Per gli amanti del tennis tutti gli occhi sono puntati su Wimbledon. Il torneo è ormai arrivato alle fasi finali e non mancano i colpi di scena. Se lo sta godendo, in prima linea, anche Claudio Mezzadri. L’ex atleta ha dedicato tutta la sua vita al tennis e dopo aver raggiunto risultati importanti in campo, ormai da qualche tempo ha intrapreso la carriera da commentatore sportivo. Professionista dal 1983, ha vinto l’ATP di Ginevra, ha raggiunto per due volte i quarti di finale agli Internazionali di Roma e in doppio ha conquistato finali e quattro titoli di circuito. Per commentare l’andamento del torneo di Wimbledon, l’eliminazione di Sinner e il percorso di Musetti e Paolini, Claudio Mezzadri, ex tennista e telecronista sportivo, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Wimbledon, l’eliminazione di Sinner: Mezzadri a Tag24
Questa volta Jannik Sinner si è dovuto arrendere di fronte a Medvedev, ma non senza lottare. Il numero uno al mondo non era al 100% della forma, ma nonostante il malore è riuscito a portare la partita fino al quinto set, salvo poi doversi arrendere. Wimbledon per lui finisce ai quarti di finale, ma per un italiano eliminato, ce n’è un altro che entusiasma. Parliamo chiaramente di Musetti che oggi pomeriggio, battendo Fritz, si è aggiudicato la finale contro Djokovic. E l’orgoglio tricolore esplode anche nel femminile, con Jasmine Paolini che si conferma in uno stato di forma impressionante. Per commentare l’andamento del torneo di Wimbledon e l’eliminazione di Sinner, Claudio Mezzadri, ex tennista e telecronista sportivo, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
D: Sinner è stato eliminato da Medvedev: è più l’orgoglio per come ha giocato o la delusione per come è finita?
R: Sono assolutamente orgoglioso perché ieri ha fatto una grandissima partita. Purtroppo ha avuto questo malore, questo calo di energia e ha ammesso di non aver dormito bene la notte precedente. Sono cose che possono accadere, perché basta davvero pochissimo. Una persona normale magari neanche se ne rende conto, mentre quando sei in campo e devi performare al massimo, ogni singolo dettaglio può fare la differenza. Nonostante tutto ha fatto una grande partita ed è riuscito a portare il match al quinto. Se Medvedev avesse perduto anche solo per un attimo l’attenzione, Sinner l’avrebbe addirittura portata a casa. Credo che abbia fatto il massimo possibile.
D: Quella di Medvedev invece è stata una partita perfetta?
R: Ha giocato in maniera leggermente diversa rispetto al solito e anche durante la partita ha modificato un po’ la sua tattica. Dal secondo set l’ho visto più aggressivo e più spesso a rete. Ha anticipato l’accelerazione, piuttosto che lasciarlo fare a Sinner e questo ha fatto pendere la partita dalla sua parte.
D: Qualcuno dice che Sinner stia accusando la pressione di essere il numero uno, è possibile?
R: No, non credo proprio. Sinner ha già dimostrato e sta ancora dimostrando di saper reggere questo peso con grande serenità e naturalezza. Non dobbiamo far l’errore di pensare che lui possa vincerle tutte, in ogni momento. Questo purtroppo non è possibile. Ha vinto un Grande Slam, a Parigi ci è andato vicino e ieri è uscito ai quarti. È il numero uno, lo rimarrà e soprattutto potrà ancora migliorare. Stiamo tranquilli perché è iniziata una carriera straordinaria, ma non dobbiamo pretendere che debba vincere per forza, altrimenti diventa pericoloso.
Il movimento tennis
D: Oltre a Sinner stanno facendo molto bene anche gli altri ragazzi, su tutti Musetti che ha centrato la semifinale. Che momento è per il tennis?
R: Un momento magico, che ha dell’incredibile. Credo fosse impensabile avere così tanti giocatori in tabellone. E non ci dimentichiamo che Berrettini e Sinner si sono dovuti affrontare così presto, perché è fisiologico. Non possiamo far altro che goderci questo momento il più possibile. Alla fine è quasi una garanzia che uno di loro possa arrivare lontano in un Grande Slam. Sapevo che Musetti se la sarebbe potuta giocare al massimo con Fritz e così è stato.
D: In semifinale domani si affronteranno Medvedev e Alcaraz. Eliminato Sinner, nell’immaginario comune era questa la finale di Wimbledon?
R: Potrebbe anche essere, ma attenzione perché dall’altra parte c’è un signor Djokovic che nell’ultimo match io ho visto in forma. Mi sembra che finalmente lui si muova al 100%, con il giusto dinamismo in campo. Credo che abbia ritrovato la giusta fiducia sul ginocchio operato, anche nei contropiedi. Ha avuto qualche giorno di pausa per potersi rigenerare e nella prossima partita sarà ancora più forte.
Jasmine Paolini
D: Momento straordinario anche per le donne, con Jasmine Paolini che si conferma rispetto a ciò che avevamo visto a Parigi. Te lo aspettavi?
R: Così dominatrice ammetto di no, e invece continua a stupire sempre di più. Ieri ha giocato al campo centrale di Wimbledon, un’esperienza nuova anche per lei, ed è stata la prima donna ad arrivare così lontano. Lei è ancora giovane e ha tutta la carriera davanti. Ha schiacciato l’avversaria in maniera disarmante. Arrivati a questo punto penso che lei possa arrivare in fondo. Con quella personalità e quella determinazione può vincere il torneo. Non dico che entra in campo da Favorita, ma tutte le avversarie in questo momento sono preoccupate.
D: Tutto questo ci fa ben sperare in vista delle Olimpiadi?
R: Credo che per un bel po’ di tempo, qualsiasi torneo ci sarà, l’Italia potrà vincere. Che sia 250, 500, 1000, uno Slam o un WTA, stendiamo in campo sempre per arrivare in fondo. Vi rendete conto? Poco tempo fa era impensabile mentre oggi è straordinario.