Al momento l’unico sì incondizionato al secondo mandato a Ursula von der Leyen è quello di Forza Italia. Questo almeno è quanto emerso dal brefing pre-plenaria svoltosi oggi – venerdì 12 luglio 2024 – tra i capi delegazione italiani al Parlamento Europeo in vista del voto di giovedì 18 luglio a Strasburgo.

Un incontro a cui hanno partecipato i rappresentanti dei sei partiti italiani presenti all’Europarlamento: Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Pd, Movimento 5 Stelle e Avs e nel corso del quale sono state espresse le intenzioni di voto di ciascuna delegazione.

In questi giorni Ursula von der Leyen ha avviato una serie di colloqui bilaterali con i leader dei vari gruppi parlamentari (da cui ha escluso il nuovo Partito dei Patrioti di Victor Orban a cui aderisce la Lega di Matteo Salvini) per convincere eventuali indecisi.

Per ottenere il via libera al secondo mandato, infatti, ha bisogno di ottenere la maggioranza in Parlamento che è fissata a 361 voti. Sulla carta von der Leyen dispone – grazie all’accordo tra Ppe, Pse e Renew – di 399 voti che, però, non sarebbero sufficienti per metterla al sicuro dai ‘franchi tiratori’, ragion per cui ha bisogno di ottenere l’appoggio di altri gruppi parlamentari, Fratelli d’Italia, o, Verdi Europei, per essere precisi. Da qui la necessità di mantenere aperto il dialogo con le forze politiche fino all’ultimo minuto utile.

Von der Leyen bis? Verso il sì solo Pd e FI. Confermato ‘no’ di Lega e M5S

Alla luce di quanto emerso questa mattina dal vertice europeo dei partiti italiani, oltre a Forza Italia, sarebbero orientati verso il sì ad un ‘von der Leyen bis’ anche i 21 eurodeputati del Pd (che in Europa aderiscono al gruppo dei Socialisti).

Il capodelegazione, Brando Bonifei, però ha chiesto rassicurazioni su alcuni temi.

“Le premesse sono buone, ma abbiamo bisogno di più chiarezza su alcuni temi: tutela dello Stato di diritto; agenda sociale; capacità fiscale permanente dell’Unione europea, politiche di coesione”,

ha spiegato Bonifei al termine dell’incontro.

Certo, invece, è il ‘no’ di Lega e Movimento 5 Stelle. La Lega, che di recente ha aderito al gruppo di ultradestra dei patrioti di Orban, ha ribadito la contrarietà ad un secondo mandato alla candidata del Ppe.

“Sarà un voto molto negativo non tanto sulla persona ma tanto sul progetto politico”.

Ha detto il capodelegazione leghista, Paolo Borchia.

Il Movimento 5 Stelle, che la scorsa settimana ha aderito al partito della sinistra europea “The Left”, è orientato verso il ‘no’ come spiegato dal capodelegazione, Pasquale Tridico.

“Nel gruppo The Left siamo orientati a votare negativamente al programma di von der Leyen. Un programma appunto che non si ispira alla pace, non si ispira più a una maggiore integrazione nel rispetto dell’ambiente con il New green deal. E non si ispira più a un mercato del lavoro più equo “.

Nel gruppo di “The Left” convergono anche due eurodeputati di Avs, Ilaria Salis e Mimmo Lucano.

In ‘sospeso’ FdI e Verdi, Procaccini: “Al momento il voto è negativo, vedremo martedì”

Decisione sospesa, invece, per i Verdi italiani che attendono di capire quale sarà l’orientamento in merito a tematiche come transizione climatica e guerra.

“C’è ancora una discussione in corso all’interno del nostro gruppo dirigente perché evidentemente alcune delle risposte come quelle relative alla transizione climatica e al mantenimento dell’agenda che era stata fissata sono certamente soddisfacenti”.

Ha affermato l’ex sindaco di Roma, Ignazio Marino.

In stand by anche la decisione di Fratelli d’Italia che di voti in ‘dote’ ne porterebbe 24, essendo la delegazione italiana più numerosa.

Martedì 16 luglio è previsto l’incontro con i Conservatori di Ecr di cui Giorgia Meloni è presidente. Un incontro fondamentale perché da tale incontro potrebbe dipendere la decisione di Fratelli d’Italia di votare, o meno a favore del secondo mandato per la presidente uscente. Ecr, intanto, nei giorni scorsi ha fatto sapere di aver lasciato libertà di voto ai partiti che aderiscono al gruppo.

“Il voto è negativo al momento. Martedì incontreremo la presidente von der Leyen al nostro gruppo, quindi lei esporrà il suo programma, noi esporremo le nostre richieste, le nostre proposte e dopodiché vedremo”,

ha precisato l’eurodeputato di Fratelli d’Italia e co-presidente dell’Ecr, Nicola Procaccini.