Bonus R&S per la tua impresa: ecco come richiedere il credito d’imposta Ricerca e Sviluppo e quali sono i requisiti necessari.

Anche per il corrente anno sarà possibile richiedere il Bonus Ricerca & Sviluppo, che si sostanzia in un credito di imposta. Il Bonus R&S è attivo dalle ore 14 dell’8 luglio ed è possibile presentare la documentazione per avere accesso ai fondi. Scopriamo in questa guida chi sono i beneficiari, gli importi e come funziona il Bonus Ricerca & Sviluppo.

Bonus R&S per la tua impresa: come funziona?

Il Bonus Ricerca & Sviluppo (R&S) si sostanzia come credito di imposta nel Piano Transizione 4.0. La finalità è quella di incrementare la competitività del settore industriale tricolore in Europa e nel mondo attraverso il supporto economico alle imprese nel loro iter di innovazione tecnologia. Il bonus Ricerca e Sviluppo, design ed innovazione tecnologica è una misura di sostegno rivolta a tutte le aziende che risiedono sul territorio nazionale e che decidono di investire una somma di denaro nella R&D, nel design e nell’innovazione. Si tratta di un bonus a fondo perduto e si sostanzia in un credito di imposta fino al 20 percento delle spese sostenute.

Bonus Ricerca & Sviluppo per la tua azienda: a quanto ammonta il credito di imposta?

Il Bonus Ricerca & Sviluppo è stato rinnovato fino alla fine del prossimo anno e per determinati settori fino alla fine del 2031. La misura è fruibile in differenti % in base al comparto di investimento. Il Bonus R&S viene riconosciuto per l’attività di innovazione tecnologica finalizzate alla realizzazione di processi produttivi, di prodotti nuovi, per l’attività di ricerca industriale e per l’attività di ideazione estetica e di design. Il bonus è finanziato attraverso le risorse del Fondo per lo sviluppo. Nel caso di attività di ricerca la % riconosciuta è del 10 percento dal primo gennaio 2023 alla fine del 2031 con un tetto di spesa massimo di 5 milioni di euro. La percentuale riconosciuta è del 20 percento fino alla fine del 2022 con un tetto massimo pari a 4 milioni di euro.

Per le attività di innovazione tecnologica la percentuale riconosciuta è pari al 5 percento per le spese sostenute dal primo gennaio 2024 fino alla fine del 2025 con un tetto di spesa di 2 milioni di euro. La % riconosciuta è pari al dieci fino alla fine del 2023 con un tetto massimo pari a 2 milioni di euro. Per le attività finalizzata all’innovazione digitale 4.0 ed alla transizione ecologica, il bonus riconosciuto è pari al 5 percento fino alla fine del 2025 su un tetto massimo pari a 4 milioni di euro, al dieci percento su un massimo ammontare pari a 4 milioni di euro e pari al 15 percento su un tetto di spesa pari a 2 milioni di euro. Per le attività di design il bonus riconosciuto è pari al 5 percento fino alla fine del 2025 su un tetto di spesa massimo pari a 2 milioni di euro e pari al 10 percento su un tetto massimo di spesa di 2 milioni di euro.

Bonus Ricerca e Sviluppo: a chi si rivolge?

Il Bonus Ricerca e Sviluppo si rivolge a tutte le aziende italiane, incluse le imprese non residenti che hanno la stabile organizzazione. Il credito di imposta è disponibile per ogni impresa, a prescindere dal comparto economico di appartenenza, dalla dimensione e dal regime contabile adottato. La fruizione del bonus Ricerca & sviluppo è subordinata al corretto adempimento degli obblighi di versamento dei contributi assistenziali e previdenziali e al rispetto della normativa sulla sicurezza sul lavoro.

Il Bonus Ricerca e Sviluppo non può essere fruito dalle aziende in stato di liquidazione volontaria, dalle imprese in fallimento, dalle aziende in stato di concordato preventivo e da quelle che si trovano in liquidazione amministrativa coatta.