Concordato preventivo forfettario: con la pubblicazione di un apposito comunicato stampa all’interno del proprio sito web ufficiale in data 16 luglio 2024 l’Agenzia delle Entrate ha informato i soggetti titolari di partita IVA che hanno aderito al regime forfettario che è possibile a partire dalla giornata di ieri effettuare l’accesso alla proposta di concordato preventivo biennale mediante l’utilizzo del servizio “RedditiOnline” oppure mediante l’applicazione informatica della dichiarazione precompilata.
Senza perderci troppo in chiacchiere, quindi, andiamo subito a vedere insieme tutto ciò che concerne il concordato preventivo biennale per le partite IVA in regime forfettario ed, in particolare, che cosa contiene il comunicato stampa dell’amministrazione finanziaria in oggetto.
Concordato preventivo forfettario: l’Agenzia delle Entrate comunica le modalità per aderire alla proposta di CPB
Come abbiamo già accennato anche durante il corso del precedente paragrafo, l’Agenzia delle Entrate ha comunicato agli imprenditori e ai liberi professionisti che operano con una partita IVA in regime forfettario che è ora possibile conoscere la proposta di concordato preventivo biennale ed eventualmente di accettarla entro la stessa scadenza che è prevista ai fini della presentazione del modello Redditi 2024, ovvero entro il termine ultimo del 15 ottobre 2024.
A tal proposito, nello specifico, i titolari di partita IVA che hanno aderito al regime forfettario e che hanno intenzione di accettare la proposta di concordato preventivo biennale hanno la possibilità di definire il proprio reddito che hanno conseguito durante il corso dell’anno appena passato, nonché di valutare se aderire effettivamente all’istituto in questione, effettuando la compilazione del quadro LM del modello Redditi 2024 mediante l’utilizzo di uno dei seguenti due strumenti informatici:
- il servizio “RedditiOnline”;
- la dichiarazione precompilata.
Una volta accettata la proposta di concordato preventivo biennale per il 2024 i soggetti interessati potranno pianificare la propria tassazione per un anno.
Per quanto riguarda i contribuenti ISA, invece, per questi ultimi resteranno valide le precedenti istruzioni operative che sono state fornite sempre da parte dell’Agenzia delle Entrate e che abbiamo messo a disposizione anche noi all’interno di un precedente articolo di approfondimento, che è stato pubblicato sempre qui sul sito web di Tag24.
In particolare, ai fini del calcolo del proprio Indice Sintetico di Affidabilità Fiscale (ISA) e dell’accesso alla proposta di concordato preventivo biennale deve essere necessariamente utilizzato l’apposito software denominato “Il tuo ISA 2024 CPB”, disponibile all’interno del sito web ufficiale dell’amministrazione finanziaria a partire dal 15 giugno 2024.
Concordato preventivo forfettario: ecco quali sono i soggetti che possono aderire alla proposta del Fisco
A partire dalla giornata di ieri, martedì 16 luglio 2024, l’Agenzia delle Entrate ha comunicato all’interno del proprio sito web ufficiale che è possibile aderire alla proposta di concordato preventivo biennale anche per i seguenti soggetti che operano in regime forfettario:
- i lavoratori autonomi;
- i lavoratori professionisti;
- le ditte individuali;
- gli imprenditori.
Uno dei requisiti che è necessario per accettare la proposta di CPB del Fisco per il 2024 è quello di non avere dei debiti tributari di importo pari o superiore a 5.000 euro, compresi i relativi interessi e le relative sanzioni, che si riferiscono al periodo d’imposta 2023 oppure di averli estinti prima del termine ultimo che è stato fissato per l’adesione al concordato.
Come aderire alla proposta di CPB del Fisco?
Pertanto, i soggetti che abbiamo specificato durante il corso del precedente paragrafo, possono effettuare il calcolo della propria proposta di concordato preventivo biennale effettuando la compilazione del quadro LM del modello Redditi 2024, scaricando l’apposito software denominato “RedditiOnline” oppure mediante l’utilizzo della dichiarazione precompilata, previa autenticazione all’interno della propria area riservata presente sul sito web ufficiale dell’Agenzia delle Entrate attraverso l’utilizzo delle seguenti credenziali digitali:
- lo SPID;
- la CIE;
- la CNS.