Ex Bonus Renzi, nel 730/2024 sulle pensioni: chi percepisce una pensione inferiore a 15mila euro annui ha diritto al trattamento integrativo? Come funziona il conguaglio del bonus Renzi? Molti lettori hanno sollevato il problema del conguaglio del bonus Renzi per i pensionati; alcuni vorrebbero sapere se rientrano nella rosa dei beneficiari.

Altri, invece, hanno richiesto il modulo di domanda per l’accesso al trattamento integrativo. L’appuntamento con il 730 ha creato una notevole confusione, nonostante la procedura risulti molto più semplice rispetto al passato e l’Agenzia delle Entrate abbia fornito indicazioni chiare su più canali.

Per il 2024, le novità in ambito fiscale sono molte: non sono mancate le buone intenzioni, ma ci sono pochissime eccezioni sull’ex bonus Renzi per le pensioni. Vediamo insieme chi sono i pensionati che possono ricevere il trattamento integrativo nel 730/2024.

Ex Bonus Renzi: nel 730/2024 sulle pensioni

Chi ha diritto al conguaglio?

 Innanzitutto, è importante sottolineare che il trattamento integrativo (ex Bonus Renzi) non può essere richiesto dai pensionati, come previsto dall’articolo 1, comma 2 del DL 3 del 2020. Tuttavia, esistono delle eccezioni che permettono il conguaglio del beneficio nel 730/2024.

Apparentemente la situazione potrebbe sembrare contorta, ma in realtà è molto semplice. È importante sapere che dipendenti, pensionati e altri soggetti individuati dalla norma possono ricevere il rimborso direttamente dal datore di lavoro con la busta paga o dall’INPS nella pensione, tramite il 730 o il modello Redditi.

Pertanto, può accadere che in fase di elaborazione della dichiarazione dei redditi emerga un rimborso. Il contribuente può scegliere di richiederlo compilando il quadro RX; l’Agenzia delle Entrate effettua i controlli ordinari e accredita o emette un assegno dell’importo dovuto.

In alternativa, il credito ottenuto può essere utilizzato per pagare altri tributi o accantonarlo nella dichiarazione dei redditi dell’anno successivo.

In sostanza, se il contribuente non sceglie di ottenere il rimborso dall’Agenzia delle Entrate, il credito viene accumulato anno per anno fino alla richiesta. Quando avverrà, l’Agenzia delle Entrate effettuerà il rimborso dopo aver verificato l’assenza di compensazioni del credito per il pagamento delle imposte tramite il modello F24.

Il vero problema non è il rimborso del 730/2024, ma piuttosto il rimborso del bonus IRPEF nel 730 per i pensionati. Vediamo insieme quanto è possibile.

Come recuperare l’ex bonus Renzi con il 730?

In generale, i lavoratori possono recuperare il trattamento integrativo nella Sezione V del quadro C del modello 730/2024, specificamente nel riquadro previsto per tale trattamento.

È sufficiente inserire i dati della Certificazione Unica per poter recuperare fino a 1.200 euro di bonus per il 2023, nel caso in cui il trattamento integrativo non sia stato già erogato con lo stipendio.

Chi percepisce la pensione ha diritto al Trattamento integrativo (ex bonus Renzi)?

L’ex bonus Renzi in busta paga viene erogato esclusivamente ai dipendenti; di conseguenza, i pensionati non possono beneficiarne.

Tuttavia, esiste un’eccezione per alcuni pensionati che possono ricevere il conguaglio del trattamento tramite il modello 730/2024. Come riportato da money.it, questa eccezione riguarda i neo-pensionati che hanno cessato l’attività lavorativa nel corso del 2023 e pertanto possono vantare alcuni mesi di attività lavorativa nel periodo considerato.

È importante sottolineare che il conguaglio dell’ex bonus Renzi per i pensionati riguarda solo coloro che hanno lavorato alcuni mesi prima di andare in pensione nel 2023.

Il neo-pensionato, in qualità di ex lavoratore dipendente, può richiedere il conguaglio delle somme spettanti del trattamento integrativo compilando la dichiarazione dei redditi 730/2024.

Secondo l’articolo 1, comma 2 del Decreto Legge 3 del 2020, i trattamenti economici previdenziali non sono presi in considerazione per stabilire l’ammontare del trattamento integrativo.

Pertanto, un pensionato che ha lavorato come dipendente anche solo per alcuni mesi prima di andare in pensione nel 2023 può avere diritto al bonus di 100 euro, a condizione che il reddito da lavoro dipendente dell’anno precedente rientri nei limiti previsti dalla normativa.