Nuovi aggiornamenti sul caso dell‘incendio nella zona della Magliana a Roma, in via Asciano, che è divampato lo scorso giovedì 20 giugno 2024, destando preoccupazione tra i cittadini e riempiendo di fumo nero il quartiere della capitale. Prima sono andati a fuoco i rifiuti, poi la stessa sorte è toccata alla vegetazione incolta che cresceva nelle vicinanze. Il risultato è stato un rogo dalla portata gigante, al punto da far chiudere per tutto il pomeriggio il viadotto della Magliana. Anche i quartieri limitrofi di San Paolo e Marconi sono stati ricoperti dalle nuvole nere.

Lunedì 15 luglio l’assessore ai Rifiuti, ai Trasporti, alla Tutela del Patrimonio, Fabrizio Ghera, si è recato sul posto per effettuare un sopralluogo. Sono in corso i lavori di bonifica e di pulizia dell’area che è stata interessata dall’incendio. I microfoni di Tag24, grazie all’inviato Thomas Cardinali, hanno raggiunto l’assessore Ghera sul luogo, per capire quale sia lo stato attuale della situazione. La frustrazione e la rabbia dei cittadini non cessa, i campi abusivi che da 15 anni sono stati tirati su nel quartiere, da cui

Incendio Magliana Roma: la ricostruzione dell’accaduto

L’incendio che è scoppiato a Roma, nella zona della Magliana, lo scorso giovedì 20 giugno, aveva creato una nube tossica, liberando un elevato grado di diossina nell’aria, secondo quanto diffuso dall’Arpa (la cui tossicità sarebbe stata circa 126 volte superiore alla media). Le fiamme sarebbero partite dai campi abusivi, che il Comune non ha mai provveduto a rimuovere.

Fumo nero e atmosfera irrespirabile nell’area in cui sono divampate le fiamme, dopo che diversi rifiuti e la vegetazione vicina erano andati a fuoco. I residenti erano stati fatti evacuare per questioni di sicurezza. Fortunatamente nessuna persona è rimasta ferita.

Gli abitanti però sono stanchi e stremati, vogliono più sostegno e vicinanza dalle Istituzioni, dato che non è la prima volta che un incendio di grave portata mette in pericolo la loro salute e le loro abitazioni. Una situazione di degrado e abbandono che dura da 15 anni: sul posto si trovano in pianta stabile dei campi abusivi, la cui presenza solleva non poche preoccupazioni, soprattutto per motivi di sicurezza. La rabbia dei cittadini è cresciuta al punto da farli scendere in strada a protestare, lo scorso 27 giugno.

Ass. Ghera: “Regione intervenuta, ora tocca al Comune” | VIDEO

L’assessore ai Rifiuti, ai Trasporti, alla Tutela del Patrimonio, Fabrizio Ghera, racconta qual è lo stato della situazione dopo l’incendio alla Magliana a Roma, in via Asciano, e i progressi sui lavori per rimuovere i rifiuti dall’area:

“E’ un intervento molto complicato, la Regione si è attivata con un primo intervento di messa in sicurezza e di pulizia. In realtà la competenza per la rimozione dei rifiuti che derivano dagli insediamenti abusivi sarebbe del Comune. Ovviamente chiediamo agli uffici regionali di attivarsi, che ci sia la pulizia dei detriti e dei rifiuti per permettere in sicurezza l’argine del Tevere. Poi va detto che un tema è la vegetazione di cui si occupa la Regione, l’altro tema annoso per il nostro fiume sono gli insediamenti abusivi, che dovrebbero essere evitati dal Comune e dovrebbero esserci interventi sia in questa sede che in tante altre situazioni all’intero della capitale”.

Poi continua rivolgendo un appello al Comune di Roma affinché intervenga al più presto:

Chiediamo al Comune un intervento importante per quanto riguarda la rimozione degli accampamenti abusivi, che creano poi inevitabilmente situazioni di rifiuti e di incendi della parte verde. E’ importante che in futuro ci sia una collaborazione maggiore anche su questo. Purtroppo gli accampamenti abusivi non sono stati adeguatamente attenzionati dal Comune di Roma. Bisogna trovare una soluzione e collaborare, sono situazioni delicate. Non si possono lasciare i cittadini in questo stato, come è accaduto negli ultimi anni. “.

Poi racconta il primo intervento della Regione, rivolto a rimuovere le canne che erano sull’argine del Tevere:

“E’ iniziato da qualche giorno. Ci sono tanti interventi di bonifica e pulizia del nostro fiume. La Regione si attiva per la sua competenza, poi se c’è qualcuno che continua a porre rifiuti e sostanze inquinanti, questo deve essere in qualche modo represso, anche dalla polizia locale e dalle autorità preposte”.