Una grande vittoria per il fronte di Carles Puigdemont. La Corte suprema spagnola ha archiviato l’indagine per terrorismo contro l’ex presidente della Catalogna. Questo non significa, però, che Puigdemont verrà scagionato.
La Corte suprema spagnola ha archiviato l’indagine per terrorismo contro Puigdemont
La Corte Suprema spagnola ha archiviato il 9 luglio l’indagine per terrorismo avviata nei confronti dell’ex presidente catalano e leader indipendentista, Carles Puigdemont. Puigdemont era al centro di un’indagine, iniziata lo scorso febbraio, sul cosiddetto “Tsunami Democratico”. L’indagine del Tribunale Supremo riguardava il periodo di manifestazioni e disobbedienza civile indipendentista che la Catalogna ha attraversato nel 2019. Durante questo periodo di proteste, i leader separatisti catalani, incluso Puigdemont, si erano autoimposti l’esilio.
La Corte Suprema spagnola ha stabilito che il giudice istruttore, Manuel Garcia-Castellon, aveva impropriamente esteso la sua indagine oltre la scadenza di quattro giorni nel giugno 2021. Garcia-Castellon doveva emettere un’ordinanza entro il 29 luglio 2021 per consentire la proroga dell’indagine, ma l’ha emessa il 2 agosto. Secondo la Corte Suprema, questo errore procedurale ha invalidato le indagini svolte a partire da quella data.
Puigdemont sostiene che il caso “abbia solo cercato di confondere per anni, intimidire persone chiave e sporcare la narrativa sul movimento indipendentista”.
L’applicazione della legge sull’amnistia
Dopo l’approvazione della legge sull’amnistia lo scorso 30 maggio, Puigdemont ne ha chiesto l’applicazione della legge. Tuttavia, la Corte Suprema ha deciso che la norma non può essere applicata a lui e ad altre figure indipendentiste. La decisione del 9 luglio non avrà alcun effetto su questo fronte, poiché la sentenza non ha ripercussioni sul mandato di arresto per appropriazione indebita emesso nel 2017 contro Puigdemont.
Carles Puigdemont ha fatto ricorso contro la decisione sull’applicazione della legge sull’amnistia lunedì 8 luglio. Il politico catalano vive in esilio dal periodo successivo al referendum di indipendenza del 2017.