È stato archiviato il processo per omicidio colposo contro Alec Baldwin per la morte di Halyna Hutchins, la direttrice della fotografia a cui sparò durante le riprese del film Rust nel 2021. Il giudice Mary Marlowe Sommer ha deciso per l’archiviazione dando ragione agli avvocati della difesa che avevano sostenuto che la polizia e l’accusa avessero nascosto delle prove importanti che avrebbero potuto fare luce sulle modalità per cui sul set del film vennero usato dei proiettili veri.
Alec Baldwin processo, l’attore scoppia in lacrime
Dopo la lettura della sentenza, Alec Baldwin è scoppiato in lacrime. Visibilmente sollevato, l’attore ha abbracciato prima i suoi avvocati e poi la moglie Hilaria, madre di sette dei suoi otto figli. Baldwin ha poi lasciato l’aula di tribunale senza rilasciare dichiarazioni alla stampa riunita all’esterno.
Com’è andata l’udienza
Alec Baldwin si era presentato in tribunale per la prima udienza del processo che lo vedeva coinvolto come imputato per omicidio colposo. Nel corso dell’udienza la giuria aveva ascoltato le dichiarazioni di apertura dell’accusa e della difesa, con quattro testimoni che si erano presentati nel corso della giornata. Durante il processo, l’avvocato di Baldwin aveva accusato il primo assistente alla regia David Halls e l’addetta alla sicurezza delle armi Hannah Gutierrez-Reed di negligenza in merito all’arma da fuoco utilizzata da Baldwin:
“Nessuno ha visto Alec premere intenzionalmente il grilletto, è stato ovviamente un tragico incidente ma Alec non ha commesso alcun omicidio. Non l’ha manomessa e non l’ha caricata lui stesso. Non l’ha lasciata incustodita. Era un attore che maneggiava un oggetto di scena”.
L’accusa sosteneva invece che Baldwin avesse maneggiato male la pistola senza preoccuparsi dei controlli di sicurezza di una professionista inesperta come l’addetta alla sicurezza. Subito dopo, il giudice ha tagliato un sacchetto di prove contenente delle munizioni che gli avvocati di Baldwin avevano sostenuto fossero state nascoste loro dall’ufficio dello sceriffo di Santa Fe e dall’accusa.
Nella mozione a sorpresa per l’archiviazione del caso presentata da Baldwin venerdì mattina, i suoi avvocati sono riusciti a dimostrare che i pubblici ministeri e gli sceriffi di Santa Fe avevano nascosto a Baldwin delle prove emerse a marzo, dopo la conclusione del processo all’armiere del western indipendente, Hannah Gutierrez-Reed.
Prove che suggerivano che le munizioni vere che erano arrivate sul set provenivano dal fornitore di oggetti di scena, piuttosto che dall’armaiolo del film. Così al termine della giornata, dopo aver appurato che erano stato occultate alcune prove, si è giunti alla decisione di archiviazione. Baldwin non potrà pertanto essere più processato per la morte di Halyna Hutchins.
L’incidente sul set del film “Rust”
Nell’ottobre del 2021, l’attore stava provando una scena sul set di Rust al Bonanza Creek Ranch vicino a Santa Fe quando dalla pistola che aveva in mano e che non avrebbe dovuto contenere pallottole partì il colpo che ferì Souza ad una spalla e, rimbalzando, uccise Hutchins.
Chi era Halyna Hutchins?
Nata in Ucraina nel 1979 e cresciuta in una base militare nel Circolo Polare Artico, Halyna Hutchins aveva iniziato la sua carriera da reporter dopo aver studiato giornalismo internazionale all’Università di Kiev. Terminati gli studi, Halyna aveva lavorato in diverse produzioni cinematografiche britanniche in Europa dell’Est, viaggiando in località remote e imparando il mestiere.
Tempo dopo aveva deciso di concentrarsi sulla produzione di film e si era trasferita in California studiando all’American Film Institute Conservatory di Los Angeles. Il successo professionale era venuto subito dopo e nel 2019 era stata selezionata come una delle promesse dell’American Cinematographer. Il suo lavoro includeva anche film d’azione come ‘Archenemy’, del 2020, diretto da Adam Egypt Mortimer con Joe Manganiello.