L’aborto resta un reato in Polonia. Il Parlamento di Varsavia ha bocciato un disegno di legge per la depenalizzazione tra gli applausi degli esponenti del centrodestra e dei partiti ultraconservatori presenti in aula. Gli aborti terapeutici sono incostituzionali in Polonia dal 2020 quando il Paese era sotto la guida dei conservatori.

Il progetto di modifica del codice penale è stato avanzato dai progressisti ed ha perso per pochi voti. Sono circa 218 i voti contrari mentre 215 sono a favore, solo due deputati hanno preferito non esprimersi a riguardo.

In Polonia non cambia la legge sull’aborto

Oggi il Parlamento polacco non ha adottato la modifica al codice penale chiesta dal centrosinistra. Il progetto prevedeva la depenalizzazione dell’aborto e all’interruzione della gravidanza con il consenso della donna incinta fino alla dodicesima settimana di gravidanza. 215 deputati hanno votato a favore dell’adozione della legge, 218 hanno votato contro e 2 si sono astenuti.

Il progetto di modifica del codice penale è stato presentato dai deputati del centrosinistra ed era uno dei disegni di legge maggiormente attesi nel Paese. A fine giugno un comitato parlamentare istituito ad hoc ha espresso parere positivo sul progetto. Le modifiche previste consistono principalmente nella depenalizzazione dell’assistenza all’aborto e dell’interruzione della gravidanza con il consenso della donna incinta fino alla dodicesima settimana di gravidanza.

Cosa prevede l’articolo 152 del codice penale polacco?

Nel ‘mirino’ della legge c’era l’art. 152 del codice penale che prevede che chiunque con il consenso della donna interrompe la gravidanza è punito con la reclusione fino a tre anni. Il tema dell’aborto ha portato a grandi divisioni all’interno del nuovo governo polacco di Tusk.