Il confronto politico, nelle prossime ore, è destinato a concentrarsi sulla sanità. Questo, almeno per due motivi. Il primo: oggi, 15 luglio, è stata una giornata importante per il tema dell’obbligatorietà dei vaccini. L’emendamento del leghista Claudio Borghi che, per alcune malattie, mirava a cancellarlo per i minori fino a 16 anni, è stato giudicato inammissibile dalla commissione sanità. L’emendamento era stato presentato al decreto legge sulle liste d’attesa. Il secondo: domani, 16 luglio, il Partito Democratico presenterà alla stampa la sua proposta di legge per accorciare le liste d’attesa. La segretaria Elly Schlein tiene particolarmente al tema, anche perchè politicamente è uno di quelli che mette d’accordo tutte le opposizioni.
Sanità, quali vaccini obbligatori voleva cancellare Borghi
Ma quali sono i vaccini obbligatori che il senatore della Lega Claudio Borghi voleva cancellare? Nell’emendamento dell’economista, a cui nei giorni scorsi, tramite Tag24.it, aveva risposto anche il virologo nonché senatore del Pd, Andrea Crisanti, si prevedeva la rimozione dell’obbligo per le vaccinazioni in età pediatrica contro morbillo, rosolia, parotite e varicella. Per Borghi dovevano essere solo “raccomandati”, non obbligatori.
Le reazioni. Il silenzio social (inedito) del diretto interessato. La soddisfazione della senatrice Paita (Italia Viva)
Ma quali sono state le reazioni dopo la bocciatura dell’emendamento Borghi in commissione sanità? Il diretto interessato si è contraddistinto, almeno fino al tardo pomeriggio di oggi, 15 luglio, per un inedito silenzio social. Anche se diversi dei suoi ultimi post su X sono dedicati proprio al tema sanità e vaccini
Fatto sta che a fronte di questo inusuale silenzio, c’è anche chi ha preso la palla al balzo per sottolineare la sua soddisfazione. E’ il caso della senatrice di Italia Viva Raffaella Paita:
“Il fatto che la commissione sanità abbia dichiarato inammissibile l’emendamento del senatore Borghi per cancellare l’obbligo vaccinale contro morbillo, rosolia, parotite e varicella per i minori di sedici anni rappresenta un fatto positivo. È bene che non si sia ceduto a una proposta smaccatamente populista che avrebbe messo a rischio la salute di tanti bambini e ragazzi italiani. La cultura della prevenzione e della tutela della salute non può conoscere passi indietro e cedimenti. Quando la Lega perde le sue battaglie di inciviltà è sempre una buona notizia”
Il fronte delle liste d’attesa
Intanto, di sanità se ne parlerà anche domani, 16 luglio, perchè il Partito Democratico di Elly Schlein presenterà alla stampa la sua proposta di legge per accorciare le liste d’attesa. L’appuntamento è a mezzogiorno per quello che la numero uno dei dem considera un tema centrale nella costruzione della coalizione che, quando scoccherà l’ora delle prossime elezioni politiche, potrà sfidare Giorgia Meloni.