Cosa serve per costituire un’associazione no profit? Ecco perché i SenzaPalco sono un gruppo esemplare
I SenzaPalco sono un’associazione teatrale no profit nata con l’obiettivo di regalare sorrisi a persone di ogni età. Il gruppo si costituisce di nove attori e una costumista, tutti d’età compresi tra i 28 e i 36 anni. La principale caratteristica è di essere sempre in prima linea, aiutare chi fa del bene, col sorriso collaborare con associazioni benefiche tra cui GIVIS Odv, Aiuti Terzo Mondo, SOS Villaggio dei Bambini e Villaggio sos di Saronno.
Costituire un’associazione teatrale no profit vuol dire amare il teatro
I SenzaPalco nascono grazie alla passione di alcuni ragazzini dodicenni che scoprono l’amore per il teatro attraverso gli spettacoli organizzati dall’oratorio. È così che cinque amici decidono di fondare nel 2004 “La Compagnia del Villaggio”, una piccola compagnia dell’Oratorio Madonna del Carmine di Villaggio Brollo, frazione del comune di Solaro in provincia di Milano. “Il teatro è convivialità, siamo cresciuti molto come attori in quanto abbiamo imparato a conoscerci, e comprenderci, in tutte le nostre sfaccettature.”
Non solo lavoro, ma anche divertimento: ecco cos’ha raccontato Ilaria
“Prima di ogni spettacolo puliamo le corde vocali inspirando con il naso, su una garza imbevuta d’acqua, facciamo gli esercizi per la voce tanto da sembrare matti. I burloni del gruppo sono Stefano e Manuel… Se ti prendono di mira ti stanno addosso tutta la sera con scherzi e battute. In realtà ognuno ci mette del proprio. In una replica di ‘Arsenico e vecchi Merletti’ abbiamo sostituito il succo della boccetta, da cui doveva bere il sergente, con del Gatorade, per il dispiacere di Alex che non ha persona occasione per esprimere disgusto,” ha spiegato Ilaria.
Alcuni spettacoli a cui la compagnia ha lavorato
Dal 2005 al 2012 si dedicano alla messa in scena di alcune rappresentazioni teatrali importanti: “Io non ci volevo venire” di Angelo Beltramin, “Cercasi erede” di Luciano Lunghi, “L’importanza di chiamarsi Ernesto” di Oscar Wilde e “Trappola per topi” di Agatha Christie, sono alcuni degli spettacoli. Dopo l’abbandono di alcuni membri del gruppo e un periodo di rinascita, nel 2014 viene ufficialmente costituita l’Associazione no profit. Il debutto, nello stesso anno, vede in scena “Quando meno te lo aspetti”, di Eleonora Trevisan. Si tratta di una commedia originale, liberamente ispirata alla favola di Cenerentola, che rappresenta la
massima collaborazione tra i membri impegnati a tutto tondo dalla scrittura alla direzione. Consci delle grandi soddisfazioni e dell’apprezzamento del pubblico, decidono di superare i limiti preparando lo spettacolo “Un Ispettore in Casa Birling”: rivisitazione dell’opera teatrale di J.B. Priestley, un classico della scena inglese ricco di suspense, colpi di scena e un finale da brivido.
Premio Miglior attore non protagonista
Uno spettacolo di successo, replicato più volte fino a Settembre 2019, la cui ultima e suggestiva messa in scena sarà realizzata in una delle suggestive sale di Villa Arconati a Castellazzo di Bollate, in provincia di Milano. Sfortunatamente l’arrivo del Covid nel 2020 ha obbligato anche I Senza Palco a sospendere ogni
attività, ma la passione di questi ragazzi non si è mai esaurita. “Recitare non è solo ripetere delle battute. È lo studio dei personaggi, il momento in cui si cerca di dargli forma e credibilità. È in questo momento che la propria esperienza di vita può coincidere con quella del personaggio,” ha aggiunto Ilaria. Nel 2022/2023 partecipano alla “Rassegna Teatrale Itinerante Teatro Amatoriale” organizzata dalla F.I.T.A. conquistando la vittoria del premio “Miglior attore non protagonista” e il secondo posto come “Miglior spettacolo”.
Un gruppo bene assortito
Il 1 Giugno 2024 hanno terminato il loro tour con la commedia “Arsenico e vecchi merletti” di Joseph Kesselring che, ancora una volta, li ha visti impegnati in prima persona nella realizzazione delle scenografie e dei costumi. Dalla visione dei loro spettacoli si può notare come il gruppo sia dotato di notevoli capacità artistiche e recitative. Nonostante l’associazione rientri nell’ambito dilettantistico, ogni elemento con la sua energia, e savoir faire, rappresenta un elemento fondamentale dell’ingranaggio di quella macchina costruita insieme chiamata Teatro.
Significato di teatro: ecco cos’hanno risposto…
“Per me fare teatro significa imparare sempre cose nuove, sfidare me stessa e sentirmi libera di
esprimermi senza timore del giudizio. L’emozione prima di entrare in scena crea una certa
dipendenza. Forse un’emozione simile a quella provata da Freddy Mercury prima di ogni concerto dei Queen. Un’energia che assorbiva dal pubblico e con le sue performance restituiva al pubblico a intensità
raddoppiata. Questi ragazzi sono proprio energia e semplicità, ma anche duro lavoro, lo stesso che donerà loro ancora molte soddisfazioni e un pubblico sempre più ampio.”