Irpef, chi è più tartassato? Ecco in quali città i contribuenti sono costretti ad esborsare di più. Anche in questo caso c’è un gap tra Nord e Sud.
I dati della Cgia mettono in evidenza che i residenti del capoluogo lombardo sono i contribuenti Irpef che sono costretti ad esborsare di più in Italia. Due anni fa hanno versato all’Erario un’imposta sui redditi delle Persone Fisiche pari a oltre 8.500 euro.
Irpef, chi è più tartassato? Ecco in quali città si esborsa di più
La Cgia mette in evidenza che i contribuenti italiani a dover esborsare più soldi all’Erario per versare l’Irpef sono quelli che risiedono a Milano. In media nel 2022 l’Irpef versata è stata pari ad oltre 8.500 euro, segue il Comune di Roma con una media di quasi 7.100 euro, la provincia di Monza Brianza con una media di quasi 6.600 euro, la provincia di Bolzano con quasi 6.500 euro e la città metropolitana di Bologna con poco più di 6.300 euro. In coda alla classifica troviamo il Meridione italiano. Anche questa volta intercorre il divario tra Nord e Sud Italia. Ciò è ascrivibile al fatto che i contribuenti più abbienti sono residenti nell’Italia Settentrionale.
Questi cittadini esborsano di più, ma beneficiano di servizi pubblici di maggiore qualità. Si pensi al servizio scolastico. ai trasporti, alla cultura e alla sanità. Ad essere meno tartassati dall’Erario sono coloro che risiedono nella Sardegna del Sud: due anni fa l’Irpef media versata al Fisco era pari ad oltre 3.300 euro contro la media nazionale pari a oltre 5.300 euro. La Cgia sottolinea, a tale proposito, che la lettura dei dati deve avvenire con attenzione.
Come affermato dal comma 2 dell’articolo 53 della Carta Costituzionale, il sistema tributario italiano è fondato sul criterio della progressività. Nelle province dove il prelievo Irpef è più rilevante sono quelli dove i livelli di reddito sono più alti. I contribuenti che esborsano di più risiedono nei luoghi dove la quantità e la qualità dei servizi erogati dagli enti locali è di rango superiore rispetto a quelli erogati nelle località dove i contribuenti pagano di meno.
Prelievo fiscale: in quali città è più elevato?
I dati della Cgia mettono in evidenza che nelle città di Milano. Monza, Parma, Roma, Bologna, Bolzano il prelievo fiscale sia più elevato: in queste province si concentra il numero di contribuenti più ricchi e con maggiori disponibilità economiche.
Rispetto alla maggior parte dei cittadini, i contribuenti residenti nelle province menzionate sono quelli che beneficiano di servizi pubblici (scuola, cultura, sanità, trasporti e tempo libero), che presentano livelli di qualità non verificabili altrove.
Irpef, chi è più tartassato? Ecco i dati nazionali
In Italia i contribuenti Irpef sono poco più di 40 milioni, di cui 23 milioni dichiarano redditi da lavoro subordinato, quasi 15 milioni dichiarano redditi da pensione e tutti gli altri contribuenti dichiarano redditi da lavoro autonomo e presentano altri redditi (terreni, affitti, rendite mobiliari). Due anni fa l’importo medio Irpef versato alle casse erariali è stato di quasi 5.400 euro. Quasi il 70 percento dei contribuenti ha pagato meno della media nazionale. Ciò implica che in Italia quasi sette contribuenti su dieci versano all’Erario meno di 5.400 euro all’anno. Le regioni dove risiedono i contribuenti meno abbienti sono la Calabria, dove quasi l’80 percento dei contribuenti paga meno della media nazionale, le Marche e la Provincia autonoma di Trento.
Valutando le province italiane, Roma presenta il più alto numero di contribuenti che versano l’Irpef (quasi 3 milioni di persone). Segue Milano con 2,4 milioni di contribuenti Irpef, Torino e il capoluogo partenopeo con 1,6 milioni di contribuenti Irpef e Bologna con quasi 797mila contribuenti Irpef. I dati Cgia mettono in evidenza che due anni fa le casse statali hanno ricevuto poco più di 174 miliardi di euro di Irpef netta. A concorrere ad abbattere il prelievo fiscale vi sono altri 28 miliardi di costi deducibili Irpef, che riducono il reddito globale su cui si applica l’aliquota Irpef.