Mercato immobiliare: prezzi degli immobili in salita e acquisti con mutuo in calo. Ecco i dati dell’Osservatorio sul Mercato Immobiliare 2024 di Nomisma.
L’Osservatorio sul Mercato Immobiliare 2024 ha fotografato la seguente situazione: le quotazioni degli immobili hanno retto nonostante la contrazione delle vendite e la frenata del trend inflazionistico. Per effetto del continuo rialzo dei tassi di interesse sono calati i mutui ed i finanziamenti bancari, mentre sono cresciute le operazioni in contanti.
Nel capoluogo campano il costo dei beni immobiliari è incrementato nel corso degli ultimi dodici mesi: l’aumento è stato di tre punti percentuali. In controtendenza le città di Cagliari e di Palermo. Le quotazioni delle case in affitto sono cresciute: Firenze è la prima città che ha registrato un aumento di quasi 7 punti percentuali.
Mercato immobiliare: in calo gli acquisti con il mutuo
Come rilevato dall’Osservatorio 2024 di Nomisma nel corso dello scorso anno gli acquisti degli immobili tramite mutui sono calati quasi del 39 percento. L’allentamento monetario ufficializzato dalla Banca Centrale Europa non ha ancora fatto sentire i suoi effetti sul mercato real estate. Bisognerà attendere ancora qualche settimana prima che si riescano ad avvertire i reali effetti sul mercato immobiliare.
L’elevato costo del denaro ha comportato una riduzione delle compravendite concluse accendendo un contratto di mutuo. L’Osservatorio Nomisma ha messo in evidenza come 300.000 nuclei familiari intenzionati ad acquistare un immobile attraverso il contratto di mutuo non siano riusciti a concretizzare il proprio sogno nel cassetto.
Mercato immobiliare: i prezzi degli immobili sono in aumento
L’Osservatorio di Nomisma ha messo in evidenza che tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024 c’è stata una crescita dei prezzi, nonostante la contrazione delle vendite e la frenata del trend inflazionista. Il capoluogo partenopeo ha registrato l’incremento più significativo dei prezzi degli immobili nel corso dell’ultimo anno: l’aumento è stato di tre punti percentuali a fronte di una media pari all’1,7 percento.
Napoli supera Milano, Padova e Venezia. Nel capoluogo laziale l’incremento del costo dei beni immobiliari è stato pari a 2 punti percentuali. Palermo e Cagliari sono le città in controtendenza. Nonostante la contrazione delle transazioni, il numero dei rogiti ha superato quello registrato nel periodo pre-pandemico. L’Osservatorio di Nomisma ha registrato che la riduzione dei mutui è bilanciata da una crescita delle operazioni concluse in contanti.
Come sancito dall’AD di Nomisma Dondi, le banche continuano ad essere prudenti, specie nei confronti dei clienti che potrebbero avere difficoltà a pagare e potrebbero optare per la surroga mutuo al primo allentamento monetario. I dati mettono in evidenza che si è registrata una crescita nella richiesta di credito ipotecario e c’è stata una mancanza assoluta delle campagne promozionali sui finanziamenti di medio-lungo termine.
Il mercato delle locazioni
L’Osservatorio di Nomisma mette in evidenza che la risalita delle quotazioni evidenzia una certa dinamicità del mercato immobiliare, incluso quello degli affitti. In questo mercato si è registrato un calo del numero degli immobili disponibili per gli affitti di medio-lungo termine. A Firenze gli immobili destinati alle locazioni brevi hanno ridotto lo stock degli immobili per locazioni lunghe.
I canoni di locazione sono cresciuti nel capoluogo toscano, ma anche in quello piemontese, a Milano ed a Roma. Nel caso in cui si decida di sottoscrivere un contratto di locazione per prendere in affitto un appartamento di 80 mq a Roma, Milano e a Firenze, si dovrà esborsare tra gli 800 e i 900 euro al mese. I canoni medi praticati nelle città di Palermo, Bari e Catania si attestano tra i 450 ed i 500 euro al mese.
Mercato immobiliare: le proiezioni
L’Osservatorio di Nomisma escluse mutamenti significativi fino al 2026 sia sul versante delle quotazioni sia sul fronte delle transazioni. Ci sono differenti fattori che pesano sul mercato immobiliare italiano: la direttiva comunitaria sulle case green, il calo della popolazione, l’incremento dei nuclei familiari e l’invecchiamento.