Sono 72 ore di paura per i familiari di Raouf Grara e Salem Korzet, entrambi di origine algerina e scomparsi in Sardegna il 10 luglio 2024.

I due coetanei, erano impegnati in una battuta di pesca nel mar Mediterraneo da una settimana, insieme ad altri amici. Per motivi attualmente ignoti, non hanno più dato loro notizie. I parenti, hanno immediatamente contattato le forze dell’ordine algerine, purtroppo senza alcun risultato, a detta dei suddetti: un lavoro fuori dalla loro giurisdizione e di competenza italiana.

Le piste sulla loro sparizione sono molteplici, tra queste: un potenziale arresto per una inconsapevole pesca illegale, un rapimento da parte di pirati o un incidente. L’unica certezza è che c’è bisogno di un aiuto concreto per riportare a casa due esseri umani, dispersi tra le acquee senza denaro e beni di prima necessità.

Tag24 ha intervistato in esclusiva il fratello di Raouf Grara, Mahieddine Berazguia, che ha fornito alla redazione tutte le informazioni presenti nell’articolo, compreso l’incipit.

Intervista al fratello di Raouf Grara, il 32enne scomparso in Sardegna il 10 luglio

Nelle ultime ore, il fratello di Raouf si è appellato al Comitato Scientifico Ricerca Scomparsi in cerca di aiuto. L’associazione, formata da volontari, offre da anni supporto ai familiari di persone svanite nel nulla: uno dei casi seguiti attualmente è quello di Giancarlo Pari, il 77enne scomparso da Rimini il 3 giugno 2024.

D. “Mi racconti cos’è accaduto, quando è sparito Raouf?”

R. “È accaduto circa una settimana fa. Mio fratello era nel mare Mediterraneo a pescare con i suoi amici, e all’improvviso c’è stata una tempesta e i ragazzi si sono persi nella marea. Li abbiamo cercati mediante la polizia locale qui in Algeria, ma senza alcun risultato. Gli agenti ci hanno detto che dobbiamo contattare gli organi competenti italiani e cercare lì. Mi hanno detto esplicitamente che: “Questo non è un nostro affare” e dunque, ci siamo mobilitati con le nostre forze”

D. “Quali sono i tratti distintivi utili al riconoscimento di suo fratello?”

R. “È altro un metro e 72, ha capelli corti e occhi neri, ha un tatuaggio sulla gamba sinistra. Non conosco il suo abbigliamento al momento della scomparsa. Nessuno ci sta offrendo alcun aiuto, noi familiari abbiamo davvero bisogno di una mano per ritrovare mio fratello e il suo amico. Mettetevi nei nostri panni, siamo dall’altra parte del mondo e non sappiamo come fare…”

D. “Mi diceva che Raouf e il suo amico Salem potrebbero essere stati arrestati mentre erano in mare?”

R. “Potrebbe essere accaduto, forse hanno pescato in zone in cui non potevo farlo, magari senza nemmeno saperlo. Qualora fosse accaduto, vorremmo solo che che la polizia ce lo comunicasse. Non parlo italiano e ho bisogno di comunicare con un poliziotto in inglese”

Un utente a Tag24: “Abbiamo avvisato il consolato algerino in Italia, ma non c’è modo di ricevere aiuto”

Un utente – che ha deciso di restare anonimo – ha raccontato alla redazione di Tag24 di aver contattato il Consolato d’Algeria in Italia per avere delucidazioni su come organizzare la denuncia di scomparsa e iniziare le ricerche dei due giovani.

D. “Mi diceva che ha contatto per conto del fratello il Consolato. Cosa le hanno detto?”

R. “Non essendo parenti con lo scomparso le informazioni che ho ricevuto sono poche ma ugualmente utili ai familiari. È. necessario fare una denuncia di scomparsa al Ministero degli Esteri e loro si attiveranno internamente. Il fratello di Raouf mi ha spiegato che stava pescando alle coste della Sardegna. Il consolato mi ha spiegato che di solito quando vengono arrestati, la prima cosa è stabilire un contatto con i parenti. Se non è accaduto, è perché potrebbero essere dispersi in mare, a seguito di un incidente…”