È grave se si prende la quinta malattia in gravidanza oppure no? Scopriamo sintomi, cause e come curarla al meglio.

Cause della quinta malattia in gravidanza

La quinta malattia è causata dal parvovirus B19, un virus che si trasmette principalmente attraverso le secrezioni respiratorie, come la saliva, il muco e le goccioline emesse con la tosse o gli starnuti. Il nome “quinta malattia” deriva dalla classificazione storica delle malattie esantematiche dell’infanzia, dove si posiziona al quinto posto. Quali sono le cause della quinta malattia in gravidanza?

Se una donna in gravidanza contrae la quinta malattia, il parvovirus B19 può attraversare la placenta e infettare il feto. Il rischio di complicazioni dipende dal momento della gravidanza in cui si verifica l’infezione.

Rischi durante la gravidanza

  • Anemia fetale: Il parvovirus B19 può infettare i globuli rossi del feto, causando anemia. L’anemia grave può portare a insufficienza cardiaca fetale.
  • Idrope fetale: Questa è una condizione in cui il feto sviluppa un accumulo eccessivo di fluidi nei tessuti e negli organi, causata dalla grave anemia. È una complicanza rara ma grave.
  • Aborto spontaneo: Il rischio di aborto spontaneo è maggiore se l’infezione si verifica durante il primo trimestre.

Diagnosi e gestione

Se si sospetta un’infezione da parvovirus B19 durante la gravidanza, il medico può eseguire esami del sangue per verificare la presenza di anticorpi specifici che indicano un’infezione attuale o passata. Ecco alcune azioni che il medico potrebbe consigliare:

  • Monitoraggio del feto: Se viene confermata un’infezione da parvovirus B19, il medico potrebbe raccomandare ecografie frequenti per monitorare la salute del feto e rilevare segni di anemia o idrope fetale.
  • Amniocentesi: In alcuni casi, può essere eseguita un’amniocentesi per valutare l’ematocrito fetale e altri indicatori di benessere fetale.
  • Trasfusione intrauterina: Se il feto sviluppa anemia grave, una trasfusione di sangue intrauterina può essere necessaria per correggere l’anemia e migliorare le probabilità di sopravvivenza.

Sintomi della quinta malattia

I sintomi della quinta malattia possono variare, ma in genere includono:

  • Eruzione cutanea: Una caratteristica eruzione cutanea che inizia sulle guance, conferendo un aspetto “a schiaffo”, e può poi diffondersi a tronco, braccia e gambe.
  • Febbre: Spesso di grado lieve.
  • Malessere generale: Sensazione di stanchezza, mal di testa e dolori articolari, che possono persistere anche dopo la scomparsa dell’eruzione cutanea.
  • Sintomi respiratori: Naso che cola e mal di gola possono precedere l’eruzione cutanea.

Cosa fare in caso di infezione durante la gravidanza

Se una donna incinta sospetta di aver contratto la quinta malattia è essenziale agire rapidamente. Ecco i passaggi da seguire:

  • Consultare il medico: Appena si notano i primi sintomi o si sospetta un contatto con una persona infetta, è fondamentale consultare il medico.
  • Eseguire test diagnostici: Il medico potrà prescrivere esami del sangue per confermare l’infezione.
  • Monitoraggio: In caso di infezione confermata, seguire attentamente le indicazioni del medico per il monitoraggio del feto e per eventuali trattamenti necessari.

È importante che anche chi vive a stretto contatto con la donna incinta prenda precauzioni per evitare ulteriori contagi.

Il medico potrebbe consigliare diversi approcci a seconda della situazione specifica:

  • Riposo e idratazione: Per aiutare il corpo a combattere l’infezione.
  • Monitoraggio intensivo: Con ecografie e altri test per valutare la salute del feto.
  • Eventuali interventi medici: Come trasfusioni intrauterine in caso di complicazioni gravi.

Importanza della consulenza professionale

Le informazioni fornite sono di carattere generale e non possono sostituire una consulenza medica professionale. Ogni gravidanza è unica e richiede un’attenzione personalizzata. È fondamentale che le donne in gravidanza si rivolgano a un ginecologo o a un altro professionista qualificato per una diagnosi accurata e un trattamento adeguato.

Contrarre la quinta malattia durante la gravidanza può comportare rischi significativi per il feto, ma con una diagnosi tempestiva e un monitoraggio adeguato, è possibile gestire la situazione e ridurre le complicazioni.