Come far calare la tensione dopo gli spari di Thomas Matthew Crooks che sabato 13 luglio, a Butler, avevano come fine quello di colpire a morte Donald Trump? Questa mattina, il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha certamente tirato un sospiro di sollievo quando ha saputo che il presidente in carica Joe Biden ha telefonato subito al suo predecessore nonchè sfidante in vista delle prossime presidenziali per comunicargli la sua solidarietà. Erano anni che i due non si parlavano di persona, hanno avuto modo di sottolineare diversi commentatori. Anni di gelo che, evidentamente, hanno contribito ad esasperare l’animo di qualcuno. E Tajani oggi, 15 luglio, ai microfoni di Tag24.it, ha avuto modo di sottolineare proprio questo: come un cambio di rotta nei rapporti tra Biden e Trump sia decisivo per tornare a un confronto politico sano in quello che rimane il Paese “principale alleato” dell’Italia: gli Usa. Evidentemente, un colpo (di fioretto) riservato all’altro vicepremier del Governo Meloni, Matteo Salvini, sempre critico a proposito del posizionamento italiano sullo scenario geopolitico.

Tajani sugli spari a Trump, l’ex presidente ferito ha un messaggio per Matteo Salvini

Ma cosa ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani in segno di approvazione per un apparente cambio di rotta nei rapporti tra Biden e Trump? Tra le righe, pure quando ha parlato di Nato, si può cogliere anche un segnale all’alleato scomodo del Governo di cui fa parte, Matteo Salvini. Quest’ultimo, infatti, non ha lesinato critiche alla politica estera italiana sulla questione degli armamenti all’Ucraina, ad esempio.

“Gli Stati Uniti rappresentano una grande democrazia, il nostro principale interlocutore sul palcoscenico internazionale assieme all’Unione Europea”

Parole, quindi, che fissano una volta di più il fatto che l’Italia è saldamente nell’Alleanza Atlantica, senza tanti giri di valzer con la Russia di Putin, come invece sembrerebbe volere Salvini. E comunque: Tajani si è soffermato sull’importanza di allentare la tensione tra Biden e Trump così:

“I segnali che arrivano vanno nella direzione giusta: quella della lotta congiunta contro la violenza e per una campagna elettorale che sia all’insegna del confronto, del contrasto politico, non personale. Questo è determinante: si combattono le idee, non le persone. Questo vale in America, in Italia e in tutto il mondo”

Il mondo libero e democratico, ha voluto intendere evidentemente Tajani. Non certo quello delle autocrazie.

Tajani: “La Nato non è solo un’alleanza militare, ma anche politica”

A Tajani, poi, è stato chiesto anche della guida italiana del fronte sud della Nato: il governo ha già in mente qualche nome a cui affidarla? E che valore ha? Il ministro degli Esteri ha sottolineato l’importanza strategica che oggi più che mai riveste la Nato. A ben vedere, un’ulteriore stoccata proprio a Salvini.

“Per la guida del fronte Sud della Nato, abbiamo una serie di nomi che possiamo proporre. L’Italia è pronta a offrire dei nomi di esperti di qualità che possono lavorare nel modo migliore per far sì che l’Alleanza Atlantica possa essere protagonista anche in quest’area. La Nato non è solo una alleanza militare, ma anche politica. E può dare contributi determinanti per la stabilità, la crescita e la pace”