C’è tempo fino al 12 gennaio del 2025 per visitare un’ampia retrospettiva dedicata a Gae Aulenti (1927-2012), una delle figure più rappresentative dell’architettura e del design contemporanei, allestita alla Triennale di Milano. In oltre sessant’anni di carriera, la poliedrica progettista ha toccato numerosi ambiti: dal disegno a scala urbana all’exhibition design, dall’architettura del paesaggio alla progettazione degli interni, dal furniture design alla grafica, fino alla scenografia teatrale. Il percorso espositivo è costituito da ambienti in scala 1:1.
Una retrospettiva alla Triennale di Milano per una protagonista del nostro tempo
Gae Aulenti era una visionaria più che un architetto ed è stata una figura centrale nella scena culturale e nella società dal secondo dopoguerra fino ai primi anni del ventunesimo secolo. “Un magma di relazioni e rapporti e contatti dentro la finestra mobile del Novecento” ha detto Giovanni Agosti, che ha curato la mostra per la Triennale.
Diceva che “l’architettura è un mondo da uomini, ma io faccio finta di niente” e in questa frase c’è la tenacia, il forte temperamento e la determinazione di una donna che è stata protagonista del suo tempo e ha creato progetti e opere che la rendono immortale e tra queste la trasformazione della Gare d’Orsay a Parigi. Una foto storica ritrae Gae Aulenti nel cantiere con l’immancabile sigaretta mentre osserva quella stazione che, grazie a lei, diventerà il Museo d’Orsay, dove si ammirano i più grandi capolavori dell’impressionismo e del post-impressionismo.