Emergono sempre più dettagli sul caso di Giacomo Bozzoli, il 39enne condannato all’ergastolo il 1 luglio 2024 per l’omicidio dello zio Mario: ora è nel carcere di Bollate. L’ha tradito il condizione acceso, che ha insospettito le autorità. Negli ultimi nove anni, Bozzoli era libero e non ha partecipato all’udienza di Roma. Suo padre, Adelio, ha seguito in tribunale il caso.

Definito l’ergastolo, Bozzoli aveva fatto sparire le sue tracce ed è stato arrestato solo giovedì 11 luglio 2024, trovato all’interno della sua villa a Soiano, sulle sponde del Lago di Garda.

Sono emersi anche altri indizi: telecamere di sorveglianza manomesse, insieme al cibo fresco prima della cattura. Il latitante si nascondeva all’interno del cassettone del letto.

Giacomo Bozzoli è nel carcere di Bollate: tradito dal condizionatore acceso

Il dettaglio che ha tradito Bozzoli è stato l’uso del condizionatore. Giovedì 11 luglio, infatti, i carabinieri si sono accorti che il motore esterno dell’aria era in funzione: questo è stato l’indizio che ha fatto accendere la lampadina. Qualcuno era per certo dentro la villa. Il procuratore di Brescia ha dichiarato:

“Abbiamo capito che era nella villa di Soiano e lo abbiamo  trovato nascosto in un cassettone del letto matrimoniale. In un borsello aveva 50mila euro. Sappiamo che si è recato con compagna e figlio in Spagna poi ha fatto rientro in Italia con mezzi di fortuna”.

I carabinieri hanno deciso di intervenire anche perché avevano intercettato una telefonata, certo, ma questa dell’aria è stata una delle prove determinanti per individuare presto Bozzoli.

Giacomo Bozzoli cosa ha fatto?

L’8 ottobre 2015, Giacomo Bozzoli era stato accusato per aver ucciso Mario, suo zio, a Marcheno, nella fonderia di famiglia, nella provincia di Brescia.

Secondo quanto hanno ricostruito gli inquirenti, Giacomo si sarebbe scagliato contro di lui vicino ai forni e poi, aiutato da un complice, lo avrebbe gettato in quello grande. Il movente? Motivi e controversie economiche. Tanti litigi e tensioni che riguardavano la gestione dell’azienda familiare.

Ha incontrato i suoi legali per la prima volta

Giacomo Bozzoli ha incontrato i suoi legali per la prima volta dall’arresto proprio oggi, 13 luglio 2024. Durante le ore del mattino, infatti, sono arrivati gli avvocati Luigi e Giovanni Frattini proprio al carcere di Bollate.
I due avvocati lo hanno lasciato dopo ben due ore, ma non hanno voluto rilasciare alcuna dichiarazione. E’ importante approfondire chi è Giacomo Bozzoli per comprendere di più sulla natura del caso.