Lazio e Immobile sembrava quel connubio capace di poter durare nell’eternità calcistica. Ma la dura realtà del mercato dice altro, ovvero che il bomber di Torre Annunziata dirà addio a quella che è stata casa sua per ben otto anni. Uno shock, le suppliche dei tifosi nel chiedergli di rimanere non sono servite. Prossima tappa Turchia, con Ciro pronto ad abbracciare il Besiktas, legandosi alla squadra del Bosforo per i prossimi due anni per 12 milioni totali. Non solo una questione di soldi, ma di consapevolezza. Quella di Ciro, che probabilmente si è accorto che il suo ciclo alla Lazio fosse finito. Meglio lasciare un bel ricordo, e questo sicuramente accadrà, come sottolineato da Claudio Anellucci. Non ci gira intorno il noto procuratore: “E’ stata una bellissima storia dove Ciro lascia un’eredità importante in termini di gol, c’è solo da applaudirlo”.

Perchè molti si sono chiesti il motivo di questa decisione presa in fretta e furia: “Le ultime parole di Lotito di certo non hanno aiutato – afferma Anellucci – ma forse fanno capire quella che era la situazione”. La certezza è l’addio di Immobile, meno il futuro dell’attacco biancoceleste: “L’eredità lasciata è pesante”, sottolinea senza ombra di dubbio Claudio Anellucci in esclusiva a Tag24.

Lazio, Immobile ai saluti, le parole di Claudio Anellucci a Tag24

Tutti i tifosi della Lazio si guardano dietro, e ripensano a quel lontano 27 luglio 2016, quando Immobile arrivò nella Capitale dal Siviglia; in quell’istante partì una storia d’amore, come sottolineato dall’agente FIFA Claudio Anellucci, che sarebbe durata otto anni tra 207 gol e 54 assist in 340 partite. Numeri da capogiro, con dentro i trofei vinti tra Coppa Italia e Supercoppe, notti di emozioni in Champions League e quella Scarpa d’Oro a coronamento di tutto. Da cornice sempre l’amore dei tifosi verso di lui, non è mai mancato.

Anche adesso, nonostante l’addio, tutti lo salutano con l’affetto dimostrato la prima volta. Questa volta ci sono anche le lacrime che rigano i volti a partecipare, perchè nel calcio le storie d’amore prima o poi finiscono, ma quando succede fa comunque male. Ma nella malinconia c’è l’orgoglio di aver goduto delle gesta di chi quella maglia l’ha sempre onorata, lasciando un’impronta indelebile. Ecco perchè molti non hanno visto di buon occhio in cui la cessione di Immobile si sia sviluppata, con Claudio Anellucci che ai microfoni di Tag24 non ha dubbi.

D: Immobile al Besiktas, tutto accaduto in pochi giorni. Molti hanno commentato questo trasferimento come una mancanza di rispetto verso il giocatore, sei d’accordo?

R: A seconda di come vedi questa cosa si può essere d’accordo o meno. La realtà è una, che Ciro Immobile saluta la Lazio lasciando uno score importante a livello di gol con 207 marcature con la maglia biancoceleste. Non in un top club, come Barcellona e Real Madrid, ma con una squadra non di fascia altissima, e questo accresce il merito di Ciro. Ha dato tanto così come anche ha ricevuto altrettanto, è stata una bellissima storia dove tutti possono dire che poteva finire meglio. Poi al futuro si penserà cosa sia scaturito nella mente di Ciro: due giorni prima diceva il contrario, poi ha optato per il campionato turco, sicuramente poteva finire in altro modo.

Bandiere da ammainare

Sulla separazione tra la Lazio e Ciro Immobile si è parlato molto anche delle parole dette dal presidente Claudio Lotito sulle bandiere da ammainare, che secondo Claudio Anellucci hanno avuto un peso in questa storia.

D: Attriti con Lotito?

R: Questo non posso saperlo. Quello che so è che la conferenza stampa del presidente, durante la presentazione di Baroni, non ha aiutato. Quando parla di ammainare bandiere che l’anno prima sono state una delle problematiche che hanno portato all’addio di Sarri, la situazione è molto chiara. Anche io magari mi sarei comportato come Immobile.

D: Lascia un eredità importante a livello di gol, come si può muovere la società?

R: Conosco il modus operandi del presidente, l’eredità lasciata da Ciro è pesante. Lo abbiamo visto anche in Nazionale dove è stato sempre criticato, quei famosi fenomeni che lo hanno sostituito non hanno fatto meglio, parla lo score di questi giocatori.