Immobiliare 2024, quali sono le ragioni del calo delle compravendite? A registrare la minore vitalità del mercato immobiliare è l’Osservatorio Mercato Immobiliare (Omi) dell’Agenzia delle Entrate.
I dati pubblicati dall’Osservatorio Mercato Immobiliare (Omi) dell’Agenzia delle Entrate fotografano un mercato immobiliare meno vitale e dinamico. A rendere il mercato real estate meno fervente è la carenza di nuovi immobili, l’incertezza economica e la perdita del potere di acquisto. La contrazione maggiore si registra nelle città metropolitane di Milano, che segna un calo di oltre 13 punti percentuali, di Torino, che registra un calo di oltre 10 punti percentuali e la città di Roma che segna un calo di quasi sette punti percentuali.
Immobiliare 2024, quali sono le ragioni del calo delle compravendite?
Lo scenario fotografato dall’Osservatorio Mercato Immobiliare (Omi) dell’Agenzia delle Entrate registra un calo delle transazioni nel mercato immobiliare. Nel primo trimestre dell’anno il mercato real estate residenziale a livello nazionale ha subito un calo di oltre sette punti percentuali rispetto allo scorso anno. I dati dell’OMI-Agenzia delle Entrate registrano la maggiore contrazione nella città meneghina con un calo di oltre 13 punti percentuali.
Segue Torino con un calo di oltre 10 punti percentuali e la Capitale italiana con un calo di quasi 7 punti percentuali. Nel caso in cui si considerino le nuove abitazioni vendute nelle città metropolitane (oltre 1.600 in totale) la quota sfiora il 7 percento rispetto all’ammontare globale delle vendite, con una contrazione delle transazioni di oltre 20 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Mercato Immobiliare 2024, le ragioni delle contrazioni
Secondo l’analisi di Abitare Co., società di intermediazione immobiliare, tra le principali ragioni della contrazione del mercato immobiliare troviamo la mancanza dell’offerta di nuovi immobili ad elevata efficienza energetica, il calo del potere di acquisto e l’incertezza della situazione economica. Nel primo trimestre del corrente anno 2024 si è registrata una contrazione degli investimenti sul mercato residenziale (oltre 35 punti percentuali). Al contempo, si è assistito al ritiro degli immobili strutturati con il Superbonus dal mercato real estate per la maggiore tassazione.
Mercato immobiliare, mutui ai minimi storici
Ai minimi storici gli immobili acquistati tramite contratto di mutuo: si tratta di poco meno di 60mila transazioni pari al 40 percento del totale. Con l’aumento del costo del denaro implementato dalla Banca Centrale Europea per contrastare il trend inflazionistico la quota di nuclei familiari che acquistano sottoscrivendo un contratto di mutuo è andata a calare vertiginosamente.
Questo dato è stato confermato anche dall’Osservatorio Nomisma, il quale ha messo in evidenza come 300mila famiglie intenzionate ad acquistare una casa attraverso la sottoscrizione di un contratto di mutuo non siano riuscite a farlo.
Complice di questo trend è stato il continuo rialzo dei tassi di interesse da parte della Banca Centrale Europea. Nell’epoca pre-pandemica le famiglie che compravano un immobile con un mutuo erano pari a 53 punti percentuali del totale: in meno di 5 anni gli acquirenti di immobili che ricorrono ai finanziamenti bancari sono calati di 13 punti percentuali.
Immobiliare 2024, il mercato delle nuove costruzioni
Il segmento relativo alle nuove costruzioni è colpito dalla carenza di offerta. Il capoluogo lombardo è l’unica città che registra una quota superiore a 12 punti percentuali con quasi 650 compravendite. Nel capoluogo laziale sono state vendute 670 nuovi immobili nel primo trimestre del 2024, che corrisponde solo al 9 percento sul totale delle vendite.
Nelle altre città metropolitane italiane le vendite di nuovi immobili non raggiungono la quota pari a 100 alla fine del primo trimestre del corrente anno. Nel capoluogo toscano si registrano poco più di 90 nuove costruzioni immobiliari, a Napoli sono oltre 30 immobili e nel capoluogo ligure si fermano a sole 8 nuove costruzioni immobiliari.
Immobiliare 2024: la propensione al risparmio
L’incertezza sulla situazione economica ed il calo del potere di acquisto sono le principali ragioni che incidono sulla contrazione degli acquisti immobiliari. Dopo aver raggiunto il massimo nel 2020, la propensione al risparmio è gradualmente diminuita.