In estate, i cani amano sguazzare felici in fiumi o laghi, al mare o in piscina, sempre sotto l’occhio vigile dei propri padroni. Un momento di pura gioia per il nostro amico a quattro zampe, soprattutto se ha familiarità con l’elemento acquatico e ha dimostrato doti di buon nuotatore. Un’occasione ideale non solo per dare sfogo alla sua naturale vitalità, ma anche per concedersi momenti di puro refrigerio nella calura estiva. Quella che può sembrare un’attività spensierata e priva di rischi, però, potrebbe invece comportare una conseguenza che non tutti conoscono: una intossicazione da acqua, disturbo dai potenziali effetti nefasti. Scopriamo dunque in cosa consiste, come evitare che il nostro cane incorra in questo pericolo e come intervenire per aiutarlo a stare meglio.

Intossicazione da acqua nel cane: in cosa consiste

L’intossicazione da acqua nel cane consiste in un’eccessiva ingestione di acqua. In estate, è bene che il nostro amico a quattro zampe beva acqua fresca, in modo da assicurargli la giusta idratazione. Per questo dobbiamo sempre portare con noi una borraccia e una ciotola e invogliarlo a dissetarsi, soprattutto quando le temperature sono molto elevate o l’animale fa molta attività fisica.

Quando il cane si diverte in acqua, al mare, in piscina o al lago, può capitare però che ingerisca troppa acqua in una volta sola. Questo può verificarsi quando nuota e non sa ancora come comportarsi per restare a galla, oppure durante i momenti di gioco, tra spruzzi e rincorse.

L’ingestione di un quantitativo di acqua sproporzionato comporta un’alterazione dell’equilibrio idrico del cane, chiamata anche iperidratazione ipotonica, e causata da uno sbilanciamento della concentrazione degli elettroliti.

L’eccesso di acqua ingerita in modo troppo veloce non consente ai reni il tempo di filtrarla in maniera opportuna, riversandosi nelle cellule, con la conseguenza che queste diventeranno edematose. Il rischio è che questo stato di ritenzione idrica vada a compromettere la funzionalità di organi vitali come il cervello e il fegato, incorrendo così in rischi molti seri per la sua salute.

Al mare, il cane potrebbe incorre anche in una ipersodiemia, ovvero un eccesso di sodio dovuto all’ingestione di acqua salata. Anche questo tipo di intossicazione può avere conseguenze gravi.

Intossicazione da acqua nel cane: sintomi e cosa fare

I sintomi a cui prestare attenzione sono un generale stato di affaticamento e letargia, seguiti da inappetenza, vomito e diarrea. Un ulteriore segnale di intossicazione da acqua è un anomalo gonfiore nella zona dello stomaco. Il cane potrebbe iniziare a tremare, barcollare o avere delle convulsioni, mantenere lo sguardo fisso e manifestare uno stato confusionale, fino allo svenimento.

Ogni cane può manifestare sintomi diversi e non è detto che si presentino tutti nello stesso momento. Conoscerli, però, permette di dare una interpretazione tempestiva a un comportamento anomalo della bestiola, soprattutto se messo in relazione alle attività acquatiche.

Il modo migliore per intervenire in caso si sospetti una intossicazione da acqua è portare subito il cane da un veterinario, che saprà adottare le terapie più adatte a seconda della sintomatologia, dell’età e della stazza del cane.

Come prevenire l’intossicazione da acqua nel cane

Anche se il vostro cane si dimostra un amante entusiasta dell’acqua, bisogna stare attenti al tempo che passa a mollo e alle sue abitudini. Ci sono cani che per gioco iniziano a “mordere” le onde, comportamento che andrebbe subito educato verso un altro tipo di intrattenimento.

Anche riprendere ripetutamente dei legnetti o una palla in acqua potrebbe comportare un’eccessiva ingestione di liquido, per questo si dovrebbero contenere i giochi acquatici a un tempo congruo, proprio per evitare che il cane incorra in una intossicazione.

Quando insegnate al vostro cane a nuotare, accertatevi che stia sempre con il muso fuori dall’acqua, evitando che beva in continuazione, fino a quando non avrà imparato a muoversi con destrezza nell’elemento liquido: fino a quel momento, non lasciatelo mai solo.

Foto di Michal Robak