L’iniezione mensile a base di inclisiran è un innovativo trattamento contro il colesterolo alto, un’alternativa valida alle classiche statine quotidiane, che offre un metodo pratico e sicuro per abbassare i livelli di colesterolo LDL (colesterolo “cattivo”).
Vediamo il meccanismo d’azione di questa nuova terapia e i vantaggi che può apportare alla salute di chi soffre di ipercolesterolemia.
Come funziona l’iniezione mensile per abbassare il colesterolo
Inclisiran è un trattamento innovativo per ridurre il colesterolo, mirato a diminuire i livelli di colesterolo LDL, noto anche come “colesterolo cattivo”, nel flusso sanguigno. Questo principio attivo ha dimostrato in studi clinici di poter ridurre i livelli di colesterolo LDL fino al 50%.
A differenza delle statine, che agiscono bloccando la produzione di colesterolo nel fegato, inclisiran appartiene a una nuova classe di farmaci noti come inibitori del silenziamento genico. Questo medicinale “spegne” il gene PCSK9, e aumenta così la capacità del fegato di eliminare il colesterolo dannoso dal sangue.
L’iniezione mensile di inclisiran rappresenta un trattamento innovativo per abbassare il colesterolo “cattivo” (LDL) perché sfrutta il meccanismo del silenziamento genico.
Come funziona:
- Viene somministrata tramite iniezione sottocutanea ogni 6 mesi.
- Agisce a livello del fegato “spegnendo” l’mRNA che produce la proteina PCSK9, responsabile dell’aumento del colesterolo LDL.
- Riduce i livelli di colesterolo LDL fino al 50%.
Secondo NHS England, Leqvio, il marchio commerciale di inclisiran, potrebbe prevenire 55.000 infarti e ictus entro il 2031, e ha il potenziale di salvare 30.000 vite grazie alla sua efficacia nel ridurre il colesterolo LDL.
L’inclisiran è sicuro?
Gli studi, che hanno coinvolto 3.600 partecipanti, hanno stabilito che è un farmaco sicuro.
Altri studi che hanno valutato quanto sia sicuro assumere inclisiran per diversi anni non hanno riscontrato effetti dannosi a lungo termine.
Quali effetti collaterali ha questo nuovo farmaco?
Oltre all’abbassamento del colesterolo LDL, è importante conoscere anche i possibili effetti collaterali associati all’inclisiran.
Lo studio ORION-3, condotto su 382 persone per quattro anni, ha evidenziato che l’effetto collaterale più frequente tra chi assumeva inclisiran è stata un’infiammazione dei passaggi nasali e della gola, che ha colpito circa il 19% dei partecipanti.
Un altro effetto collaterale comune, che ha interessato il 14% dei pazienti, è stata una reazione nel sito di iniezione, che si è manifestata con dolore, arrossamento o eruzione cutanea.
È importante sottolineare che questi effetti collaterali sono generalmente lievi e di breve durata. Tuttavia, come per qualsiasi farmaco, è importante informare il proprio medico in caso di comparsa di qualsiasi effetto collaterale, in modo da ricevere una valutazione e un consiglio medico adeguati.
A chi può essere prescritto questo farmaco in Italia?
L’iniezione di inclisiran (Leqvio) è disponibile in Italia per specifici gruppi di pazienti con colesterolo alto (ipercolesterolemia) o grassi nel sangue alterati (dislipidemia mista):
1. Pazienti con ipercolesterolemia o dislipidemia mista:
- Assumono già una statina al massimo dosaggio ma non riescono a tenere sotto controllo il colesterolo LDL (“cattivo”).
- In questo caso, inclisiran viene aggiunto alla statina o ad altre terapie per abbassare il colesterolo.
2. Pazienti intolleranti alle statine:
- Non possono assumere statine perché causano effetti collaterali intollerabili.
- In questa situazione, inclisiran può essere usato da solo o con altre terapie per abbassare il colesterolo.
3. Prevenzione di ulteriori eventi cardiovascolari:
- Pazienti con un certo tipo di ipercolesterolemia e livelli di colesterolo LDL ancora alti nonostante la terapia con statine e ezetimibe.
- Oppure pazienti che hanno avuto un infarto o altri eventi cardiovascolari gravi.
Ridurre il colesterolo è fondamentale per prevenire malattie cardiache e ictus. Inclisiran, con la sua capacità di abbassare significativamente i livelli di colesterolo LDL, rappresenta un passo avanti importante nella gestione della salute cardiovascolare.