Dalle parole ai fatti. Il pugno duro utilizzato dal Napoli nei confronti di Giovanni Di Lorenzo ha sortito gli effetti sperati: dopo il mal di pancia delle scorse settimane, con la volontà di andare via manifestata a più riprese, il capitano del Napoli – come più volte ribadito dal club – ha confermato che proseguirà la sua avventura in maglia azzurra e lo ha fatto con una lettera scritta di proprio pugno e pubblicata dal sito ufficiale del club che non spazza via ogni dubbio.
Di Lorenzo resta al Napoli: la lettera scritta a club e tifosi
Parole sincere quelle di Di Lorenzo, che ha spiegato i motivi che stavano per portare alla rottura con il club con cui ha vinto uno scudetto appena due anni fa, e che – come da lui stesso ammesso – ha pensato di lasciare durante il mercato estivo. Pensiero adesso definitivamente accantonato. Questi i passaggi principali della lettera scritta dal capitano del Napoli Di Lorenzo:
“Cari tifosi del Napoli, nelle ultime settimane il nostro amore è stato un po’ “scumbinato”, come quello che cantava Pino Daniele in una sua bellissima canzone. Succede anche nelle storie più belle e intense di vivere momenti di crisi. Tutti quelli che come noi portano l’azzurro nel cuore sono reduci da 12 mesi difficilissimi. Per me sono stati i più duri della mia carriera. Passare dalla gioia incancellabile dello scudetto alla tristezza di una stagione in cui non ci riusciva niente è stato un trauma difficile da metabolizzare. Avvertivo la vostra delusione sulla mia pelle e non riuscivo con i miei compagni a cambiare l’inerzia della nostra annata”.
I motivi che stavano portando alla rottura
Rabbia a amarezza per i risultati negativi sul campo, ma anche dissidi con la società. Di Lorenzo non nasconde di essersi sentito abbandonato dal club azzurro e spiega i motivi del suo malessere.
“Lo ammetto, mi ha accarezzato l’idea di andar via. Sentivo la vostra insoddisfazione nei miei confronti e, come ha detto il Presidente, avevo avuto la percezione di essere stato abbandonato dalla società. Dopo il crollo che abbiamo vissuto sul campo, però, era tutto comprensibile: la vostra rabbia, la frustrazione del club, la mia confusione. Quella stagione maledetta, però, è finalmente passata e ora non vedo l’ora di ricominciare. Perché mi sento uno di voi. La nostra città merita di gioire ancora. Amma fatica’ e vi assicuro che lo faremo con la faccia arrabbiata, come ha detto il mister. È ora di rialzare la testa e dobbiamo farlo tutti insieme”.
La terza promessa di Conte
Con la lettera che certifica la sua permanenza al Napoli, il caso Di Lorenzo è ufficialmente rientrato. Una vittoria per tutto l’ambiente ma in particolare per Antonio Conte. Fin dai primi colloqui avuti con Aurelio De Laurentiis, infatti, il nuovo allenatore azzurro ha chiesto tre condizioni per accettare la panchina del Napoli: la permanenza di Di Lorenzo e Khvicha Kvaratskhelia e l’acquisto di Alessandro Buongiorno. Condizioni che si sono tutte verificate, con il difensore classe 1999 che domani saluterà il Torino e sosterrà le visite mediche con gli azzurri. Per la gioia del Napoli, per la gioia di Conte, per la gioia di capitan Di Lorenzo.