La nuova stagione è sempre più vicina e in casa Lazio i lavori sono già iniziati. Domani la squadra di Mister Baroni raggiungerà il ritiro di Auronzo di Cadore. La squadra si è radunata a Formello e i nuovi acquisti hanno potuto conoscere il resto dello spogliatoio. Tra questi c’è Tijjani Noslin, arrivato dal Verona e fortemente voluto da Baroni, che lo conosce bene e con cui ha già lavorato. Per lui si tratta di un’occasione d’oro, da sfruttare al massimo, ma al tempo stesso complicata. A Roma le pressioni sono diverse, l’ambiente non è sereno e dovrà giocare anche l’Europa. L’attaccante olandese sa bene che non potrà sbagliare ed è carico e concentrato. Oggi intanto, per iniziare ufficialmente questa esperienza alla Lazio, Noslin si è presentato in conferenza stampa. Di seguito le sue dichiarazioni.

Lazio, Noslin si presenta in conferenza stampa

Tijjani Noslin è pronto per iniziare questa nuova esperienza con la maglia della Lazio. Giocatore olandese classe 1999, dopo essersi messo in mostra con la maglia del Verona, negli ultimi sei mesi di serie A, alla sua prima esperienza, ora si dovrà giocare le sue carte per consacrarsi in un club piu importante e blasonato. Per lui garantisce mister Baroni, che lo ha fortemente voluto nella capitale convinto che possa far bene anche qui. La società biancoceleste si è fidata e ha speso una cifra piuttosto importante (circa 20 milioni di euro), per quelli che sono i parametri del presidente Lotito. Si è già messo a disposizione del mister e domani partirà con il resto della squadra per il ritiro estivo. Oggi intanto, nel centro sportivo di Formello, la Lazio ha presentato Noslin in conferenza stampa. 

E’ stato il direttore sportivo Fabiani ad introdurre il giocatore: “C’è poco da presentare perchè Noslin lo conoscete tutti. Io lo apprezzavo ancora prima che arrivasse a Verona. Il Ds giallobù è stato scaltro a prenderlo a gennaio e lui è stato bravo perchè ha fatto cose eccezionali. E’ un nome importante per noi, per continuare nel processo di ringiovanimento della rosa che abbiamo iniziato. Eravamo gli ottavi in Europa per anzianità e serve un cambio di tendenza. Cambieremo anche modo di giocare e filosofia. Con ragazzi come Noslin apriamo un nuovo ciclo”.

Le prime parole di Noslin: “Sono molto felice di essere qui. Darò il meglio per questo club straordnario a cui darò tutto il mio cuore. Mi auguro di poter vincere con questa maglia. La maggior parte delle persone mi conosce dai tempi del Fortuna. Ho fatto tanti step per arrivare dove sono oggi e ci sono tante persone che mi hanno aiutato in questo percorso. Ora sono arrivato alla Lazio, fondamentale per la mia crescita”.

Il rapporto con Baroni e il costo del cartellino: “Sono davvero felice che Baroni abbia chiesto alla Lazio di comprarmi, anche se mi conosceva da pochi mesi. Ha visto ciò di cui sono capace e mi ha insegnato a guardare sempre avanti. In questa squadra c’è tanta qualità. Per quel che riguarda il prezzo del mio cartellino, non sento la pressione. Amo quel che faccio e farò sempre del mio meglio per non deludere le aspettative di nessuno”.

Sul ruolo che preferisce: “La cosa per me più importante per me è giocare, poi non mi importa se a destra o a sinistra. L’unica cosa che conta sono i risultati. Darò il mio contributo alla squadra per raggiungere i nostri obiettivi e perchè no, la Champions League. So che Baroni mi apprezza e sono felice perchè è un grande allenatore”.

L’arrivo alla Lazio

Il sostituto di Immobile: “Non so se Immobile resterà o andrà via, in ogni caso io farò del mio meglio per trovare il mio posto e per fare del mio meglio per la squadra. Obiettivi personali? Ho fatto 5 gol e 4 assist con il Verona e sono felice di aver raggiunto la salvezza. Ma ora penso solo alla Lazio e qui il livello è diverso. Ogni partita sarà complicata, a prescindere da chi sarà l’avversario. La Lazio ha grandi giocatori come è stato Anderson, o Immobile, che sono delle vere e proprie leggende. Spero di poter diventare una leggenda anche io. Vorrei crescere sotto ogni punto di vista perchè credo che non si smetta mai di imparare. Spero che il resto della squadra possa aiutarmi a crescere ancora”.

L’interesse della Lazio e il derby: “Devo ringraziare il direttore perchè so che mi seguiva da tempo e mi ha dato la possibilità di arrivare in questo club meraviglioso. Ho saputo dell’interesse della Lazio grazie a mia sorella che è molto social ed è stata la prima a leggere del Torino e dei biancocelesti. Poi il mio agente mi ha confermato questa possibilità e ho sperato da subito che si potesse chiudere. Per quel che riguarda il debry non vedo l’ora. Tutti ne parlano, anche a livello internazionale. Spero di poterlo giocare e soprattutto di poterlo vincere”.

Sull’Olimpico e sugli obiettivi futuri: “Sono stato con il Verona in questi mesi e ho giocato all’Olimpico. Lo stadio non era del tutto pieno, ma si sentiva un clima particolare. Ho raccontato la storia del riders tempo fa, in un’intervista, e sono stato criticato per questo. Io ora sono concentrato solo sul mio sviluppo e voglio contininuare a crescere e a fare bene. E’ chiaro che giocare con la Nazionale per me sarebbe un sogno. Europeo? Sono prima di tutto un tifoso dell’Olanda, guardo ogni partita e stasera farò il tifo per la gara contro l’Inghilterra. Credo che non abbiano ancora mostrato a pieno tutta la qualità che hanno”.

I consigli ricevuti

Il rapporto con Sneijder: “Ho parlato con lui e mi ha detto di accettare la Lazio perchè sarebbe stato un grande step per la mia carriera e perchè così avrei avuto modo di crescere e migliorare. Io cerco sempre una connessione con il mio team, per poter dare il massimo. Ho molti punti di riferimento per quel che riguarda gli altri giocatori, due su tutti sono Leao e Mbappè che sono due campioni straordinari“.

Il carattere: “Cerco di tenere la pressione fuori dal campo di gioco, voglio avere la testa più libera possibile. Faccio ciò che amo ed è vero che è uno sport duro, ma dobbiamo aiutarci a vicenda. Rigori? Spero di poter avere l’occasione di tirarli, anche se è una mia debolezza! Molti giocatori olandesi hanno fatto qui un’ottima carriera e io spero di raggiungere quel livello. Mi concentro su me stesso e cerco sempre di fare del mio meglio”.

Il rapporto con i compagni: “Sono arrivato da poco, è il mio terzo giorno. Sono stato accolto bene da tutti, anche se non abbiamo avuto modo di fare grandi conversazioni. Baroni mi sta aiutando e io non vedo l’ora di partire per il ritiro di Auronzo di Cadore e di mettermi al lavoro per raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati. Il mister per me è fondamentale, anche perchè non era scontato che mi portasse in una suqadra così. Lui vuole vincere ogni partita, crede in quello che fa e lo trasmette alla squadra”.