L’esofago di Barret è una condizione precancerosa che colpisce la parte inferiore dell’esofago. Si verifica quando il tessuto esofageo viene danneggiato dall’esposizione cronica agli acidi dello stomaco, e questo causa la sua sostituzione con cellule simili a quelle intestinali.
Seppur non presenti sintomi specifici, l’esofago di Barret aumenta il rischio di sviluppare cancro dell’esofago. Riconoscerlo precocemente e trattarlo adeguatamente è quindi fondamentale per scongiurare l’insorgere di questa grave complicanza.
Esofago di Barret, quali sono i fattori di rischi
In Italia circa un 20% della popolazione lamenta disturbi come bruciore dietro lo sterno dopo i pasti.
In linea generale, un bruciore di stomaco occasionale e lieve non desta preoccupazioni. Se invece i sintomi sono frequenti e intensi, potrebbe trattarsi di malattia da reflusso gastroesofageo (GERD).
Un anello muscolare, detto sfintere, impedisce normalmente all’acido dello stomaco di risalire nell’esofago. Nella GERD, questo meccanismo fallisce, e causa la risalita frequente del succo gastrico che irrita la parte inferiore dell’esofago.
Se non trattata, la mucosa esofagea può subire alterazioni nel tempo e può dare origine all’esofago di Barrett, una condizione precancerosa.
È quindi fondamentale riconoscere i sintomi della GERD e rivolgersi al medico per ricevere una diagnosi e un trattamento adeguati.
Nonostante la malattia da reflusso gastroesofageo (GERD) sia un disturbo diffuso, non tutti i pazienti sviluppano l’esofago di Barrett, una condizione precancerosa che colpisce la parte inferiore dell’esofago, ma l’incidenza è in generale in aumento nei paesi occidentali.
Perché solo alcuni pazienti con reflusso sono a rischio? Le cause precise non sono del tutto chiare, ma si ipotizza che un insieme di fattori concorrano al suo sviluppo. Tra i principali fattori di rischio troviamo:
- Sovrappeso e obesità
- Fumo
- Età avanzata
- Sesso maschile
- Familiarità con la sindrome di Barret (avere familiari che ne soffrono o ne hanno sofferto)
Come si sviluppa l’esofago di Barret
In un esofago sano, la mucosa è un rivestimento protettivo formato da cellule piatte (epitelio squamoso). Se l’acido dello stomaco risale frequentemente nell’esofago, può danneggiare e distruggere queste cellule.
Nel tempo, l’epitelio danneggiato viene sostituito da un tipo di tessuto ghiandolare (epitelio colonnare) che non appartiene naturalmente all’esofago. Questo nuovo tessuto, chiamato mucosa di Barrett o metaplasia intestinale, assomiglia a quello che riveste lo stomaco.
La mucosa di Barrett non è pericolosa di per sé, ma rappresenta una condizione precancerosa. In altre parole, aumenta il rischio di sviluppare cancro dell’esofago.
Per questo motivo, è importante riconoscere i sintomi del reflusso gastroesofageo e rivolgersi al medico per ricevere una diagnosi e un trattamento adeguati.
Quali sono i sintomi dell’esofago di Barret
Sintomi dell’Esofago di Barrett
I sintomi dell’esofago di Barrett possono includere:
- Bruciore di Stomaco: una sensazione di bruciore che parte dallo stomaco e risale verso il petto e la gola.
- Difficoltà a Deglutire (Disfagia): la sensazione di cibo bloccato o difficoltà nel deglutire.
- Dolore Toracico: un dolore che può essere confuso con quello di un attacco cardiaco.
- Rigurgito Acido: la risalita di acido dallo stomaco verso l’esofago e la bocca.
- Sanguinamento: in rari casi, può verificarsi sanguinamento, manifestato come anemia o feci scure.
L’esofago di Barret aumenta il rischio di cancro
L’esofago di Barret umenta il rischio di sviluppare cancro dell’esofago. Questo perché il tessuto ghiandolare neoformato può evolversi in lesioni precancerose (displasia) che, nel corso degli anni, possono trasformarsi in tumore.
In particolare, si parla di carcinoma di Barrett, un tipo di cancro che colpisce le cellule ghiandolari.
Le stime indicano che circa 10 su 1.000 pazienti con reflusso ed esofago di Barrett svilupperanno un cancro dell’esofago entro 10 anni. Per contro, tra le persone con reflusso che non hanno l’esofago di Barrett, il rischio è di circa 1 su 1.000 nello stesso periodo.
Il rischio di cancro aumenta ulteriormente per chi ha una mucosa di Barrett in fase avanzata.
Come viene diagnosticato l’esofago di Barrett?
Se i sintomi del reflusso gastroesofageo sono persistenti, il medico può prescrivere una gastroscopia. Questo esame utilizza uno strumento a fibre ottiche che viene introdotto attraverso la bocca e l’esofago per visualizzare la mucosa interna. Durante la gastroscopia, è possibile individuare la mucosa alterata tipica dell’esofago di Barrett.
Per confermare la diagnosi, il medico preleva dei campioni di tessuto (biopsie) da diverse zone della mucosa e li invia a un laboratorio per l’analisi. Le biopsie permettono di valutare la gravità dell’esofago di Barrett e di identificare eventuali cambiamenti cellulari precancerosi.
È importante ricordare che la diagnosi precoce dell’esofago di Barrett è fondamentale per prevenire il cancro.
L’aspettativa di vita con l’esofago di Barret
L’aspettativa di vita per i pazienti con esofago di Barret varia notevolmente e dipende da diversi fattori, tra cui:
- Presenza di displasia: alterazioni precancerose nelle cellule. Se presente, il rischio di cancro esofageo aumenta e l’aspettativa di vita si riduce.
- Tempestività del trattamento: una diagnosi precoce e un trattamento adeguato possono migliorare significativamente la prognosi.
- Fattori legati allo stile di vita: fumare e bere alcol aumentano il rischio di cancro. Smettere di fumare e ridurre il consumo di alcol possono migliorare l’aspettativa di vita.
Senza trattamento, l’esofago di Barret aumenta il rischio di cancro esofageo, che ha una prognosi generalmente sfavorevole. Con una gestione e cura adeguata, invece, i pazienti possono avere una vita normale senza complicazioni.