Un’importante scoperta scientifica apre nuove strade nella comprensione e nel trattamento dell’obesità. I ricercatori hanno identificato un gene, denominato SMIM1, che sembra svolgere un ruolo chiave nel determinare il tasso metabolico basale, ovvero la quantità di calorie bruciate dal corpo a riposo.

Questa scoperta rivoluzionaria potrebbe aiutare a spiegare perché alcune persone, pur mangiando la stessa quantità di cibo di altre, tendono ad accumulare più grasso corporeo.

Inoltre, potrebbe fornire nuovi spunti per lo sviluppo di strategie di contrasto all’obesità e al metabolismo lento, che colpiscono milioni di persone in tutto il mondo.

Il gene dell’obesità, la causa del metabolismo lento e dell’accumulo di peso

Gli scienziati hanno individuato una nuova causa genetica dell’obesità e hanno aperto la strada a possibili nuovi trattamenti. Hanno scoperto che le persone prive di un determinato gene hanno una maggiore probabilità di essere sovrappeso o obese a causa di una variante genetica.

Questa variante influisce sul gene SMIM1 ed è associata a un aumento del peso corporeo. Le persone con questa variante consumano meno energia a riposo.

Le persone senza entrambe le copie del gene SMIM1 hanno una maggiore probabilità di essere sovrappeso. Questi risultati potrebbero contribuire allo sviluppo di nuovi trattamenti per l’obesità. Attualmente, gli scienziati stanno studiando se un farmaco usato per problemi tiroidei potrebbe anche trattare l’obesità in questi individui.

Lo studio, pubblicato sulla rivista Med, è stato finanziato dal National Institute for Health and Care Research e dalla British Heart Foundation. Hanno collaborato ricercatori dell’Università di Cambridge, del Sanger Institute, dell’Università di Copenaghen e dell’Università di Lund in Svezia.

Il dottor Mattia Frontini, professore presso la University of Exeter Medical School, ha evidenziato che i tassi di obesità sono quasi triplicati negli ultimi 50 anni. Si prevede che entro il 2030 più di un miliardo di persone saranno obese nel mondo, creando una pressione significativa sui sistemi sanitari.

L’obesità spesso si verifica a causa di uno squilibrio tra le calorie assunte e quelle bruciate e può essere influenzata dallo stile di vita, dall’ambiente e dalla genetica. Per un piccolo numero di persone, invece, sono le differenze genetiche a causare l’obesità, e in questi casi, nuovi trattamenti potrebbero essere d’aiuto.

Secondo i gruppi studiati, la variante del gene SMIM1 potrebbe influire sull’obesità in circa 300.000 persone in tutto il mondo. I ricercatori hanno esaminato questa variante in altri quattro gruppi di persone, scoprendo che le donne portatrici della variante pesavano in media 4,6 kg in più, mentre gli uomini pesavano in media 2,4 kg in più.

Il professor Ole Pedersen dell’Università di Copenaghen è soddisfatto del fatto che questa nuova comprensione possa offrire soluzioni concrete per le persone con questa particolare configurazione genetica.

Il dottor Luca Stefanucci dell’Università di Cambridge, autore principale dello studio, ha sottolineato l’importanza di utilizzare i dati genetici per aiutare le persone prive del gene SMIM1 a superare l’obesità.

Risolvere il problema dell’obesità significa ridurre la mortalità

L’obesità è una condizione complessa che aumenta il rischio di diverse malattie gravi e di mortalità. Oltre ai problemi estetici, l’obesità può portare a seri problemi di salute, tra cui:

  • Malattie cardiache: ipertensione, colesterolo alto, infarto, ictus.
  • Diabete di tipo 2: una condizione in cui il corpo non regola correttamente la glicemia.
  • Alcuni tipi di cancro: al seno, prostata, colon e altri.
  • Problemi articolari: artrosi, dolori alle ginocchia e alla schiena.
  • Apnea notturna: difficoltà respiratorie durante il sonno.
  • Depressione e disturbi dell’umore.
  • Reflusso gastroesofageo (GERD): bruciore di stomaco e rigurgito acido.
  • Problemi di fertilità: sia negli uomini che nelle donne.

Sintomi comuni dell’obesità:

  • Pressione alta.
  • Colesterolo alto.
  • Difficoltà respiratorie.
  • Dolori articolari.
  • Affaticamento.
  • Sonnolenza durante il giorno.
  • Sudore eccessivo.
  • Bassa autostima.

Più una persona è obesa, maggiore è il rischio di sviluppare queste complicazioni.