Qual è il miglior modo per cominciare la giornata? Alcuni diranno “bere un caffè”, altri “leggere un quotidiano” e così via. Ognuno può dare la risposta che vuole. Oggi la mia è cominciata così: una carezza, un caffè in casa e uno al bar, dove scopri che esistono persone che ti fanno ricordare che la gentilezza è passata di moda ma alcuni la praticano ancora.

Dimenticare dieci centesimi di resto e ricordarsene il giorno dopo

Al bancone c’è un cliente abituale, e lo capisco dal rapporto confidenziale con la barista, che prende un bombolone, lo paga e se lo porta a casa o in ufficio in una busta. Mentre è sulla porta viene richiamato: “Ieri non hai preso il resto. Tieni”. E la barista porge dieci centesimi dieci. Il gesto mi colpisce. “Che bella cosa” dico. La barista: “Con dieci centesimi non divento ricca”. Secondo me avrebbe compiuto lo stesso atto anche se fossero stati 100 euro invece di dieci. 

E’ successo stamani, poco dopo l’alba, a Firenze, nel viale Spartaco Lavagnini, quasi di fronte alla fermata della tramvia dedicata a Beppe Matulli, che è stato vicesindaco e ideatore di quest’opera che una volta terminata dovrebbe far diminuire il traffico delle auto sui viali fiorentini. Ma questa è un’altra storia. Oggi parliamo di un gesto gentile osservato di buon mattino al bar. A proposito, mi ero dimenticato il nome, si chiama “Caffè Olé”. Da esperto cronista ricordo che i miei maestri dicevano che non bisogna fare pubblicità negli articoli ad attività commerciali. Giusta considerazione ma questo è uno spot alla gentilezza e il direttore, spero, che ci passerà questa trasgressione.

Stefano Bisi