Festival di Venezia 2024: in giuria anche Giuseppe Tornatore per l’81esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia diretta da Alberto Barbera (che sarà alla guida della direzione artistica per altri due anni, fino al 2026) ed in scena dal 28 agosto (con la proiezione del film fuori concorso “Beetlejuice Beetlejuice” di Tim Burton) al 7 settembre prossimi.
La giuria sarà composta in totale da nove personalità internazionali del grande schermo, che attribuiranno il Leone d’oro per il miglior film e gli altri premi ufficiali (Leone d’Argento – Gran Premio della Giuria, Leone d’Argento – Premio per la migliore regia, Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile, Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile, Premio Speciale della Giuria, Premio per la migliore sceneggiatura, Premio Marcello Mastroianni a un giovane attore o attrice emergente) che saranno annunciati e consegnati durante la cerimonia di chiusura presso la Sala Grande del Palazzo del Cinema al Lido di Venezia: vediamo insieme chi ci sarà.
Festival di Venezia 2024: in giuria anche Giuseppe Tornatore, ecco chi ci sarà
Al Festival di Venezia 2024 in giuria ci sarà Giuseppe Tornatore, ma non solo: anche il regista e sceneggiatore americano James Gray, il regista e sceneggiatore britannico Andrew Haigh, la regista, sceneggiatrice e produttrice polacca Agnieszka Holland. E ancora il regista, sceneggiatore e produttore mauritano Abderrahmane Sissako; la regista e sceneggiatrice tedesca Julia von Heinz, il regista e sceneggiatore brasiliano Kleber Mendonça Filho e l’attrice cinese Zhang Ziyi. Presidente della giuria, come annunciato nelle scorse settimane, sarà Isabelle Huppert.
Giuseppe Tornatore ha debuttato nel 1985 alla regia cinematografica con “Il camorrista” del quale è anche sceneggiatore insieme a Massimo De Rita. Quattro anni più tardi ha un enorme successo con “Nuovo Cinema Paradiso“, film di cui è anche soggettista e sceneggiatore e che gli farà ottenere l’Oscar come migliore film straniero. Tutti i suoi lavori successivi, come “Una pura formalità”, “Maléna”, “L’uomo delle stelle”, “La sconosciuta”, “Stanno tutti bene”, “La leggenda del pianista sull’oceano”, “Baarìa”, “La migliore offerta”, “Ennio”, il documentario dedicato a Ennio Morricone, sono stati distribuiti in tutto il mondo, ottenendo numerosi premi e successo.
Chi sono i giurati di Venezia 81
Isabelle Huppert è una attrice francese che nel 1978 ha vinto il Premio per la migliore attrice a Cannes per il film Violette Nozière di Claude Chabrol. Con lo stesso regista ha ottenuto due Coppe Volpi alla Mostra di Venezia con Un affare di donne (1988) e La cérémonie – Il buio nella mente (1995). Nel 2001 ha vinto il suo secondo Premio per la migliore attrice a Cannes per La pianista di Michael Haneke. Nel 2005 le è stato assegnato a Venezia un Leone d’Oro speciale per il complesso dell’opera per Gabrielle di Patrice Chéreau. Nel 2022 ha vinto l’Orso d’oro alla carriera al Festival di Berlino.
Andrew Haigh, regista e sceneggiatore britannico, ha diretto il tanto apprezzato Estranei che ha ricevuto varie nomination ai BAFTA, ai Gotham Awards e agli Independent Spirit Awards. Ha ottenuto il premio della LA Film Critics Association per la sua sceneggiatura.
James Gray, regista e sceneggiatore americano, ha debuttato dietro la macchina da presa nel 1994 con Little Odessa, premiato con il Leone d’Argento a Venezia. Nel 2000 ha iniziato a collaborare con Joaquin Phoenix. Il suo ultimo film Armageddon Time è stato presentato a Cannes nel 2022.
Zhang Ziyi, attrice cinese, per il suo ruolo in The Grandmaster (2013) di Wong Kar-wai le è valso 12 premi come migliore attrice in Cina. Il suo esordio alla regia, Poem (2021), ha ottenuto in Cina un grande successo di critica. Recentemente ha lavorato con il regista Peter Chan nel film She’s Got No Name che uscirà nell’autunno 2024.
Abderrahmane Sissako, regista, sceneggiatore e produttore mauritano, nel 2002 ha diretto il film Aspettando la felicità, presentato a Cannes e vincitore del Premio FIPRESCI. È tornato a Cannes nel 2006 con Bamako e di nuovo nel 2014, in concorso, con Timbuktu. Primo film mauritano a essere candidato all’Oscar, Timbuktu ha vinto sette premi César.
Julia von Heinz, regista e sceneggiatrice tedesca, nel 2007 ha ottenuto il German Film Award per il miglior film per bambini e ragazzi con il suo esordio Was am Ende zählt. E domani il mondo intero è stato in concorso a Venezia nel 2020, ha rappresentato la Germania agli Oscar ed è stato nominato come miglior film ai German Film Awards del 2021.
Agnieszka Holland, regista, sceneggiatrice e produttrice polacca, ha vinto il Premio Internazionale della Critica a Cannes con Attori di provincia (1978). Ha ricevuto tre nomination agli Oscar e con Pokot (2016) ha vinto l’Orso d’argento alla Berlinale. Con Green Border ha vinto il Premio Speciale della Giuria a Venezia nel 2023.
Kleber Mendonça Filho, regista, sceneggiatore e programmatore cinematografico brasiliano, ha vinto il Premio della Giuria a Cannes nel 2019 nel Bacurau, co-diretto e co-scritto con Juliano Dornelles. Poi è tornato sulla Croisette nel 2023 con Retratos Fantasmas, il suo lavoro più recente.