Patteggiamento e multa dalla Giustizia sportiva per opera della Figc per Max Allegri sul caso Vaciago, piccola sanzione anche per la Juventus in quanto società responsabile del tecnico livornese ai tempi delle minacce avanzate al direttore di Tuttosport.
Patteggiamento e multa per Allegri e Juventus sul caso Vaciago
La giustizia ha fatto il suo corso, dopo il patteggiamento di Allegri per il caso Vaciago l’allenatore ha ricevuto una multa, insieme a lui anche la Juventus poiché al tempo dell’accaduto era la società responsabile.
Conseguenze salate per l’ormai ex allenatore bianconero che nonostante il patteggiamento per quanto accaduto durante il post partita nella finale di Coppa Italia contro l’Atalanta ha ricevuto una multa di 10mila euro:
“Vista la comunicazione della Procura Federale relativa al provvedimento di conclusione delle indagini di cui al procedimento n. 1125 pf 23-24 adottato nei confronti del Sig. Massimiliano ALLEGRI, e della società JUVENTUS F.C. S.p.A., avente ad oggetto la seguente condotta:
MASSIMILIANO ALLEGRI, allenatore, all’epoca dei fatti, per la Juventus F.C. S.p.A., in violazione dell’art. 4, comma 1, del Codice di Giustizia Sportiva, anche in relazione all’art. 37, commi 1 e 2, del Regolamento del Settore Tecnico, per avere, al termine della gara finale di Coppa Italia Atalanta – Juventus del 16 maggio 2024, in un corridoio adiacente alla sala stampa, tenuto un comportamento oltraggioso, aggressivo e minaccioso nei confronti del direttore di Tuttosport, dott. Guido Vaciago;
JUVENTUS F.C. S.p.A., per responsabilità oggettiva ai sensi dell’art. 6, comma 2, del Codice di Giustizia Sportiva, in quanto società per la quale all’epoca dei fatti descritti nel precedente capo di incolpazione era tesserato il sig. Massimiliano ALLEGRI;
Vista la richiesta di applicazione della sanzione ex art. 126 del Codice di Giustizia Sportiva, formulata dal Sig. Massimiliano ALLEGRI e dal Sig. Gianluca FERRERO, in qualità di Presidente e legale rappresentante, per conto della società JUVENTUS F.C. S.p.A.;
Vista l’informazione trasmessa alla Procura Generale dello Sport;
Vista la prestazione del consenso da parte della Procura Federale;
Rilevato che il Presidente Federale non ha formulato osservazioni in ordine all’accordo raggiunto dalle parti relativo all’applicazione della sanzione di € 10.000,00 (diecimila/00) di ammenda per il Sig. Massimiliano ALLEGRI, e di € 2.000,00 (duemila/00) di ammenda per la società JUVENTUS F.C. S.p.A.;
si rende noto l’accordo come sopra menzionato”.
Sanzionata dalla Federazione italiana anche la Juventus che non può esimersi dai fatti per cui era responsabile in quel momento visto che Allegri era tesserato del club torinese: per la società ammenda di 2mila euro.
La ricostruzione del litigio tra il tecnico e il direttore di Tuttosport
Le sanzioni arrivano a margine delle minacce volte dall’allenatore livornese nei confronti del direttore editoriale di Tuttosport, una vicenda grave che però si è conclusa con il riavvicinamento di entrambe le parti.
A fine partita il tecnico ha perso lucidità aizzandosi prima contro il Designatore arbitrale Rocchi per le decisioni discutibili prese sul campo da Maresca, poi rivolgendo gesti di stizza nei confronti di Giuntoli visti i rapporti ai minimi storici tra i due.
A condannare inevitabilmente l’atteggiamento di Allegri subito dopo la conferenza stampa con le minacce verbali rivolte a Vaciago, attuale direttore della testata giornalistica Tuttosport, seguite da minacce fisiche ai suoi danni.
Parole su cui il direttore non è potuto sorvolare e che hanno portato alla denuncia di quanto accaduto nel giorno a venire rispetto alla finale. Un polverone che ha compromesso definitivamente i rapporti tra l’allenatore e la società bianconera, tanto da portare la Juventus a sollevarlo dall’incarico con effetto immediato.
Esonero che poi ha portato alla volontà da parte del club di valutare il licenziamento per giusta causa. La vicenda si è poi conclusa con un rappacificamento tra Allegri e Vaciago, con tanto di scuse pubbliche da parte del livornese nei suoi confronti e una rescissione consensuale con la Juventus che ha portato all’addio definitivo.