A distanza di 9 mesi dal brutale omicidio di Pierina Paganelli, avvenuto lo scorso 3 ottobre a Rimini, c’è una svolta: il 34enne senegalese Louis Dassilva è stato arrestato. La polizia lo ha prelevato nella sua abitazione intorno alle 5 del mattino di oggi, 16 luglio 2024. Ecco chi è il vicino di casa della vittima, ora accusato di omicidio volontario pluriaggravato.

Chi è Louis Dassilva, arrestato per l’omicidio di Pierina Paganelli: la moglie aveva confermato l’alibi

Gli agenti della Squadra Mobile di Rimini, con un vero e proprio blitz diretto dal commissario capo Marco Masia, hanno prelevato il 34enne, di professione metalmeccanico, all’alba dal suo appartamento in via del Ciclamino, in cui vive con la moglie Valeria Bartolucci.

Dassilva è l’unico indagato per il brutale assassinio della pensionata. L’arresto è stato disposto sulla base di una “pluralità di indizi” connotati da gravità, precisione e di “indubbia concordanza” tra loro.

Determinante per dare una svolta alle indagini è stata la ripresa di una telecamera di via del Ciclamino: alle 22:17 aveva immortalato, di spalle, una persona di carnagione scura che camminava verso il portone del civico 31.

Dassilva è l’unica persona nera del condominio in cui viveva la vittima, ma anche di quelli limitrofi. Quanto mostrato dai filmati è di particolare interesse.

Infatti il 34enne, sia nelle dichiarazioni rese al pm che nelle diverse interviste rilasciate in tv, aveva sempre sostenuto di essere rimasto a casa dalle 20 del 3 ottobre fino alle 8 del mattino del giorno successivo. Un alibi confermato solo dalla moglie: aveva riferito che quella notte era rimasto a guardare la tv.

Contestate tre aggravanti

La 78enne Pierina Paganelli è stata uccisa alle 22:13 del 3 ottobre 2023, nel garage di casa, con 29 coltellate. Fatale una delle ultime infertele nella regione sottoclaveare destra, che aveva raggiunto l’aorta intrapericardica, causandone la morte in pochi secondi.

Il Gip ha ritenuto la sussistenza delle tre aggravanti contestate, ritenendo che il 34enne Dassilva abbia commesso il fatto per futili motivi, agito con crudeltà nei confronti della vittima e per avere approfittato di condizioni di tempo, di luogo e di persona, tali da ostacolare la privata difesa.

Il cadavere di Pierina era stato scoperto dalla nuora, Manuela Bianchi, moglie del figlio Giuliano Saponi e amante del senegalese. La donna verrà ascoltata in Questura alle 10 di oggi 16 luglio dal sostituto procuratore, Daniele Paci, come “persona informata sui fatti”.

 “Manuela non ha nulla da nascondere” ha affermato Davide Barzan, consulente legale della Bianchi.

Il movente forse legato all’amante Manuela Bianchi

Il movente dell’omicidio pare fosse legato proprio a questa relazione extraconiugale, emersa durante le indagini. Dassilva avrebbe agito per il timore che Pierina scoprisse la storia clandestina con la nuora. La donna, infatti, non vedeva di buon occhio il rapporto tra lui e Manuela.

In quel periodo Pierina aspettava che il figlio tornasse a casa dopo quattro mesi trascorsi in ospedale a causa di un incidente. Era stato investito in bici da un pirata della strada, non ancora identificato. Un sinistro che, come sottolineato dal gip, non ha collegamenti con il delitto.