Processo Michelle Causo, emessa la sentenza: 20 di carcere per il killer. I genitori della 17enne uccisa: “Mai data una pena così alta a un minore”
È trascorso poco più di un anno dalla morte di Michelle Maria Causo, la 17enne di Roma uccisa da un coetaneo nel quartiere Primavalle. Oggi, 17 luglio 2024, è attesa la sentenza nel processo contro O., il 18enne di origini cingalesi accusato dell’efferato omicidio. Dopo il delitto, il corpo della ragazza venne abbandonato all’interno di un carrello della spesa, accanto ad alcuni cassonetti per i rifiuti.
La Pm della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Roma ha chiesto per l’imputato- che ha scelto il rito abbreviato- una condanna a 20 anni di carcere.
Presente all’udienza l’inviato di TAG24, Thomas Cardinali.
La madre di Michelle in lacrime
“Oggi riusciamo a dare un po’ giustizia a Michelle. E’ la prima volta che un minorenne viene condannato a 20 anni di carcere. Ma se li merita tutti, avevo timore che non prendesse la pena massima ma lo speravo con una giudice donna come me. Andiamo avanti. Ho un altro figlio e mi dovrò dedicare completamente a lui”
le parole della mamma di Michelle Causo, in lacrime dopo la sentenza.
L’avvocato Nebuloso: “Aumentata la sensibilità sul tema”
“Riconosciute le aggravanti, siamo soddisfatti per i genitori ma è comunque una soddisfazione effimera, perché la ragazza non c’è più. E’ andata come speravamo che andasse e siamo contenti per l’esito del giudizio, credo che ora ci sia molta più sensibilità per casi come questo. Il padre per la gioia durante la lettura della sentenza è dovuto uscire”
è il commento dell’avvocato della famiglia di Michelle.
Il fidanzato Flavio: “Spero si faccia tutti questi 20 anni”
Il fidanzato di Michelle Causo, Flavio, ha commenta la sentenza affermando di aver provato “soddisfazione”.
“Spero se lo faccia tutti”.
Sentenza per l’omicidio di Michelle Causo: 20 di carcere per O.
La Corte ha deciso: pena massima a 20 anni di carcere per il ragazzo che ha ucciso Michelle Causo.
L’imputato ha ascoltato in videocollegamento la lettura della sentenza emessa dal Tribunale dei Minori di Roma.
Al termine dell’udienza i genitori di Michelle, Gianluca Causo e Daniela Bertoneri, hanno commentato:
“Record. Si tratta di un record: il massimo da questo tribunale”.
Iniziata l’udienza: la sentenza non prima delle 14:30
L’udienza inizia in ritardo, intorno alle 12:14.
I genitori di Michelle escono dal Tribunale circa 20 minuti dopo, comunicando che l’imputato ha letto una lettera in videoconferenza.
La sentenza è attesa non prima delle 14:30.
Presente il fidanzato di Michelle
In attesa della sentenza anche il fidanzato di Michelle Causo, Flavio.
L’avvocato Nebuloso: “Oggi massimo della pena, poi chiederemo risarcimento civile”
L’avvocato Antonio Nebuloso, che rappresenta il padre di Michelle Causo, ha spiegato di augurarsi che venga accolta la richiesta del pm, con il massimo della pena prevista.
“Il pm ha chiesto 30 anni con lo sconto di pena (previsto per il rito abbreviato, ndr), quindi 20 anni. Significherebbe il riconoscimento dell’aggravante della premeditazione“
sottolinea l’avvocato.
La madre del ragazzo non si è mai fatta viva.
“Stiamo valutando di effettuare azioni risarcitorie nei confronti della madre, ma sempre come aspetto secondario”
aggiunge.
I genitori di Michelle Causo: “Oggi mettiamo un punto”
I genitori di Michelle Causo sono arrivati in tribunale.
“Aspettiamo questo verdetto, sperando che dia almeno un po’ di giustizia. Già 20 anni sono ridicoli, per un essere del genere dovrebbero buttare la chiave. Con il rito abbreviato finisce qui la storia: leggi ridicole”
sottolineano.
Tribunale senza rete, udienza rimandata alle ore 11
Udienza aggiornata alle ore 11. In tribunale non c’è rete.
La sentenza prevista intorno alle 12
Cresce l’attesa per la sentenza nel processo per l’omicidio di Michelle, prevista intorno alle 12 di oggi, 17 luglio 2024.
“Vogliamo una pena esemplare. Nostra figlia è morta senza ragione”
avevano dichiarato i genitori della ragazza ai microfoni di TAG24, nel corso della precedente udienza del 24 giugno.
L’imputato sarà presente in videocollegamento.