TicketOne nuovamente nell’occhio del ciclone dopo il caso di secondary market dei Coldplay. La società, avrebbe venduto oggi 12 luglio 2024 numerosi biglietti per il concerto di Ed Sheeran all’Olimpico di Roma, in arrivo il 14 giugno 2025 non offrendo al cliente la possibilità di scegliere il posto desiderato, ma in una potenziale forma “roulette” con dei prezzi, a detta degli utenti, estremamente esosi.
Navighiamo in un mare di forse e poche certezze sulla vicenda, ma ciò che è certo è che gli acquirenti sono risentiti per l’impossibilità di acquistare lo slot desiderato, senza possibilità di selezionarlo dalla mappa.
Che si tratti di una parterre o platea, il server rimbalza l’utente in settori dello stadio differente da quello selezionato e senza alcuna riduzione dei costi: alcune persone hanno acquistato biglietti per la tribuna ed inspiegabilmente si sono ritrovati ubicati nei distinti.
Qualora, per questioni di trasparenza, TicketOne volesse replicare e offrire il punto di vista della situazione, può contattare la redazione del quotidiano o il giornalista Antonio Preziosi.
Tag24 ha intervistato sull’argomento l’avvocato Gianluca Di Ascenzo del Codacons (Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori).
Concerto Ed Sheeran, bug negli acquisti: intervista all’avv. Gianluca Di Ascenzo del Codacons
D. “Avvocato, sulla base dei commenti al post pubblicati su Live Nation e lo scorso “caso Coldplay” potremmo parlare di un secondary reselling da parte di alcuni utenti o di una sorta di vendita “roulette” dei biglietti?”
R. “Si tratta di un “forse” perché dobbiamo innanzitutto verificare la situazione. Indubbiamente il consumatore deve essere informato, qualora ci fosse stata una “formula roulette” nelle vendita dei biglietti di Ed Sheeran allo Stadio Olimpico di Roma, assegnando un potenziale posto senza che io lo possa scegliere. Io devo avere la possibilità di acquistare quel tipo di biglietto ed essere consapevole di andare, ad esempio, in un “prato” rispetto ad una tribuna d’onore. Se l’acquisto viene effettuato, pagato una determina cifra specifica, senza riduzioni e ci si trova in un posto differente, per noi naturalmente non rappresenta una pratica corretta”
D. “Dunque è necessaria sicuramente più trasparenza su quanto accaduto?”
R. “Sì, il principio fondamentale è quello della trasparenza. Il mio acquisto deve essere consapevole e se manca l’informazione e spendo dei soldi, una cifra più alta o non idonea, il processo risulta non trasparente”
Potenziale nuovo caso di bagarinaggio online da parte di utenti terzi?
D. “Un utente nei post di Live Nation ha dichiarato di essere anche disposto ad acquistare i posti più cari, ma non gli era permesso di selezionarli sulla mappa: “Ti assegna di default curva nord o curva sud, da dove la visuale non è ottimale” e conclude: “Per 170 euro a testa, anche no”. Quindi parliamo di un prezzo pieno?”
R. “Sì, il prezzo non risulta scontato ma pieno, non scontato. Di solito la formula roulette comporta che ad un prezzo più basso mi assumo il rischio di poter acquistare un posto che non è quello che desidero, ma risparmio. In questo caso invece sembra – potenzialmente – che pago un prezzo pieno e il sistema mi assegna un posto senza che possa decidere consapevolmente”
D. “Un’altra persona ha lamentato che dopo venti minuti era finito il quinto settore. Potrebbe essere, non da parte di TicketOne ovviamente, un nuovo caso di bagarinaggio online?”
R. “Partendo dal presupposto che parliamo al condizionale, è opportuno verificare. Spesso accade che vengano acquistati più biglietti da un utente con la speranza di rivenderli a prezzi raddoppiati o addirittura triplicati”
D. “Potrebbe essere che alcuni singoli o interi gruppi di persone possano aver acquistato in massa i biglietti con questo intento?”
R. “Bisogna chiedere alle autorità la legittimità di questo tipo d’operazione. Dobbiamo dare il beneficio del dubbio e verificare, solo dopo potremo parlare”