Con la vittoria sul Canada, l’Argentina conquista il primo posto disponibile per la finale della Copa America. Dopo aver già vinto l’edizione del 2021, la squadra di Scaloni si candida come la favorita per alzare ancora una volta al cielo il trofeo. Per commentare la vittoria dell’Argentina contro il Canada e la finale della Copa America, Ezequeil Schelotto, ex calciatore che in Italia ha vestito tra le altre le maglie di Inter e Atalanta, è intervenuto in esclusiva a Tag24
Argentina in finale di Copa America: Schelotto a Tag24
L’Argentina di mister Scaloni batte il Canada e si prepara per affrontare l’ennesima finale. L’Albiceleste era partita con i favori del pronostico e non ha deluso le aspettative. Una suqadra compatta, che gioca bene a calcio e che può contare su campioni straordinari, del calibro di Lionel Messi, ma non solo. Dall’arrivo di Scaloni in panchina le cose sono cambiate, la Selecciòn è tornata a vincere anche a livello mondiale e adesso il Ct spera di poter mettere in bacheca un altro troveo. Stanotte conoscerà l’avversaria della finale, che sarà tra Uruguay e Colombia. Per commentare la vittoria dell’Argentina contro il Canada e la finale della Copa America, Ezequeil Schelotto, ex calciatore che ha fatto una lunga e importante carriera in Serie A, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
D: L’Argentina partiva come una delle squadre favorite ed è approdata in finale di Copa America. È la squadra più forte del torneo?
R: L’Argentina arriva da tre successi importanti. Ha vinto la Copa America del 2021, poi la finalissima della Coppa dei Campioni proprio contro l’Italia, il Mondiale contro la Francia nel 2022, ed ora è di nuovo in finale. E’ normale che viene considerata sempre la squadra favorita. Manca ancora uno step per alzare al cielo la Coppa, anche in questo caso e stasera capiremo chi sarà il prossimo avversario. E’ una squadra che ha lavorato tantissimo in questi anni, una Nazionale che ha giocatori fortissimi, in grado di fare la differenza anche nei loro club di appartenenza. Questa squadra si conosce bene, ha feeling ed è guidata da un allenatore che è partito dal basso. Si è formata una famiglia in cui tutti ragionano come gruppo, e non come singolo. Anche quando mancano giocatori come Messi o Di Maria, la squadra risponde lo stesso. Manca solo l’ultima partita.
D: Ieri contro il Canada si è sbloccato anche Messi. Gli anni passano, ma quanto è ancora importante per questa squadra?
R: Parliamo del giocatore migliore del mondo. Lui ha cambiato il calcio e ha vinto tutto, sia a livello di squadra che individuale. E’ chiaro che non è più il Messi di vent’anni fa, ma vederlo in campo è sempre meraviglioso. Fa ancora le sue galoppate, dribbling e passaggi strabilianti. Chi lo ha potuto ammirare dal vivo lo sa, lui al tempo stesso ti mette gioia e ti fa piangere. I tifosi sono contenti di poterselo godere, ma anche i tifosi avversari lo amano. Ieri si è sbloccato con questo gol, che forse non è nel suo DNA. E’ contento, si gode il momento ed è sereno. Si è sciolto e nonostante l’età fa ancora la differenza.
D: Come vedi Lautaro Martinez? Va considerato davvero uno dei più forti in Europa?
R: Lautaro lo vedo bene, sta facendo un ottimo torneo con la Nazionale. Nelle competizioni precedenti aveva segnato meno, mentre ora è migliorato tanto. E’ un bomber, uno che prende sportellate e che sta sempre al posto giusto nel momento giusto. Negli ultimi 15 metri, negli anni precedenti, faceva fatica, mentre ora è cresciuto molto. E’ reduce da un anno incredibile con la maglia dell’Inter e sinceramente io lo considero uno degli attaccanti più forti a livello mondiale. Se continua così può diventare uno dei più rappresntativi per l’Argentina.
D: Scaloni è un Ct che ti piace? Qual è il punto di forza di questa Nazionale?
R: Nessuno aveva aspettative su di lui e al tempo stesso nessuno voleva prendere questa patata bollente nel 2019, quando la Nazionale era alla ricerca di un allenatore. Lui si è fatto avanti e i giocatori si sono shcierati dalla sua parte. Oggi lo zoccolo duro di questa squadra è formato ancora dagli stessi calciatori. Scaloni ha un carattere forte, ma al tempo stesso è un padre. Al di là del fatto che possa vincere, glielo leggi in faccia quando non è soddisfatto del gioco espresso. Lavora molto su ciò che va migliorato. E’ un allenatore che ha battuto tanti record, che ha vinto tutto con questa Nazionale e che ora si trova a giocare l’ennesima finale. In Argentina lo amano tutti e vorrebbero rimanesse per tutta la vita.
D: Stasera la partita tra Uruguay e Colombia. Chi preferiresti affrontare in finale?
R: Sia alla guida dell’Uruguay che in panchina per la Colombia c’è un allenatore argentino perchè da una parte c’è Bielsa e dall’altra Lorenzo. Entrambi hanno esperienza e conoscono bene la squadra di Scaloni. Giocano diversamente perchè la Colombia ha tante individualità che possono fare la differenza, mentre l’Uruguay è agguerrita e non molla mai. Mi aspetto una bella partita ed entrambe meritano la finale perchè hanno fatto molto bene in questa Copa America.