Il Re abdica. Ciro Immobile lascia la Lazio. Dopo due giorni di trattativa, di tira e molla, alla fine il Besiktas ha deciso di tirare fuori 3 milioni di euro, Lotito ha accettato e l’operazione si è conclusa per buona pace di tutti, tranne che per i tifosi, o quanto meno per la maggior parte dei tifosi. L’ormai ex capitano biancoceleste firmerà un contratto di tre anni a circa 6 milioni di euro a stagione. Un totale di quasi 20 milioni di euro.

Non male per un giocatore che, verosimilmente, finirà di giocare a 37-38 anni. Un addio non facile da accettare, anche perché fatto in modo rapido e a praticamente un giorno dalla partenza del ritiro. Un choc per i tifosi laziali che, vista la situazione, proprio non se l’aspettavano in questo modo, così veloce e quasi senza potergli dedicare nulla di importante e significativo, considerato che sta lasciando la Lazio e il campionato di serie A non un giocatore qualsiasi, ma il miglior bomber italiano in attività e il centravanti più prolifico della storia della Lazio con 207 reti. Non è uno qualunque insomma, ma il calcio, soprattutto quello moderno, fa di queste cose. Istantanee, crudeli e lapidarie.

Ciro Immobile lascia la Lazio, ceduto per 3 milioni: un contratto di tre anni a 6 milioni a stagione

Il presidente Claudio Lotito nei prossimi giorni, probabilmente, dirà tante cose, tra le quali che lui non ha ceduto nessuno, ma che è stato lo stesso Ciro Immobile a chiedere di andare via. Solita solfa, solita storia, ma è anche vera, almeno in questo caso. Quello che non dirà è che lui, ma soprattutto la Lazio, dopo gli addii di Luis Alberto, Kamada, Felipe Anderson e ora quello di Immobile, in appena un mese ha tagliato tra i 28-30 milioni di euro dal tetto ingaggi.

Mai era accaduta una cosa simile e guarda caso proprio nel momento in cui la società, quindi il patron aveva deciso che era giunto il momento di ripartire da zero e con un nuovo ciclo. E, sempre guarda caso, proprio adesso che entreranno in vigore i nuovi parametri Figc e Uefa che impongono alle società di avere più equilibrio nei bilanci e negli ingaggi. Di sicuro, la Lazio ha fatto la riduzione maggiore, e in pochissimo tempo, visto che il taglio poteva anche essere graduale. Ma tant’è.

E ora che succede? Nulla, il presidente della Lazio dovrà tornare di nuovo sul mercato (tanto c’è già per acquistare il terzino e uno/due trequartisti di livello) per acquistare il nuovo bomber, l’attaccante che dovrà sostituire Ciro Immobile, un giocatore importante. Un’occasione per rifondare l’attacco, anche se uno dei nomi più gettonato è Boulaye Dia, attaccante senegalese con cittadinanza francese, classe ’97, col quale c’è già un accordo sia con lui che con la Salernitana e adesso potrebbe essere un’occasione buona per ingaggiarlo. Oltre a lui c’è anche il nome di Giovanni Simeone del Napoli, classe ’95 e figlio del Cholo Diego Simeone, ex giocatore laziale e allenatore dell’Atletico Madrid. Ma non sono solo loro due i profili per sostituire Immobile. E, chissà, forse anche Castellanos, visto che dalla Spagna su di lui c’è ancora interesse dal Girona e non solo.