Zlatan Ibrahimovic torna a far parlare di sé, anche se per i motivi sbagliati. Il dirigente del Milan ha lanciato di recente una campagna di marketing ingaggiando lo youtuber IShowSpeed, che ha circa 20 milioni di follower.

Mentre si trovavano insieme per girare un video, lo youtuber esclama ad un certo punto: “Chi si muove è gay!“. Imbarazzo per il campione svedese e per il Milan, attaccati sui social per una gag di cattivo gusto e considerata anche omofoba.

Il video di IShowSpeed con Ibrahimovic diventa un caso: “Chi si muove è gay!”

Calcio e omosessualità sono due temi che in passato spesso hanno generato polemiche. Il mondo del pallone viene spesso accusato di non dare spazio a quei calciatori che si dichiarano apertamente gay, trattando l’argomento come un qualcosa di cui non parlare con eccessivo agio.

Nelle polemiche ci finisce anche Zlatan Ibrahimovic. L’ex nazionale svedese, ora nella dirigenza del Milan, ha invitato nella sede rossonera il famosissimo youtuber IShowSpeed, 19enne di Cincinnati con 20 milioni di follower sui suoi canali social. L’intento promozionale per entrambi era palese, con Ibrahimovic e IShowSpeed che scherzavano e mostravano in diretta gli ultimi prodotti del marketing a marchio Milan.

Ad un certo punto, però, il problema che nessuno si aspetta: IShowSpeed è uno youtuber decisamente sopra le righe, eccentrico e giullaresco, e per divertire i follower si rivolge ad Ibrahimovic dicendogli: “Chi si muove è gay!

La gag è stata subito bollata di cattivo gusto, con tanti tifosi rossoneri e non che avrebbero preferito veder Ibrahimovic “bacchettare” il giovane youtuber. Anche il Milan avrebbe fatto prevalere il proprio fastidio, cercando di minimizzare il siparietto e ricordando che la società è impegnata in tanti progetti contro l’omofobia.

Come si vede dal video, Ibrahimovic dopo la battuta di IShowSpeed rimane fermo per qualche minuto, sembrando così stare al gioco ed avallare un trend che su TikTok ha avuto diverse settimane di celebrità.

La versione di Ibrahimovic e l’attacco di Carolina Morace (M5S): “Essere gay non è una vergogna”

Fra le tante voci che hanno commentato il siparietto (mal riuscito) con IShowSpeed, manca quella di Ibrahimovic. Il consigliere del presidente del Milan, Gerry Cardinale, secondo il Corriere della Sera avrebbe in privato manifestato il proprio fastidio per il “gioco” proposto dallo youtuber durante la diretta, scegliendo in quel momento di non rispondere per non dargli corda.

Anche la politica entra a gamba tesa in questa polemica. Carolina Morace, ex calciatrice e nazionale italiana, ha voluto puntualizzare cosa queste battute possano significare per le persone queer: queste continue battutine, secondo l’europarlamentare del M5S, sembrano sminuire l’omosessualità, trattandola anche come un qualcosa che dovrebbe generare fastidio e disagio nelle altre persone.

In una nota, Morace ha chiesto che Ibrahimovic faccia trapelare qualcosa in più rispetto al fastidio silenzioso prima citato, considerato che il calciatore svedese rappresenta un modello per tanti ragazzi (così come lo youtuber IShowSpeed):

Essere gay non è una vergogna, Zlatan Ibrahimovic poteva spiegarlo allo youtuber IShowSpeed durante un video promozionale girato con lui e invece ha preferito assecondarlo nel suo stupido gioco che lancia un messaggio non goliardico ma discriminatorio. Ibrahimovic è stato un modello calcistico per tantissimi giovani e oggi è un dirigente del Milan, i suoi comportamenti pesano nella nostra società. Ecco perché gli consigliamo di scusarsi pubblicamente e di lanciare un bel messaggio di inclusione e di apertura. Il mondo del calcio dimostri di essere più avanti di una fetta minoritaria ma agguerrita della nostra società che vorrebbe vedere la comunità LGBT repressa, in silenzio e nascosta come nell’800.