Se le temperature sono davvero elevate persino il nostro amato caffè può darci noia: troppo caldo! Che ne pensate allora di optare per un ottimo caffè shakerato? Freschissimo, dissetante, cremoso, rinvigorente: che cosa volere di più? Attenzione però: il caffè shakerato non va confuso con quello freddo. Il caffè freddo è un caffè messo in un contenitore e fatto raffreddare in frigo. Il caffè shakerato è invece un caffè che viene messo in uno shaket con del ghiaccio e qui raffreddato agitando il contenitore, in modo da ottenere la cremina in superficie che lo caratterizza.

Che cosa vi serve

Preparare a casa il caffè shakerato non è difficile, ma vi serve assolutamente uno shaker. Questo strumento è infatti fondamentale per ottenere quella schiuma spumosa e compatta che trovate sempre sulla superficie e che contraddistingue questo tipo di preparazione. Oltre allo shaker vi dovete procurare anche una coppa Martini e:

  • Ghiaccio 200 g + 50 g per la coppa
  • Caffè espresso 100 g
  • Zucchero di canna liquido 50 g (se volete farlo dolce)

Come si fa il caffè shakerato

Una volta procurato tutto il necessario, il procedimento per realizzare una versione base del caffè shakerato è piuttosto semplice. La prima cosa da fare è mettere a raffreddare in freezer la coppa Martini nella quale servirete il vostro caffè; in alternativa potete anche metterla a raffreddare in freezer per qualche minuto.

Prendete poi lo shaker e riempitelo con una decina di cubetti di ghiaccio. Versate quindi lo zucchero liquido (se volete il caffè amaro non utilizzatelo) e a seguire il caffè. Per un risultato ottimale seguite rigorosamente quest’ordine, versando il caffè nello shaker per ultimo: in questo modo eviterete che il calore del caffè sciolga il ghiaccio e determini quindi una minore formazione della schiuma.

Una volta versato il caffè, richiudete immediatamente lo shaker ed agitatelo vigorosamente per circa 10-15 secondi. Recuperate dal freezer la coppa Martini e versateci il caffè, ricordandovi di filtrarlo prima con l’apposito strainer. Il caffè shakerato è pronto!

Provate anche le versioni alcoliche

Una volta presentata la versione base del caffè shakerato, andiamo ora a soddisfare i gusti degli amanti dell’espresso corretto con grappa o altri liquori, proponendovi delle versioni alcoliche che lo faranno diventare quasi un vero cocktail.

Provatelo ad esempio con amaretti e crema di whisky. Versate nello shaker abbondante ghiaccio, lo zucchero liquido (facoltativo), 1 bicchierino di crema al whisky, qualche goccia di Amaretto di Saronno e, da ultimo, il caffè. Shakerate bene, versate nella coppa e servite con un amaretto sbriciolato in superficie.

Un altro grande classico, molto amato, prevede l’aggiunta di 25 ml di Baileys Original Irish Cream. Questo liquore è particolarmente indicato per essere aggiunto al caffè shakerato: essendo a base di latte è infatti molto cremoso e si amalgama bene al gusto del caffè.

Ma le opzioni sono davvero moltissime: provatelo con il Rum, con il liquore allo zabaione, con la vodka… e chi più ne ha, più ne metta.

Una chicca: l’espresso Martini

Se amate il caffè shakerato non potete certo perdervi questa chicca: l’espresso Martini, a metà tra il caffè shakerato e il cocktail. Ecco quello che vi serve per realizzarlo:

  • 5 cl vodka
  • 1 cl liquore al caffè Kahlua
  • 1 caffè espresso ristretto
  • sciroppo di zucchero (opzionale)
  • ghiaccio
  • 3 chicchi caffè

Anche in questo caso raffreddate la coppa Martini in freezer o riempiendola di cubetti di ghiaccio e poi preparate un caffè ristretto. Mettete nello shaker 4-5 cubetti di ghiaccio, quindi versate la vodka, il liquore al caffè Kahlua e infine il caffè ristretto. Se desiderate un caffè più dolce, aggiungete anche un goccio di sciroppo di zucchero. Chiudete quindi lo shaker e agitatelo vigorosamente per 10 secondi.

Recuperate la coppa Martini e versateci il cocktail, filtrandolo con lo strainer. Guarnite con 3 chicchi di caffè sulla schiuma e servite subito.