Continua la trattativa tra l’Atalanta e la Juventus per il trasferimento di Koopmeiners. Il giocatore olandese aveva già chiesto di andare via verso la fine della scorsa stagione, ma per ora la Dea non si sposta dai 60 milioni richiesti per il cartellino. Giuntoli spera di poter chiudere a meno, ma non sarà semplice. Per commentare la volontà di Koopmeiners di trasferirsi alla Juventus e la posizione dell’Atalanta, Fortunato, che ha vestito entrambe le maglie, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Koopmeiners conteso tra Juventus e l’Atalanta: Fortunato a Tag24

Koopmeiners si è già promesso alla Juventus e non aspetta altro che il sì definitivo da parte dell’Atalanta. La Dea, dal canto suo, si sta muovendo per chiudere il prima possibile con il Celtic, dopo aver già trovato l’accordo con O’Riley, il fantasista inglese naturalizzato danese, che Gasperini e la dirigenza nerazzurra hanno individuato come il naturale sostituto del calciatore olandese. La strategia di disturbo attuata dai bianconeri nei giorni scorsi potrebbe aver dato i suoi frutti, ma resta da trovare l’accordo sul costo del cartellino. Giuntoli non intende spendere più di 40 milioni per aggiudicarsi Koopmeiners, mentre la Dea ne chiede 60. Il braccio di ferro continua, con il giocatore che non intende però valutare altre strade, se non quella che porta a Torino. Per commentare la trattativa tra Juventus e Atalanta per Koopmeiners, Fortunato, che ha vestito entrambe le maglie, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

D: Koopmeiners vuola solo la Juventus, alla fine lei si aspetti che l’Atalanta possa cedere?

R: L’Atalanta non è più una squadra che è costretta a cedere. Una volta, quando giocavo io, se si presentava un club così importante non si poteva opporre in nessun modo. Oggi invece è una società importante, prendono giocatori di livello e spendono tanti soldi. Gasperini ha fatto in questi anni un lavoro straordinario e siamo arrivati a un punto in cui, uno come Scamacca ad esempio, sceglie la Dea piuttosto che le altre squadre. Se dovessero decidere di farlo partire, sarebbe perchè ha già l’alternativa valida. Non c’è nulla di scontato in questo momento, ma a decidere è solo l’Atalanta.

D: In caso di cessione la Dea ha già pronto il sostituto, ovvero O’Riley del Celtic. Che ne pensi?

R: E’ un buon giocatore, anche se non lo conosco alla perfezione. Oggi il mercato è particolare, ma quel che è certo è che se l’Atalanta lascia partire Koopmeiners, è perchè ha già individuato l’alternativa, altrimenti non ha necessità di scoprirsi. Per il resto direi che è tutto un mercato di B. Spesso arrivano giocatori sconosciuti, che possono diventare importanti ma che devono affermarsi. Bisogna vederli giocare.

D: All’Atalanta è già arrivato Zaniolo, come valuti il mercato della Dea finora?

R: Credo che per Zaniolo sia l’ultima possibilità. E’ arrivato in una società importante, con un allenatore che non vuole che si sgarri, nè a livello tecnico, nè come atteggiamento. Se dovesse sbagliare a livello comportamentale, credo che poi sarebbe difficile per lui ritirarsi su. A livello tecnico, parliamo di un ragazzo molto forte e deve sfruttare questa grande occasione. E’ strano che non sia nel giro della Nazionale. A Bergamo non ti perdonano niente, devi fare il giocatore e dare il 100%.

D: Quello della Juventus invece?

R: E’ ancora tutto da scoprire perchè non si sa che fine farà Chiesa, nè chi va e chi rimane con certezza. Si stan cercando di vendere le seconde linee e si stanno cercando profili di continuità, in grado di garantire un determinato livello sempre. Io sono un grande estimatore di Dybala, ad esempio, ma è uno che alla Roma gioca ad intermittenza. Una grande squadra non ci può puntare. I bianconeri invece hanno bisogno di calciatori che garantiscano sempre lo steso rendimento. Magari non arriverà il campione, ma qualcuno che abbia continuità.

D: Il passaggio dall’Atalanta alla Juventus, si può ancora definire grande salto?

R: Giocare alla Juventus piuttosto che all’Atalanta resta comunque tanto diverso. Che la Dea sia diventata una squadra importante in Europa, lo dimostrano le vittorie, i traguardi raggiunti e i risultati in campionato. Resta il fatto però che a Torino ci sono pressioni diverse. Ai miei tempi se facevi una partita da 7 a Bergamo, alla Juve non sarebbe bastato. Questo vale anche per altri club, come Napoli, Roma, Lazio o Milan, che sono ancora un altro mondo. L’Atalanta non è inferiore quasi a nessuno, ma giocare a Bergamo è più semplice.

D: E Koopmeiners Juventus Atalanta Fortunato

R: Pronto lo è, poi vedremo cosa riuscirà a fare. Abbiamo visto giocatori che nel Milan non hanno dimostrato il loro valore e sono esplodi all’Atalanta. Il viaggio al contrario è difficile. Poi io mi auguro che possa far bene anche a Torino.