Prima settimana di lavoro al al Viola Park per la Fiorentina, agli ordini nel nuovo allenatore Raffaele Palladino. L’unica sorpresa, per ora, si chiama Moise Kean, ma non sarà l’unica. Il club si sta infatti muovendo per sbloccare alcune trattative e chiuderle nel minor tempo possibile. Il tecnico intanto si è messo all’opera con i 31 calciatori che ha deciso di convocare per questa prima parte di ritiro. Per commentare l’arrivo di Kean e più in generale il mercato della Fiorentina, Antonio Di Gennaro, che con la viola ha iniziato sia la sua carriera da calciatore, che quella da allenatore, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Mercato Fiorentina, Kean il primo colpo: Di Gennaro a Tag24

La Fiorentina di mister Palladino inizia a prendere forma. Ieri è stato ufficializzato il primo colpo in entrata di questo mercato estivo, ovvero Moise Kean. La viola, da quando è partito Vlahovic, ha riscontrato non pochi problemi in attacco e ora l’ex Juve dovrà mettersi in gioco per consacrarsi e risolvere tutte le grane offensive. Il talento non manca e il mister lo ha scelto perchè crede in lui fermamente. La dirigenza nel frattempo è al lavoro anche sugli altri reparti. Dovrà fare parecchio a centrocampo e oggi ha chiuso la trattativa con il Boca per il trasferimento di Valentini. Per commentare l’arrivo di Kean e più in generale il mercato della Fiorentina, Antonio Di Gennaro, ex calciatore e allenatore gigliato, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

D: Kean è il primo colpo ufficiale del mercato viola. Che ne pensa? E’ l’uomo giusto per risolvere le difficoltà che la viola ha in attacco?

R: Kean deve esplodere definitivamente da tanti anni. Ci sono state varie situazioni contingenti al carattere e alla mentalità che deve ancora acquisire, nonstante sia stato alla Juve. Firenze è una piazza esigente, ma che ti da anche molto. Lo ha scelto e voluto in modo serio Palladino e quindi credo che ora spetti solo a lui entrare in questo contesto. E’ una squadra totalmente rinnovata, ma deve trovare gli stimoli giusto. Le qualità le ha, anche se non è un goleador nato. Sicuramente però a Firenze si può completare.

D: In difesa la Fiorentina ha battuto la concorrenza per Valentini. Profilo che le piace?

R: Gli argentini di solito hanno poche difficoltà ad inserirsi nel nostro campionato e lui viene da una realtà importante. Lo scorso anno la viola ha fatto una buona annata, ma la solidità difensiva andava migliorata. E’ chiaro che se prendi meno gol, arrivi ancora più in alto. Parliamo di un aspetto importante, al di là del metodo di gioco. Valentini mi piace e si farà valere, perchè è uno bravo a costruire da dietro e penso che non sbaglierà l’inserimento.

D: Questi sono i primi colpi di mercato, ma si aspetta un’estate di ricoluzione?

R: A livello di centrocampo mi aspetto sicuramente qualcosa. Dovrebbe arrivare Thorstvedt e con Vranckx dovrebbe essere chiusa. Parliamo di 5 o 6 operazioni da completare, in un settore nevralgico per qualunque squadra. Vedremo cosa verrà fatto sugli esterni e soprattutto che tipo di modulo vorrà utilizzare Palladino. Negli ultimi mesi a Monza aveva fatto 4-2-3-1, ma il suo metodo di solito è 3-4-2-1. Dovremo capire le esigenze dell’allenatore, ma penso che il groppo debba ancora esser fatto.

D: Nico Gonzalez potrebbe essere sacrificato in questa sessione di mercato. E’ un calciatore a cui rinuncerebbe?

R: E’ un giocatore che nei momenti importanti e decisivi, vedi anche la finale di Conference League, purtroppo è mancato. Tutti i giocatori vengono valutati per quello che hanno speso e se sono in grado di fare la differenza. Lui è stato condizionato dagli infortuni, ma poi si era ripreso bene, eppure in finale è stato nullo. Non so se per la Fiorentina potrà essere pedina di scambio o se potrà dare qualcosa in più sotto il profilo economico. Non credo che il club ne abbia bisogno più di tanto perchè ha una certa solidità. Io pensavo che arrivasse Gudmundsson , che la viola aveva trattato già a gennaio e Italiano lo voleva a tutti i costi. Ci aveva visto lungo perchè sposta gli equilibri. Chissà che in caso di partenza di Nico, non si possa tornare su questa pista, anche se c’è pure l’Inter.

D: Palladino ha preso l’eredità di Italiano, quali sono le sue aspettative?

R: Le aspettative sono quelle di alzare il livello, la qualità e l’ambizione. Questo è ciò che ha espresso anche il mister in conferenza stampa, rivolgendosi soprattutto ai suoi nuovi calciatori. Lui è un profilo giovane, emergente, ma che ha fatto bene in un ambiente importante, coadiuvato da una dirigenza di esperienza, guidata dal dottor Galliani. Arriva in una piazza diversa, esigente e reduce da tre anni buoni. Il lavoro di Italiano lo abbiamo visto tutti. Nonostante tutto, le tre finali perse e soprattutto l’ultima, gestita non benissimo, hanno lasciato il segno. Le motivazioni ci sono e quindi deve sposare il discorso societario. vedremo cosa accadrà anche dopo la scomparsa di Joe Barone, che resta una mazzata importante sia dal punto di vista sportivo, che umano.