L’afa italiana aumenta se in mezzo viene tirato in ballo il calciomercato. I gradi fahrenheit salgono in un attimo quando si pronuncia questa parola, tra dubbi, incertezze e volontà. Un pentolone gigante dove all’interno ci è finita anche la Roma, al lavoro per offrire la miglior rosa possibile in vista di un’altra stagione piena zeppa di impegni. Tempo ce n’è, anche se andare a rilento può essere deleterio, ma da questo punto di vista Carlo Zotti adotta una procedura zen: “Deve ancora entrare nel vivo il mercato, di tempo ce n’è”.

L’ex portiere giallorosso (sei anni totali in quel della Capitale tra il 2001 e il 2008) aspetta, ma è curioso di vedere come si muoverà la società in sede di trattativa. E se il possibile scambio Abraham-Jovic non lo scalda, ecco che la possibilità di vedere Chiesa a Trigoria lo entusiasma e non poco: “Poco da girarci intorno, con lui si fa il colpaccio”, afferma Zotti, che oltre a questo si sofferma anche su Daniele De Rossi.

Lo consoce, sono amici, è felice del rinnovo del contratto di DDR: “In poco tempo ha dimostrato il suo valore come tecnico, nonostante la poca esperienza alle spalle. E’ stato uno che ha sempre bruciato le tappe, ora viene il bello”, esclama Carlo Zotti in esclusiva a Tag24.

La Roma studia il mercato, le parole di Carlo Zotti a Tag24

La Roma è pronta a tuffarsi nei meandri del calciomercato, tra nomi che circolano e un Federico Chiesa che sembra essere vicino a vestire la maglia giallorossa, con Carl Zotti che ha analizzato il tutto a 360 gradi.

D: Come hai visto il mercato fino ad ora?

R: Deve ancora entrare nel vivo, cominciamo ad entrare nel momento caldo. Ci saranno dei colpi importanti in entrata, ma per ora non c’è tutta questa euforia.

D: La Roma è alla ricerca dell’attaccante, si parla di Abraham al Milan e Jovic nella Capitale: che ne pensi?

R: Ci può stare, non è un nome che ti fa sobbalzare dalla sedia, ma è uno scambio alla pari. Ne capiremo di più a partire da settimana prossima quando entreremo nel vivo delle trattative, specie dopo la fine dell’Europeo.

D: Forte l’interesse su Chiesa che sembra essere vicino: con lui si alza l’asticella?

R: Sicuramente sì, sarebbe un valore aggiunto per qualsiasi club. Con la Roma di De Rossi si legherebbe al suo tipo di gioco, parliamo di un giocatore top dal punto di vista del calcio italiano e europeo. L’unica cosa è che si parla di richiesta di ingaggi alti, magari potrebbe essere meno esosa, ma da questo punto di vista toccherà vedere se la Roma eventualmente vorrà investire così tanto. Sta di fatto che sarebbe un colpaccio se dovesse arrivare a Trigoria.

D: Uno così cambia gli equilibri però.

R: Certo. Parlando di prodotto italiano, lui fa la differenza sotto molti punti di vista.

Nel segno di De Rossi

La Roma deve farsi trovare pronta ai nastri di partenza, ma al netto del mercato Carlo Zotti si affida a quella che ad oggi è la conferma più importante della squadra, ovvero Daniele De Rossi.

D: De Rossi la sicurezza della Roma in tutto ciò.

R: Sono veramente contento che abbia firmato il rinnovo. Ha fatto quei pochi mesi nel migliore dei modi, e non è per niente scontato. Il suo unico passato è stata la panchina alla Spal, dove non è riuscito a mostrare quello che voleva: con i giallorossi tutto questo è uscito fuori.

D: Sarà l’anno della consacrazione?

R: Lui è stato sempre uno che ha bruciato le tappe, nonostante il poco tempo a disposizione si è già affermato con determinate idee, anche se bisogna stare attenti quando si usa questa parola in Italia. E’ un allenatore giovane che deve ancora costruire la sua carriera, ma è stato capace di mostrare il suo valore, guadagnandosi la fiducia senza approfittarsi del suo status di bandiera. Tutto questo venendo dopo un certo allenatore che non era l’ultimo arrivato (ride).