Cos’è Alerte enlevement? La Francia si è svegliata sconvolta dalla notizia del ritrovamento del corpo senza vita di Celya, bambina di 6 anni che era scomparsa ieri, 12 luglio 2024, nella città di Rouen.
Nonostante si sia immediatamente attivato il sistema di allerta nazionale che segnala la scomparsa di un minore, nulla è servito per salvare la piccola. Celya è stata rapita e brutalmente uccisa dal compagno della madre.
L’uomo 42enne è stato immediatamente arrestato e accusato di aver prelevato la bambina, trasportata contro il suo volere nel vicino comune di Saint Martin de l’If, nel dipartimento della Senna Marittima, e di averle inferto le coltellate mortali.
È la 33esima volta che il sistema Alerte enlevement viene attivato in seguito di casi di scomparsa di minori. Sebbene in questa occasione non sia valso a salvare la vita della piccola Celya, nella stragrande maggioranza è stato fondamentale nel ritrovare i bambini rapiti.
Cos’è Alerte enlevement: come funziona
L’Alerte enlevement è un sistema utilizzato dal Febbraio del 2006 in Francia allo scopo di diffondere ogni informazione necessaria per il ritrovamento di bambini rapiti. È stato sviluppato ispirandosi a simili strumenti già usati negli Stati Uniti e in Canada e allo stesso modo diffonde l’allarme a tutta la popolazione in tempi brevissimi e su più canali mediatici.
Ed infatti è proprio grazie ad un accordo tra il Ministero della Giustizia francese e i principali e network nazionali oltre che società di trasporto a permettere uno scambio del tutto immediato sulle informazioni. Così facendo si può rintracciare il disperso nel più breve tempo possibile.
Il funzionamento dell’Alerte enlevement è abbastanza semplice. Quando viene denunciata la scomparsa di un bambino e le autorità ritengono che la sparizione sia legata ad un caso di rapimento, il pubblico ministero avanza la richiesta di attivazione del sistema di allarme.
A questo punto, materialmente l’allerta viene lanciata o dal comando centrale della Polizia Giudiziaria oppure dalla Gendarmeria nazionale, oppure dalla Questura. In pochissimi istanti tutti i media televisivi nazionali e gli altri canali di informazione pubblica trasmettono il comunicato. Il tutto accompagnato da una sirena che richiama l’attenzione dei cittadini.
Alla fotografia del bambino, vengono allegati non solo una descrizione fisica e di quali indumenti avesse indosso ma anche un rapporto sul caso e sulla possibile persona che l’abbia rapito. Il messaggio mostra chiaramente anche tutti i contatti delle autorità in modo che i testimoni possano fornire il proprio contributo alle indagini.
In quali casi entra in funzione
L’Alerte enlevement si attiva sono in alcuni specifici casi. È infatti necessario che si verifichino, contemporaneamente, quattro condizioni:
- Esistono prove che il soggetto è stato rapito;
- Il soggetto rapito è minorenne;
- La vita del soggetto rapito è in pericolo;
- Esistono elementi investigativi che permettono di localizzare il soggetto rapito o il suo rapitore.
Oltre a focalizzarsi dunque solo su casi inerenti minorenni, sono esclusi le situazioni di allontanamento volontario, sparizioni o fughe. Allo stesso modo le autorità dispongono l’allerta nazionale solo se esistono prove concrete che un adulto abbia rapito un minore con l’intento di commettere violenza.
Proprio la minaccia all’integrità fisica del soggetto è una condizione imprescindibile per l’attivazione del protocollo.
Confermati questi requisiti, il pubblico ministero informa i genitori o i tutori legali della vittima per ottenere la loro autorizzazione a diffondere la ricerca su scala nazionale.
L’allerta viene dunque inoltrata a tutti i media che hanno siglato l’accordo di collaborazione col Ministero di Giustizia, che da quel momento e per le successive tre ore sono tenuti obbligatoriamente a diffondere il messaggio alla popolazione.
Terminato questo intervallo di tempo la trasmissione degli elementi utili alla ricerca del minore scomparso diventano una scelta del singolo editore.
Dal 2006 ad oggi sono 33 gli allarmi di questo genere diffusi. In dodici di essi è stato comprovato il coinvolgimento di un familiare del bambino rapito. Il sistema di allerta è ritenuto estremamente efficace e ha consentito di ritrovare sani e salvi più del 90% dei bambini scomparsi. Ciò non è bastato però per ritrovare in vita la piccola Celya.