Shock, sgomento, incredulità e condanna. Sono questi i sentimenti prevalenti dopo l’attentato che ha colpito l’ex presidente Usa Donald Trump durante un comizio in Pennsylvania, con il suo avversario nella corsa alle presidenziali, l’attuale presidente Joe Biden, che condanna la violenza per la quale, dice, “non c’è posto in America“.

Preoccupazione unita agli auguri di pronta guarigione sono arrivati da ogni parte del mondo, Italia compresa con il messaggio della premier Giorgia Meloni.

Attentato a Trump, le reazioni e l’appello di Biden: “Grato di sapere che sta bene, tutti devono condannare”

Una sparatoria che ha sconvolto gli Stati Uniti e il mondo intero, riportando alla mente drammatiche scene tristemente già note ai cittadini Usa.

L’ex presidente Donald Trump è rimasto vittima oggi, 14 luglio 2024, di un attentato mentre teneva un comizio a Butler, in Pennsylvania. Fortunatamente, il candidato repubblicano alle prossime Elezioni Presidenziali del 5 novembre è stato solo ferito a un orecchio e non è in gravi condizioni e ora si trova a Newark dove è stato trasportato dopo l’attacco.

Il video dell’attacco, che ha portato alla morte di una persona presente al comizio e anche dell’attentatore, è diventato immediatamente virale sui social, mostrando il momento in cui si odono gli spari, il ferimento di Trump e il conseguente panico tra la folla.

Immediate, attraverso comunicati, dichiarazioni ufficiali o post sui social network le reazioni del mondo politico, segnate da vicinanza all’ex presidente ma anche dalla condanna verso questa forma di barbarica violenza.

Il primo a parlare, ovviamente, è stato il presidente degli Stati Uniti Joe Biden il quale, in un comunicato rilasciato dalla Casa Bianca ha espresso la sua gratitudine per le notizie positive sullo stato di salute di Trump e per l’intervento dei servizi segreti Usa che l’hanno messo al sicuro. Biden, poi, lancia un appello al popola americano:

“Non c’è posto per questo tipo di violenza in America. Noi dobbiamo unirci come nazione per condannarla. Tutti devono condannare”.

La vicinanza di Meloni: “Dialogo e responsabilità prevalgano su odio e violenza”

Biden ha comunicato, inoltre, di aver sentito telefonicamente Trump per sincerarsi delle sue condizioni e che nel corso della giornata si confronterà con le forze dell’ordine per essere aggiornato su quanto successo a Butler.

Intanto, anche dall’Italia sonoarrivate le reazioni a quanto avvenuto oltreoceano, con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni che, su Twitter, ha espresso la sua solidarietà e i suoi auguri al candidato repubblicano, auspicando un clima migliore per i “prossimi mesi di campagna elettorale.

Due i post, invece, del leader della Lega Matteo Salvini, da sempre sostenitore accanito di Trump. Nel primo, il ministro e vicepremier ha espresso la sua vicinanza “al presidente e alle decine di migliaia di persone presenti“, mentre nel secondo, sotto un’immagine eloquente di Trump con il pugno alzato e il volto insanguinato dopo la sparatoria, Salvini lo ha definito il presidente di cui ha bisogno l’America.

Si è detto “sconvolto“, invece, il ministro degli Esteri Antonio Tajani il quale, sempre attraverso Twitter, ha condannato “la violenza che non può avere spazio nel dibattito democratico“.

Attentato a Trump, le reazioni degli ex presidenti Usa, Obama: “Impegnarci nella civiltà e nel rispetto nella nostra politica”

Solidarietà è arrivata anche dagli ex presidente degli Stati Uniti d’America Barack Obama e George W. Bush.

Il primo, oltre agli auguri suoi e di sua moglie Michelle, ha aggiunto un messaggio che riecheggia quello del presidente in carica Biden, sostenendo che tutti gli americani dovrebbero sfruttare questo momento “per impegnarci nuovamente nella civiltà e nel rispetto nella nostra politica“.

George W. Bush, dal canto suo, ha definito l’attentato un attacco vigliacco alla sua vita, ringraziando “gli uomini e le donne dei Servizi segreti per la loro pronta risposta“.

A sua volta, il candidato indipendente alle prossime presidenziali, Robert F. Kennedy Jr., nipote di John Fitzgerald Kennedy e figlio di Bob Kennedy, entrambi assassinati in attentati che sinistramente rievocati dalle vicende di queste ore, ha chiesto su Twitter a “tutti gli americani” di fare “un passo indietro dalle divisioni“.

Guterres (Onu) condanna “inequivocabilmente” l’attentato a Trump, lo shock di Netanyahu e il “disgusto” di Trudeau

Anche Antonio Guterres, Segretario Generale dell’Onu, ha condannato “inequivocabilmente” l’attentato contro Donald Trump, definendolo un “atto di violenza politica“.

Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha riferito, invece, su Twitter dello shock provato da lui e da sua moglie per le notizie giunte dagli Stati Uniti, aggiungendo di pregare per la pronta ripresa di Trump.

Shock che caratterizza anche la reazione dell’Alto rappresentante dell’Ue per la politica estera Josep Borrell, per quelli che ha definito “atti di violenza inaccettabili” contro esponenti politici.

Justin Trudeau, primo ministro canadese, su Twitter si è detto “disgustato” dall’attacco contro Donald Trump, per poi rivolgere il suo pensiero a lui e a tutti i cittadini americani presenti al comizio.

Keir Starmer, neo primo ministro britannico, si è unito alla generale condanna nei confronti della violenza politica, responsabile delle “scene scioccanti” arrivate dalla Pennsylvania. Anche lui ha poi espresso la sua vicinanza “a tutte le vittime di questo attacco.

Sostegno a Trump è arrivato anche da personalità politiche internazionali a lui politicamente vicine.

Come il premier ungherese Viktor Orban, che gli ha espresso sostegno “in queste ore buie“.

O anche Jair Bolsonaro, leader di estrema destra ed ex presidente el Brasile, che ha espresso vicinanza “al più grande leader del mondo del momento“.

Si è spinto oltre, invece, il presidente argentino Javier Milei che, anziché unirsi al coro bipartisan contro le divisioni politiche che generano violenza, ha scelto di gettare benzina sul fuoco, incolpando la “sinistra internazionale” per l’attacco, spinta, secondo il leader argentino, dal “panico di perdere alle urne”

Il presidente argentino Javier Milei ha incolpato la “sinistra internazionale” dopo l’attentato che sabato ha colpito l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump. “Nel panico di perdere alle urne, ricorrono al terrorismo per imporre la loro agenda arretrata e autoritaria”, ha scritto il presidente populista su X.