Quali sono le possibilità di riscatto dei contributi previdenziali Inps per l’anno sabbatico? Può capitare che, nell’arco della propria carriera professionale, il lavoratore abbia un buco contributivo da sanare perché privo di versamenti all’Istituto di previdenza.
La fruizione di un anno sabbatico, se non ci sono motivi gravi di carattere familiare che comportano l’aspettativa per un periodo fino a due anni, prevede il ricorso alla pace contributiva, istituto sperimentale che si può richiedere fino a tutto il 2025.
Con qualche accortezza però. Infatti, il riscatto di periodi di mancata contribuzione non riguarda la generalità dei mancati versamenti, ma solo i riscatti di periodi collocati nel sistema previdenziale contributivo puro.
I lavoratori con almeno un contributo previdenziale versato entro il 31 dicembre 1995 (sistema previdenziale retributivo o misto), possono accedere al riscatto solo a specifiche condizioni; quelli con contributi solo post 1° gennaio 1996 possono accedere liberamente alla pace contributiva.
Riscatto contributi Inps, come funziona?
Come recuperare, dal punto di vista dei contributi previdenziali Inps, l’eventuale anno sabbatico preso a lavoro con mancata copertura dei versamenti all’Inps? Il caso può riguardare anche il periodo preso dopo la conclusione di un ciclo di studi, prima di svolgere un’attività lavorativa.
La richiesta comporta l’adozione della pace contributiva, istituto previsto dai commi da 126 a 130, dell’articolo 1, della legge 213 del 2023 (legge di Bilancio 2024). All’interno delle disposizioni si prevede la pace contributiva in via sperimentale dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2025 che consente di riscattare eventuali periodi non coperti da contributi previdenziali, al verificarsi delle condizioni previste dalla norma.
Come recuperare vecchi anni di contributi Inps?
La prima regola relativa alla nuova pace contributiva in rapporto al possibile utilizzo o meno di questo istituto per sanare eventuali buchi di contribuzione è quello di verificare se, alla data del 31 dicembre 1995, siano presenti dei contributi versati. Se l’esito della verifica dall’estratto conto contributivo dell’Inps è positivo, non si può accedere alla pace contributiva con riscatto di contributi previdenziali per periodi privi di versamenti collocati tra il 1° gennaio 1996 e il 31 dicembre 2023.
Se, invece, non sono presenti contributi entro la data del 31 dicembre 1995, il lavoratore rientra nel sistema contributivo puro e, pertanto, può esercitare l’opzione sperimentale introdotta dalla legge di Bilancio 2024. In questa ipotesi, l’interessato può richiedere all’Inps il riscatto dei periodi non coperti da contribuzione fino a un massimo di cinque anni, pagando il costo del riscatto in un’unica tranche oppure in 120 rate mensili senza interessi, di importo superiore a 30 euro a rata.
Quanto costa il riscatto dei contributi Inps e come si calcola l’onere?
Il costo del riscatto dei periodi di contribuzione si calcola moltiplicando retribuzione percepita nei dodici mesi che precedono la presentazione della domanda all’Inps la percentuale IVS, fissata in varie misure, tra le quali il 33 per cento dei lavoratori dipendenti, dei collaboratori coordinati e continuativi (co.co. co) o dei para-subordinati fino ad arrivare al 25% dei lavoratori autonomi. Il risultato ottenuto deve essere moltiplicato per il numero di anni che si intenda riscattare.
Premi aziendali per pagare la pace contributiva 2024
Chi richiede il riscatto della pace contributiva, può fruire della deducibilità fiscale dei costi sostenuti sull’Irpef dovuta. Oltre a questa formula di risparmio dei costi da sostenere per il riscatto dei contributi (allo stesso modo del riscatto della laurea), la legge di Bilancio 2024 ha previsto che l’onere da sostenere possa farsi rientrare tra i premi di produttività detassati direttamente dal datore di lavoro.
Questi ultimi, a loro volta, possono dedurre la quota pagata per il riscatto dei dipendenti direttamente dal reddito d’impresa. Il costo annuale che può essere agevolato mediante i premi aziendali può arrivare al massimo a 3mila euro.
Lavoratori del sistema retributivo o misto, come aumentare i contributi?
Infine, c’è una possibilità anche per i lavoratori che rientrino nel sistema retributivo o misto di accedere al riscatto dell’anno sabbatico nel caso in cui il periodo di stop lavorativo sia motivato dalla frequenza di corsi di formazione professionale, da motivi di studio o di ricerca.
Per tutte queste motivazioni, in caso di conseguimento di un titolo o di un attestato, si può procedere con il riscatto dei contributi anche per chi abbia versamenti effettuati fino al 31 dicembre 1995. Ma il periodo da riscattare deve rientrare interamente nel sistema contributivo puro, ovvero riguardare periodi dal 1° gennaio 1996 al 31 dicembre 2023.