L’estate è spesso accompagnata da falsi miti e credenze popolari che spesso non hanno alcun fondamento scientifico.
In questo articolo, faremo luce su 5 miti comuni legati all’estate che è importante sfatare per vivere questa stagione al meglio, senza inutili preoccupazioni e con la giusta dose di conoscenza.
Preparati a dire addio alle vecchie leggende metropolitane e a goderti l’estate in modo consapevole e sicuro!
Primo mito: “Sono al sicuro dalle scottature se mi metto all’ombra”
Non è esattamente corretto. Secondo la Techniker Krankenkasse (TK), circa il 50% dell’energia solare riesce a penetrare sotto l’ombrellone. La spiaggia, la sabbia e l’acqua riflettono efficacemente le radiazioni UV. Pertanto, è essenziale applicare la protezione solare anche all’ombra.
E non pensare di essere protetto se sei già abbronzato. L’abbronzatura offre una protezione solare minima e aumenta la resistenza della pelle solo di un fattore da 3 a 4. Ecco perché è importante utilizzare una crema solare con un adeguato SPF, anche all’ombra.
Secondo mito: “40 gradi in estate sono normali”
Non si può parlare di “normalità” quando si tratta di temperature così estreme; è più appropriato osservare le tendenze nel lungo periodo.
Se è vero che in alcune zone, come le regioni meridionali e le città interne, è facile superare i 30-35 gradi, sfiorando addirittura i 40, non è sempre così. Anche se negli anni, spesso questa tendenza si è raggiunta in Sicilia o in Puglia.
Anche all’interno della stessa giornata, le temperature possono variare: la mattina presto e la sera tardi si gode di un clima più mite, mentre nelle ore centrali il sole batte forte e il caldo si fa sentire.
Terzo mito: “Fa più caldo intorno a mezzogiorno”
Questa affermazione è inaccurata. Il punto più alto del sole non è a mezzogiorno, ma intorno alle 13:30.
Le ore più calde della giornata sono tra le 17:00 e le 18:00. Questo avviene perché il terreno ha assorbito calore per tutto il giorno, raggiungendo il picco di temperatura nel tardo pomeriggio. Dopo le 18:00, l’irraggiamento solare diminuisce a causa dell’angolo del sole, e la temperatura inizia a calare.
Quarto mito: “Il caldo è la causa degli incendi boschivi”
Gli incendi boschivi possono essere causati da vari fattori, tra cui fulmini, mozziconi di sigaretta e incendi dolosi.
Il caldo può favorire l’evaporazione dell’acqua, rendendo la vegetazione secca e più suscettibile agli incendi. Tuttavia, anche in giornate fredde, possono verificarsi incendi boschivi. Di solito è il comportamento umano negligente la causa principale degli incendi, come mozziconi di sigaretta gettati inavvertitamente.
L’idea che finestre di vetro o pannelli solari possano provocare incendi concentrando la luce solare è considerata un mito. Anche se teoricamente possibile, non ci sono prove concrete di incendi boschivi causati da bottiglie di plastica trasparente o vetro.
Quinto mito: “Una doccia fredda o una bevanda fredda aiuta contro il caldo”
Bere bevande ghiacciate per combattere il caldo possono causare crampi allo stomaco e ostacolare l’assorbimento dei liquidi. Contrariamente alla credenza popolare, il corpo non deve riscaldare le bevande fredde fino alla temperatura corporea: ciò avviene automaticamente nel tratto gastrointestinale.
È importante mantenersi idratati bevendo regolarmente acqua. Se l’acqua del rubinetto non è gradita, si possono preparare infusi d’acqua con zenzero, lime e altri aromi.
Per quanto riguarda le docce fredde, lo stress che questa abitudine impone al corpo può portare a un riscaldamento successivo, e questo può causare ulteriore sudorazione. Invece, una doccia tiepida può essere più efficace e richiede meno energia. Inoltre, secondo i dermatologi, una pulizia delicata con acqua tiepida è benefica per la pelle.
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