Rassicurare i partner sulla complicità e l’adesione dell’Italia agli impegni internazionali e, al tempo stesso, vedere riconosciute le posizioni del nostro Paese su temi ritenuti fondamentali. È il doppio registro che la presidente del Consiglio Meloni avrebbe tenuto, secondo quanto riferiscono le fonti, durante il vertice Nato che si svolge a Washington.
Da un lato, dunque, la vicinanza e il sostegno all’Ucraina e lo sforzo per incrementare l’industria militare; dall’altro, il Rappresentante Speciale per il Sud, a supporto dell’Italia nella difficile situazione ai confini meridionali dell’Europa.
Vertice Nato a Washington, Meloni assicura: “Spesa per la difesa in aumento nel 2024”
Sfoggia il suo volto rassicurante, Giorgia Meloni, quello consueto degli appuntamenti internazionali, molto diverso da quello più arcigno ostentato dentro i confini nazionali. Un volto necessario a farle acquisire quello status di leader forte, affidabile, necessario per contrastare una narrazione che la vede isolata e circondata da una certa sfiducia negli organismi internazionali.
Ecco, dunque, che al vertice Nato in corso a Washington e giunto oggi, 10 luglio 2024, alla sua seconda giornata, la presidente de Consiglio italiana mette subito in chiaro l’adesione immutata agli impegni dell’Alleanza Atlantica, a partire dagli aiuti all’Ucraina, tema centrale del summit. Un sostegno garantito che, però, dovrà essere “mirato ed efficace“.
Allo stesso modo devono essere letti gli annunci in materia di spesa per la difesa. Meloni è consapevole dell’obiettivo del 2% del Pil destinato all’industria militare e assicura che, nel 2024, l’Italia sta producendo un incremento negli investimenti in questo senso.
Un’industria che dovrà essere, spiega ancora la premier, “innovativa e competitiva“, puntando sulla “complementarità tra Nato e Ue“.
La premier sul Rappresentante Speciale per il Sud: “Noi in prima linea a est, non possiamo rimanere da soli a Sud”
Meloni ricorda come l’Italia sia uno dei “primissimi contributori dell’Alleanza“, con la sua partecipazione a quasi tutte le missioni che vedono impegnata la Nato. Un impegno, anche in termini di uomini impiegati sul campo, che mostra i suoi frutti nella designazione di un Rappresentante Speciale per il Sud, salutato con soddisfazione dalla presidente del Consiglio.
Per Meloni, la difesa in prima linea dei confini a Est dell’Europa e della Nato richiede uno sforzo analogo per i confini a Sud, e la figura dell’inviato speciale dovrebbe andare proprio in questa direzione, nel contesto della minaccia ibrida e globale che l’Alleanza deve affrontare.