Cos’è Strawberry? OpenAI è al lavoro su un nuovo progetto che rivoluzionerà il settore delle intelligenze artificiali. Si chiama Strawberry e punta a sviluppare algoritmi digitali con maggior autonomia e consapevolezza del mondo che li circonda.
Ecco cosa sarà in grado di fare e quali sono le sue potenzialità?
Cos’è Strawberry: come funziona
OpenAI sta mantenendo il massimo riserbo su che cos’è “Strawberry”. I dettagli sono quindi top secret e occorre accontentarsi delle prime indiscrezioni circa le potenzialità di questo nuovo algoritmo di intelligenza artificiale.
Il principale stravolgimento risiederebbe nel nuovo approccio di sviluppo del codice. L’obiettivo perseguito dall’azienda è quello di raggiungere, da una tipologia prettamente generativa, un prototipo di IA generale. Ciò significa che l’entità digitale potrà acquisire maggior consapevolezza di se stessa e di valutare le caratteristiche del mondo intorno a sé anche senza essere interpellata con uno specifico quesito.
In pratica un algoritmo di questo tipo sarebbe potenzialmente in grado di generare un ragionamento pari a quello concepito da un cervello umano.
Il progetto è classificato ancora come in fase di sviluppo ed è contraddistinto dal nome “Strawberry”. Tra l’altro, non è noto se OpenAI abbia utilizzato questo termine solo per mascherare lo sviluppo del già avviato progetto Q star, di cui appunto potrebbe essere la naturale evoluzione.
Cosa sa fare
Le informazioni trapelate parlano di capacità del tutto simili a quelle del pensiero umano. Spicca senza dubbio l’efficienza di risoluzione di problemi matematici estratti dal database “Math”.
Nella fase di test, Strawberry avrebbe raggiunto lo straordinario valore del 90% di soluzioni esatte, di gran lunga superiore al livello di affidabilità di qualunque modello precedente.
Proprio il ragionamento logico – matematico costituisce ancora oggi il più grande limite per lo sviluppo di questo genere di codici.
Strawberry poi sarà un assistente molto più preciso di ogni altro suo concorrente disponibile oggi sul mercato. Potrà capire al meglio le domande a lui rivolte e fornire di conseguenza risposte più dettagliate.
Ma le sue potenzialità non si limitano ad un dialogo passivo. Un’intelligenza artificiale di tipo generale è infatti in grado di prevedere le richieste dell’utente durante la conversazione.
Esattamente come accade quando si interpella un essere umano, l’algoritmo inizierà a valutare la domanda posta elaborando autonomamente un ragionamento e cercando di anticipare lo scopo della chat.
Strawberry dunque potrà sostenere il discorso nel batti e ribatti di domande e risposte. La sua analisi avrà una valutazione completa anche delle richieste precedenti e darà modo di ottenere un’argomentazione più completa, precisa ed esaustiva.
Per fare ciò, il codice sfrutterà la funzione “deep reseach”, ovvero “ricerca profonda”. Potrà setacciare in modo autonomo ogni informazione fornita dalle ricerche degli utenti nel web e di apprendere da solo in una continua attività di addestramento.
L’ambizione del progetto di OpenAI
Un portavoce di OpenAI ha dichiarato l’intenzione dell’azienda di instradare lo sviluppo delle intelligenze artificiali nella direzione di comprensione del mondo attorno a sé esattamente come fa un essere umano. Il progetto, dunque, tende a migliorare la capacità di ragionamento di questi algoritmi al fine di essere ancor più efficace nella vita quotidiana.
Negli ultimi giorni OpenAI ha poi introdotto un nuovo sistema di classificazione dei suoi prodotti. Le IA d’ora in poi saranno divise in 5 categorie dal numero progressivo. Oggi tutti gli assistenti digitali appartengono al livello 1, capaci cioè di rispondere in maniera lessicale corretta ad una richiesta di un utente.
OpenAI ha ora l’obiettivo di avanzare verso il livello 2, quello paragonabile all’efficacia di risoluzione di problemi come una persona umana qualificata con un dottorato di ricerca, ma senza la possibilità di accedere a strumentazione aggiuntiva.
Il livello massimo raggiungibile da una intelligenza artificiale, contrassegnato dal numero 5, è stato fissato alla possibilità di portare a termine tutti i compiti di un intero team.