE. Secondo quanto rilevato dall’Istat, le esportazioni sono rimaste stazionarie, mentre l’import è cresciuto di quasi due punti percentuali. Nel primo trimestre l’export è rimasto stazionario, mentre l’import è aumentato.
Nel mese di maggio le esportazioni sono calate su base annua di quasi due punti percentuali in termini monetari e di oltre tre punti percentuali in volume. Il calo delle esportazioni in termini valoriali è la sintesi di una contrazione registrata sul mercato comunitario (quasi 4 punti percentuali) ed una moderata crescita sui mercati extra comunitari (oltre lo 0,5 percento). L’import ha registrato un calo del 5 percento in termini valoriali, che interessa l’area extracomunitaria e quella comunitaria. Le importazioni sono calate di oltre 4 punti percentuali.
Tra i comparti che contribuiscono alla flessione delle esportazioni si segnalano i metalli di base, i mezzi di trasporto (ad esclusione delle auto), il settore conciario. Su base annua sono incrementate le esportazioni di giochi, strumenti musicali, articoli sportivi, strumenti medici, prodotti botanici, settore beverage e tabacco.
La flessione delle esportazioni coinvolge quasi tutti i principali paesi partner commerciali e torna ad essere importante verso la Germania. Gli stati che contribuiscono alla contrazione dell’export nazionale sono ascrivibili ai seguenti: Germania, Austria, Svizzera, Belgio, Francia. Sono cresciute le esportazioni verso la Spagna e la Turchia.